Capitolo 20 - Best Laid Plans #1

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[Prima parte – I put a spell on you]


I put a spell on you,
'C
ause you're mine,
You better stop the things you do
I ain't lyin'.

I put a spell on you – Screamin' Jay Hawkins


«Questa è una pessima idea», esclamò Blaise, togliendosi una foglia dal mantello.

«Sì, l'hai già detto.»

Draco sollevò la bacchetta illuminata per fare luce davanti a sé. Era difficile proseguire, il sentiero si vedeva a malapena tra i rovi e i cespugli. Con un incantesimo, spezzò un ramo che gli ostruiva il passaggio.

«E perché ti ho accompagnato?», fece Zabini, come se avesse dimenticato ogni buona ragione per trovarsi in piena notte nella Foresta Proibita.

«Perché io sarei, ti cito testualmente, incapace di distinguere le impronte di un centauro da quelle di un unicorno», rispose Draco, prestandogli poca attenzione e continuando ad avanzare.

«Vero», confermò Blaise. «Ma questa resta una pessima idea.»

Lui sbuffò spazientito e si voltò a guardarlo. «Niente luna piena, niente lupi mannari», tagliò corto. «Abbiamo evitato il pericolo più grande. E comunque al primo anno mi ci hanno mandato in punizione, in questo posto. Non può essere tanto male.»

«Al primo anno nessuno ce l'aveva con te», gli fece notare Blaise.

Draco alzò gli occhi al cielo. «Più in fretta mi aiuti a trovare i centauri, prima ce ne andremo.»

«Va bene, va bene», rispose il suo amico, affiancandosi a lui. «Ma non credo che ti saranno utili, sono creature particolari, stanno sempre a guardare le stelle.»

«Hai detto che la Vipera Fenice vive tra gli equini e i centauri sono gli unici con cui posso parlare. È l'idea migliore che ho avuto.»

«Per questo non abbiamo speranze», rimarcò Blaise. «Qui la vegetazione è troppo fitta, spostiamoci più in là», decretò, accennando con la testa alla loro sinistra.

Draco obbedì senza fare commenti e continuò a seguirlo anche quando lui inforcò un sentiero molto più agevole di quello che stavano percorrendo poco prima. Camminarono in silenzio fino a che si ritrovarono in una piccola radura, dove gli alberi erano più distanti e i suoni della fauna più chiari.

«E adesso dove andiamo?», domandò Draco in un sussurro, per non attirare l'attenzione di creature indesiderate.

«Di là», rispose Blaise senza esitare, indicando un punto alla sua destra.

«Come fai a saperlo?»

«Intuito.»

«Cioè, stai tirando a indovinare», lo corresse Draco.

Zabini lo fulminò con lo sguardo. «Gli alberi sono più bassi da quella parte, è più facile che proseguendo sia possibile vedere il cielo», precisò. «I centauri amano guardare le stelle.»

«Giusto», convenne lui, avviandosi nella direzione indicata dall'amico.

Avanzarono per una buona mezz'ora, poi Draco calpestò qualcosa con un piede. Abbassò gli occhi per assicurarsi che fosse un semplice ramo spezzato e notò delle tracce di zoccoli.

«Blaise», lo chiamò per chiedergli consiglio. Per quanto ne sapeva lui, potevano essere davvero impronte di unicorno.

Zabini si chinò a esaminarle, mentre Draco si spostava per fargli spazio. Un movimento tra gli alberi attirò la sua attenzione. Quello che gli era sembrato il rumore del vento iniziò ad assumere un suono sempre più ritmico, come un battito d'ali...

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