Capitolo 9 - Pride (In the name of love)

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Free at last, they took your life
They could not take your pride.
In the name of love,
What more in the name of love?

Pride (In the Name of Love) – U2


Blaise si sforzò di rimanere calmo mentre Pansy camminava avanti e indietro davanti a lui nella Sala Comune, irritandolo più del solito.

«Dovrebbe essere già qui», disse lei nervosa. «Forse sarebbe meglio andare a cercarlo.»

Lui roteò gli occhi e trattenne una risposta pungente, spostando invece lo sguardo su Daphne, concentrata come di consueto sulla sua attività clandestina. Sembrava che stesse preparando una pozione piuttosto complicata, vista l'attenzione che le stava riservando.

«Potrebbe essergli capitato qualcosa. Magari si è sentito male», insisté Pansy.

«O forse è inciampato nella maledetta gatta di Gazza e adesso starà facendo a botte con gli acari della polvere sul pavimento», propose Blaise. Daphne ridacchiò e lui sorrise.

Probabilmente a quel punto il fato decise di avere pietà di lui, perché prima che Pansy potesse riempirlo di insulti, Draco comparve sulla soglia della Sala Comune e lei gli andò incontro.

«Stai bene?», gli chiese preoccupata. Lui la liquidò con un cenno d'assenso, avvicinandosi a Zabini, con la ragazza che gli trotterellava ancora dietro.

«Stai uno schifo», osservò Blaise, mentre Draco prendeva dalle sue mani il bicchiere di succo di zucca e se lo portava alle labbra. Fece una smorfia disgustata.

«Che ti aspettavi che fosse?», domandò sorridente Zabini.

«Whiskey Incendiario», rispose Malfoy con altrettanta innocenza. «L'hai detto tu stesso che sto uno schifo.»

«Pensavo che avessi bisogno di dormire», spiegò Blaise. «Sembri uno che è stato appena preso a pugni.»

«I miei incubi hanno ganci potenti», convenne Draco, suscitando le risate dell'amico.

«Anche gli acari della polvere», replicò lui, guadagnandosi un'occhiata fulminante di Pansy e l'espressione interrogativa di Draco. Daphne rise ancora.

«C'è un gufo per te», disse Zabini per cambiare discorso. Draco si avvicinò all'animale che sonnecchiava appollaiato su una poltrona, per niente dispiaciuto di allontanarsi da Pansy.

La ragazza aveva passato il pomeriggio ad andare e venire dall'infermeria e da quando Madama Chips l'aveva rispedita nei dormitori promettendo che Draco sarebbe tornato presto, aveva preso a camminare avanti e indietro per la stanza. Nonostante Malfoy l'avesse mollata da un pezzo, lei proprio non riusciva a rendersi conto di quanto potesse risultare appiccicosa. Probabilmente, pensò Blaise, sperava ancora di riuscire a riconquistarlo, prima o poi.

«E questa che diavolo è?», esclamò Draco, spingendo tutti i presenti a guardare la sfera trasparente che aveva tra le mani.

«È una Ricordella», rispose Daphne perplessa.

«È anche di seconda mano», commentò Draco, passando un dito su un graffio piuttosto evidente.

«Chi la manda?», domandò Blaise, curioso.

«Nessun biglietto.»

«Magari hai un'ammiratrice segreta», suppose Daphne con un sorriso.

«O magari è affatturata», replicò Zabini. «Sbarazzatene.»

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