Un viaggio nel mio subconscio.

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Dopo la conversazione con le ragazze decisi di starmene a nuotare da solo perché volevo dare delle risposte ad alcune domande e preoccupazioni che mi stavano logorando da un po' di tempo. Non so il come, il quando e il perché siano arrivati questi dubbi, so solo che da quando ce li ho stanno distruggendo la mia sanità mentale e la mia felicità. Tutto quello che stavo pensando era così confuso e scollegato,ma dopo cinque minuti buoni che cercavo di trovare delle risposte senza arrivare a nulla smisi di nuotare e una parola mi balenò in mente: ordine. Dovevo mettere ordine nella mia mente se no non sarei mai arrivato a delle conclusioni. Le prime domande che mi posi furono: perché gli Dei vogliono che sia io a salvare questo mondo?? Perché vogliono farmi fare delle azioni precise?? Qual'è lo scopo finale?? Rimasi lì un po' prima di rispondermi, le risposte che mi diedi furono: Forse vogliono che sia io a salvare questo mondo perché vogliono farmi maturare. Forse vogliono che io sia più altruista. Forse vogliono farmi capire che bisogna pensare al bene di tutti e non a quello di una sola persona. Invece la risposta per la seconda domanda non è ben definita, da quel che so gli Dei mi stanno manipolando per salvarmi e per salvare la mia dimensione da un pericolo che mi riguarda in maniera diretta. Io mi chiedo da cosa o da chi dovrebbero salvarmi ma questo non mi è permesso saperlo da quello che mi ha detto Ecate quando è venuta. E la risposta della terza domanda non la saprò fino a quando il volere degli Dei non sarà compiuto. Un'altra cosa che mi turba è il fatto che forse non sono in grado di risolvere questo guaio della cometa. Forse dovrei tornare a casa mia e lasciare che il Fato svolga il suo ruolo?? No,no e no, non posso abbandonare le ragazze, non dopo quello che hanno fatto per me. Devo restare qui costi quel che costi. I miei pensieri mi stavano divorando e non mi lasciavano in pace, mi torturavano ogni secondo della mia vita. Non riuscii a tenere tutto dentro quindi scoppiai a piangere. Dopo che mi calmai tornai a cercare di rispondere alle mie domande. Scappare sarebbe un'azione da codardi e da egoisti e se mi comportassi in quel modo andrei contro il volere degli Dei soprattutto contro mio padre che sarebbe sicuramente deluso dalla mia decisione. Forse al posto che scappare potrei tornare nella mia dimensione per chiedere aiuto a qualcuno, ma l'unica persona oltre a me che può controllare l'acqua è Percy e sicuramente lui non mi aiuterebbe oltre al fatto che non chiederei mai il suo aiuto ne mai lo accetterei. Mentre tornai a nuotare mi venne in mente un altra domanda: E se ci fosse il me di questa dimensione potrei convincerlo a trasformarsi in tritone grazie a Mawi così le ragazze potrebbero avere lo stesso il mio aiuto. No, mi urlai contro. Io non sono un codardo, io non sono egoista, continuai a urlarmi contro. Anzi forse le ragazze non dovrebbero neanche aiutarmi contro la cometa, non voglio che loro scompaiano come Eva, non me lo perdonerei mai. Meglio il sacrificio di una sola persona che di quattro, no?! Loro hanno una famiglia che le vogliono bene, io invece non ho nessuno, io non ho una famiglia quindi nessuno sentirebbe la mia mancanza. Dopo questo discorso con il mio subconscio mi balenarono in mente altre domande ma questa volta riguardo al tentacolo. Il raggio di luce evocato da Eva era fatto di acqua energizatta proprio come il tentacolo, coincidenze?? Non credo. Forse colei che creò il raggio di luce per la prima volta decise di unirsi all'acqua energizzata per contrastare meglio la cometa. Forse l'impatto troppo crudele tra la cometa ed Eva circondata dall'acqua fu talmente forte e caldo che fuse letteralmente Eva con il suo  raggio di acqua. Forse è per questo che il tentacolo era dotato di un intelligenza umana. Forse è per questo che proprio il tentacolo ci ha avvertito della cometa. Non ero del tutto convinto della risposta da me data ma era l'unica plausibile. Mentre rispondevo alle mie domande non mi accorsi che passai tutto il giorno in apnea e mi sorpresi di quanto tempo potevo restare senza riemergere in superficie. Tornai a casa che era già sera e spiegai ad Asha cosa avevo fatto tutto il giorno. Lei mi guardo fiera infondendomi di calore e speranza e dopo poco mi abbraccio e io ovviamente ricambiai. Quell'abbraccio mi tranquillizzò ancora di più dandomi una ragione in più per restare. 

In collqborazione con @morgana_lightwood

Un nuovo figlio di Poseidone 🔱🔱Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora