<<Stai tranquillo, ho tutto sotto controllo>>
La voce di Gian mi arriva un po ovattata, segno che sta parlando in un altra stanza per evitare di svegliarmi.
Tentativo fallito.
I piedi toccano terra e la porta si apre mostrando un Gian particolarmente agitato.
<<Tutto apposto?>> cerco di avvicinarmi, per la prima volta a lui, e tutto quello che ricevo è un'amara risposta.
<<Cos'è adesso mi spii pure?>> era arrabbiato, non so se realmente con me o con l'interlocutore ma la sua risposta mi aveva infastidito.
Sa benissimo quanto riesco ad essere permaloso e facendo cosi mi irrita solo di più.
<<Non me ne frega un cazzo delle persone con cui parli, mi sono svegliato perchè facevi casino e mi sono addirittura preoccupato, ma vaffanculo.>>
Mi alzo dal letto di scatto convinto che quella giornata sarebbe solo potuta proseguire nel peggiore dei modi.
Riuscí a fare colazione e una veloce doccia lasciando che cosi, un po della rabbia svanisca.
Cosa c'entravo io? perché se l'è presa con me? Non so nemmeno con chi diamine stesse parlando e solo il pensiero che mi abbia dato della spia mi fa arrabbiare di nuovo.
Dovrebbe conoscermi e sapere come sono fatto, cosa gli salta per la testa?
Sono stanco sempre di dover pensare sempre agli altri quando gli altri se ne fottono di come sto io.
Esco dalla doccia, ancora irritato e la visione di un Emanuele Giaccari che ride con Diego nel salone di Gian sembra paradiso in quel momento.
È più spensierato del solito, sta ridendo con Diego che gli fa il solletico sul divano, chissà per quale sciocchezza.
Diego ha questo potere con lui, riesce a renderlo felice, felice per davvero.
Hanno un legame stranissimo, non dipendono l'uno dall'altro ma é come se fosse cosi.
Il modo in cui solo Diego riesce a farlo essere se stesso mi fa paura..è li prima che lui crolli e riesce a non farlo mai cadere del tutto, lo prende un secondo prima di toccare terra, lo stringe a se e tutto si ricuce lasciando solo qualche piccolo spiraglio insignificante quà e là che fa male solo a volte.
Non penso che quei due si molleranno mai solo perchè ciò che li lega è molto più di quel che può distruggerli.
Li invidio un po, lo ammetto, vorrei anche io un rapporto del genere con chiunque.
Immerso nei miei pensieri non mi accorgo delle due braccia che mi avvolgono dolcemente dallo stomaco.
<<Ciao Tanche, sono dieci minuti che ci fissi senza dire una parola, so che siamo belli ma cosi ci sciupi>> il suono della sua risatina a contatto cosi ravvicinato con il mio corpo mi provoca sempre una scossa, una strana energia che mi invade il cuore e la mente cosi insidiosa tanto da sognarla la notte.
Questo è il momento più bello di questa giornata di merda, decisamente.
Senza pensarci due volte affondo le dita nei suoi capelli ricci, ancora un po umidi probabilmente per la doccia.
<<Ciao tesoro, come stai?>> da quando ero cosi smielato? avrei voluto vomitare da solo ma ormai era fatta, non potevo più tornare indietro.
Mi sentivo in conflitto, lui mi faceva sentire cosi.
Era tutto un respiro, un attimo e non capivi nulla.
Lui non c'era e il mondo era quello di sempre.
Lui c'era e tutto diventava strano e più bello.
Lo odio per avermi incasinato e odio me per averglielo permesso.
Non so spiegare come io abbia trovato questa strana sintonia con questo ragazzo ma so che è speciale per me ma non speciale come può esserlo Gian, Diego o Lorenzo ma...è diverso con lui.
Tutto sembra diverso con lui, è come se fosse la parte mancante della mia mezza luna.
Ha appoggiato la testa sul mio petto e mi sta stringendo di più, é strano ma confortevole, non avevo mai provato una sensazione del genere.
Presi solo a stringerlo piú forte come se ne dipendesse la mia intera vita, come se lui fosse l'unica ancora in mezzo al mare.
<<Ehi ehi, sono geloso>> ecco che Diego doveva interrompere quel magico momento.
Mi sta sul cazzo anche lui oggi.
Lo fulmino letteralmente con lo sguardo sentendo Lele muoversi e sciogliersi dall'abbraccio.
<<Infatti devi esserlo, Tanche è piú importante di te>> gli fa la linguaccia e mi prende per mano.
Tanche è piú importante di te.
Continuo a ripetere le sue parole in testa come la melodia di una canzone che amo.
So che scherzava ma ammetto che il mio cuore ha fatto dieci capriole e una rovesciata.
Sono speciale per lui e lui lo è per me, vorrei saperglielo dimostrare anche io..
Mi sento tirare dal polso e in un attimo siamo sul divano.
Sia Gian che Diego ci raggiungono ed è cosi che passerei la mia intera vita, le persone che amo, cibo e film.
Adesso sono felice.
———————————-
Era notte fonda e stavo scarabocchiando qualcosa quá e lá quando il mio suono preferito arrivò.
tuono, tuono, fulmine, la combo perfetta per dormire.
Questa sera sembravamo tutti un po più spenti.
Ognuno aveva mangiato facendosi gli affari suoi, non una parola o una risata.
Il silenzio assoluto.
Adesso in questo c'eravamo solo io e me medesimo con la testa in fiamme e il foglio che soffre ad ogni mio scarabocchio.
Ero totalmente immerso nei miei disegni da non accorgermi della porta che si apre, rivelando l'ultima persona che avrei immaginato varcare la soglia.
Aveva un cuscino in mano e i capelli tutti spettinati, il viso era strano, un misto tra l'assonnato e il nervoso terribilmente adorabile.
Senza preavviso si avvicinó al letto e spostó le coperte.
Oh no, cosa stai facendo Lele?
<<Gian è in coma e Diego si è addormentato, io ho paura dei temporali e tu sei l'unico sveglio quindi adesso rimango un po quì>> cazzo è vero.
Aveva paura dei temporali e io l'avevo dimenticato.
Si rannicchió tra le coperte dandomi le spalle e io ero incapace di parlare.
Lui era qui con me, certo non totalmente per volontà sua ma era qui.
Posai subito tutto e spensi la luce lasciando che solo qualche lampo potesse permettere la vista.
Si era fatto piú piccolo di un pulcino e la cosa mi inteneriva piú del normale.
Era piccolo più di sempre.
Lo vidi sobbalzare ad un tuono e stringersi ancora di piú a se, non mi avrebbe mai permesso di avvicinarmi.
<<Ehi Lele tutto bene?>> sapevo che non lo fosse ma tanto valeva stuzzicarlo.
Con mio stupore si giró verso di me iniziando a fissarmi con uno sguardo spavento come se non potesse muoversi o sarebbe accaduto qualcosa di brutto.
<<S-Si è tutto apposto>> altro tuono e altro sobbalzo. <<Okay forse la pioggia e i tuoni sono forti e io ho paura, sei contento? Torna pure a prendermi per il culo e vai a fanculo Tancredi.>>
Ecco il mio Lele, era esattamente la reazione che mi aspettavo, acido al punto giusto ma terribilmente piccolo.
<<Qui nessuno ti sta prendendo per il culo ma se vuoi dormire li, tutto solo...so che peggiorerá nella notte, magari i tuoni sono più forti>>
Non è vero, non ho mai visto il meteo in vita mia.
Mi sento un po in colpa a mentirgli su una cosa cosi importante per lui ma cazzo, non lo mangio se sta un po più vicino.
Ho bisogno di sentirlo vicino a me, di proteggerlo e dargli tutto l'amore che finora gli ho negato.
Lo sento sbuffare e sono quasi sicuro che abbia alzato gli occhi al cielo.
Ormai sconfitto, sospiro e mi arrendo a chiudere gli occhi cercando di prendere sonno quando una piccola testolina mi fa solletico al mento.
Ho sentito il cuore prendere a battere più veloce e per fortuna lui non può accorgersene.
<<Ma guarda cosa mi sono ridotto a fare per due cazzo di tuoni>> borbotta seccato mentre cerca di sistemarsi e trovare la posizione più comoda.
Altro tuono altro sobbalzo che stavolta lo costringe a stringersi a me, sto sognando?
Adesso ho le mani nei suoi capelli e potrei piangere per quanto mi sono mancati, sono sempre morbidi e ricci come li ricordavo...si aggrovigliano alle dita e ho sempre paura di fargli male.
<<Tanche..>> non so quante volte ho voluto risentire questo nome pronunciato da lui negli ultimi mesi e adesso, mi sembra ancora surreale.
<<Perchè lo fai?>> ed eccolo che torna a fare mille domande, ti prego Lele stai zitto, non adesso.
Stringo un po la presa sui capelli deciso a non rispondere, sto troppo bene per parlare adesso.
<<Ehi..guardami>> la mia pelle formicoló a contatto con le sue mani e per un attimo guardarlo mi sembró una tortura.
<<Ne ho solo voglia, non voglio discutere stasera. Non puoi viverti il cazzo di momento e stare zitto per favore?>> non so nemmeno io perchè reagì cosi ma per un attimo mi sono sentito scoperto, troppo a nudo perfino con lui.
Lo vidi di nuovo, gli occhi tristi di quella volta, lo sguardo sfuggente con le lacrime sull'orlo.
Come puó una persona farmi sentite tanto in colpa solo per uno sguardo?
Sono un fottuto stronzo.
Stavolta presi io il suo viso e cercai di parlargli dolcemente
<<Scusami, non volevo fare niente che ti desse fastidio.>>
<<Il problema è che cazzo non mi da fastidio anzi, lo amo, amo da morire quando giocano con i miei capelli ma sai cosa? amo di piú quando lo fai tu perchè sei tu e amo tutto quello che fai tu di piú anche se qualcuno lo facesse meglio di te.
Cazzo Tancredi tu per me sei tu, sei entrato nella mia vita e mi hai fottuto il cervello, poi io non andavo piú bene, anzi era questo noi che non andava no?
Non bastava amarci per te, no perché ero io l'unico fesso che in realtá sarebbe stato con te realmente finchè morte non ci separi e tu invece come sempre te ne sei sbattuto il cazzo di me.>>
La vena del collo si stava ingrossando e lui si muoveva troppo, era fuori controllo.
<<sei stato parte integrante delle mie giornate per mesi e adesso a malapena ci parliamo poi arrivo qui e tu ti comporti come se non fosse successo nulla e fossi uno qualunque, anzi é cosi>>
Mio Lele se solo sapessi.
<<Quante tipe ti sarai fatto in questi mesi mh? perchè ovviamente la nostra relazione era compromessa quindi meglio farsi chiunque che amarne una di persona>>
Non sapevo cosa rispondere perció rimasi in silenzio.
<<Te lo giuro che ti odio con tutto me stesso Tanche, te lo giuro>> la voce si spezzó e lo vidi fragile ancora una volta per colpa mia.
Avrei voluto dirgli cosi tante cose, smettere di pensare e concentrarmi solo su di lui e invece non feci nulla.
Rimasi solo li a vederlo piangere, ancora una volta, tra i singhiozzi.
Come potevo riuscire a distruggerlo ogni volta?
Se lo facevo a me era un conto ma lui, lui non se lo meritava.
Lo strinsi, forte senza dire niente lasciando solo che le sue lacrime calde cadessero sulla maglia vicino al cuore.
Se solo avesse potuto sentirlo capirebbe in quante parti si stava rompendo.
<<Ti prego smetti di piangere>> lo sentì stringere piú forte quasi avesse paura che io potessi andare via e mi sentì ancora una volta, la persona peggiore del mondo.
Cercó con quelle poche forze di darmi pugni sul petto ma non riuscì quasi a muovere le mani.
<<Guardami.>> lo allontanai di poco da me solo per permettere di guardarci e fu l'ennesima pugnalata nel petto.
Gli asciugai piano le lacrime che continuavano a scorrere sulle sue guance, avevo paura che si potesse rompere da un secondo all'altro.
Lo vidi chiudere gli occhi, forse per la stanchezza o per il fastidio delle lacrime e per un solo secondo mi sembró brutto.
Brutto perché non era il mio piccolino sorridente e spensierato, perchè non dormiva e perchè aveva permesso a uno stronzo come me di ridurlo cosi.
Ma non riuscivo nemmeno a dire che non lo amassi per avermi dato il permesso di scoprire la sua fragilità e amarlo di piú.
Gli diedi un bacio sulla fronte, poi un altro e un altro ancora, scesi sulle guance e gli baciai le lacrime, scesi ancora ed ero ad un millimetro dalle sue labbra.
Quel posto per me tanto desiderato quanto inarrivabile eccolo li, per la prima volta, poteva essere l'occasione giusta, lui mi guardava e io mi sentì ancora una volta uno stronzo, questa volta dovevo fare le cose bene.
Gli lasciai un piccolo bacio all'angolo delle labbra e nonostante non fosse avvenuto un vero e proprio contatto, sentì un formicolio come bisogno di andare oltre ma non era il caso.
<<Possiamo dormire adesso?>> era ancora incredulo e io mi sentì in imbarazzo.
Mi rimisi comodo e solo dopo qualche minuto lo sentì di nuovo sul mio petto, i tuoni avevano ripreso a fare rumore visto la nostra bolla ovattata e io avevo ancora la testa in fiamme.
<<Va bene ma non scappare piú via da me.>> Mi strinse e fu l'ultima cosa che sentì prima che cadesse in un sonno profondo.
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Scents.
Fanfictionnon so scrivere le descrizioni, se mi verrá qualcosa in mente ve lo farò sapere :)