Capitolo 6 - Cosmic Love

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The stars, the moon, they have all been blown out,
You left me in the dark,
No dawn, no day, I'm always in this twilight,
In the shadow of your heart.

Cosmic Love – Florence + the Machine


La sensazione provocata dal contatto tra i loro corpi nudi era qualcosa di così sconosciuto che Hermione pensò che non si sarebbe mai abituata al fuoco che lui le lasciava sottopelle quando si toccavano. Negli occhi di lui brillava il contrasto tra la passione ardente e una dolcezza che lei non gli aveva mai attribuito, mentre infilava le gambe nude tra le sue.

«Fa' piano», si lasciò sfuggire lei.

Lui sorrise contro il suo collo e la sfiorò con il naso, mentre con le mani risaliva lungo i suoi fianchi.

«Pianissimo», promise in un sussurro.

Hermione emise un gemito mentre lui s'impossessava lentamente del suo corpo, un centimetro alla volta, spingendosi con delicatezza dentro di lei. Si mosse così piano che lei pensò che a quel ritmo sarebbe impazzita, quindi gli cinse la schiena cercando di stringerlo a sé. Lui fu irremovibile, cercò le sue labbra e la baciò dolcemente mentre proseguiva con il ritmo che lui aveva imposto, che lei aveva chiesto.

«Forse non così piano», concesse lei, mentre Malfoy ridacchiava ansimando a sua volta.

«Ti fidi di me?», le chiese.

Lei non rispose, ma probabilmente lui se l'aspettava, perché non sembrò preoccuparsene. Forse non era una domanda.

Fidati di me.

Spinse più forte, più veloce e lei si inarcò e gemette. Prese possesso del suo corpo da ogni parte, sfiorandola con una mano nel punto in cui erano uniti, stringendole i fianchi con l'altra, mordendole le labbra con fare prepotente.

E lei non solo glielo lasciò fare, ma si unì a lui con inaspettato trasporto, mentre gli affondava le unghie nella schiena, per attirarlo a sé e marchiarlo come lui stava facendo con lei. Alla sua ennesima spinta, Hermione esplose e si abbandonò contro di lui, che la abbracciò più forte e venne sua volta. Respiravano entrambi affannosamente, ma mentre lei non riusciva a muovere un muscolo, lui aveva ancora la forza di puntellarsi sui gomiti per non schiacciarla.

Hermione pensò che forse non le sarebbe dispiaciuto sentire il peso del suo corpo sopra il proprio, la sua pelle che la accarezzava, le sue labbra su di sé.

Malfoy sollevò la testa e la guardò, scrutandola attentamente.

«Stai bene?», le chiese.

Lei annuì, non si fidava abbastanza della propria voce per rispondere a parole, e lui le sorrise.

Hermione rimase così incantata dal modo insolito in cui quel sorriso aveva contagiato i suoi occhi grigi, che non riuscì a distogliere lo sguardo dal suo viso. Poi lui la baciò ancora, ma fu un bacio casto, delicato, a fior di labbra, che la fece rabbrividire.

Quando si staccò da lei, Hermione sentì freddo. Lui rimase accanto a lei e la cinse con un braccio, ma dopo un po' si rese conto che mentre lei era tutta accaldata, Malfoy aveva ancora le mani fredde. Si costrinse a sollevare il busto dal letto per tirarsi addosso le coperte, ma lui la tenne ferma.

«Dove pensi di andare?», le disse mordicchiandole un orecchio.

Hermione dovette sforzarsi di resistere all'impulso di voltarsi e baciarlo. «Volevo sfruttare queste belle coperte verdi», rispose piano.

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