Musica, fumo e alcol.
Sono tre delle cose piú invadenti di questa serata oltre qualche ragazza che ci prova con insistenza.
Oggi è una giornata strana e avrei dovuto rinunciare all'invito, sarebbe stato molto meglio.
È da un po che non mi sento.
È una condizione psicofisica nella quale ti estranei dal mondo e ti annulli senza un preciso motivo, succede e basta.
Devi farcela da solo, come sempre, nessuno capirà mai a pieno quello che provi se prima non lo ha provato anche lui...è complicato.
Tutte queste persone mi irritano, mi sento fuori luogo e nemmeno un bicchiere di qualsiasi cosa sia, riuscirá a salvarmi stavolta.
La porta dell'entrata resta sempre chiusa e per quanto io c'abbia sperato Emanuele non è venuto.
Sono da solo al tavolo, ballano tutti e da me non si intravede nemmeno un briciolo di allegria.
Che serata del cazzo.
Vorrei stare ore a parlare con qualcuno anche della cosa piú noiosa al mondo solo per uscire e scappare via da qui.
Mi alzo dalla mia sedia ormai deciso ad andarmene via da lì, non era il mio posto.
Attraversare la pista era sembrata la cosa piú difficile mai fatta finora e di certo il mio sdegno non aiutava ma ormai ero fuori finchè, alla mia sinistra, poco piú lontano, una figura dai capelli biondo tinto discuteva animatamente con un altro ragazzo.
Allora era venuto, c'era.
Il cuore sembró per un attimo andare a fuoco per quanto batteva forte e la mente era sempre piú confusa.
Mi ero di nuovo perso a guardarlo, guardare i suoi movimenti, il suo gesticolare come se lo facesse con me, come se fossi importante da rivolgermi la parola..
Siamo amici, credo, ed è vero che ancora ci conosciamo da pochissimo ma vorrei che parlasse con me, che almeno lui potesse capirmi.
Ho un disperato bisogno di essere capito
e in questo Gian non puó aiutarmi.
Ho bisogno di quello che viene definito come la persona speciale che riesce a capirti da un solo sguardo, quella che senza parlare ride e piange con te ma soprattutto resta in silenzio con te a condividere quello che di piú intimo puó esserci, per me.
Mi si stringe il cuore senza motivo e ho paura di poter piangere senza alcun apparente motivo ma mi sento davvero stressato da questa serata, voglio tornare a casa e basta, voglio chiudermi in stanza e non uscire per giorni, ho bisogno di riprendermi.
<<Ciao Tanche>> ed ecco che mi ritrovo il suo sorriso ad un palmo dalla faccia.
<<ehi>> mi limito a proferire senza voler aggiungere altro iniziando a trafficare con la mia sigaretta cercando di accenderla.
Ero appoggiato al muretto e non lo stavo piú guardando, non riuscivo a sostenere il suo sguardo, mi infastidiva sentirmi cosi osservato da qualcuno.
Che poi perchè? perché incaponirmi nel volerlo conoscere davvero a tutti i costi...non aveva minimamente senso eppure in quel momento ebbi la mia risposta.
Si appoggió anche lui e rimase in silenzio.
Era fermo, non accennava a scuse o voglia di andarsene, semplicemente stava li a guardare il cielo come un bambino che vede le stelle la prima volta.
Era davvero strano ma era bello saperlo accanto a me.
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<<Tancredi é la quinta volta che ti riprendo, vuoi stare attento per piacere?>> la voce di quell'oca di Corinne, la nostra manager arriva nelle mie orecchie come un trapano la domenica in post sbronza.
Oggi ero particolarmente distratto e innervosito, non mi andava di stare o parlare con nessuno.
I fotografi non aiutavano di certo il mio stato d'animo, continuavano a dirmi come muovermi, cosa fare, trucco, parrucco e altre cazzate.
vi prego uccidetemi, era troppo per oggi.
la truccatrice continuava a lamentarsi delle mie occhiaie raccomandandomi ogni cinque minuti di dormire....se solo sapesse i pensieri che arrivano la notte, le farebbero paura.
Non sono piú abituato al silenzio da solo, mi sembra assordante, mi distrugge, mi fa chiudere in me come mai prima d'ora e mi consuma piano piano lasciandomi solo a dei nitidi ricordi condivisi con la persona giusta.
Il mio sguardo slitta sullo specchio osservando la bellezza del ragazzo riflesso da lontano, ho sempre detto che chiunque si vestisse bene avrebbe conquistato il mio cuore e vederlo indossare questi abiti, mi fa perdere il senno.
È davvero bellissimo, i pantaloni neri sono piú larghi di quelli che sta usando di solito, infatti ha dovuto mettere una cintura per mantenerli su, il golfino rosso si stende sul torace delineandone di tanto in tanto i tratti a seconda dei movimenti e i suoi inseparabili occhiali da sole che gli coprono la bellezza degli occhi nocciola.
Quanto sei stupido Lele...ti copri sempre troppo, sei troppo timido per mostrarti davvero per quello che sei tranne con le persone che ami davvero.
sei riservato a modo tuo e cosi insicuro che a volte noto la tua paura a distanza.
Mio Lele come mi manchi.
mi manca sentire il tuo respiro vicino al mio, tu che mi sorridi e ti nascondi nelle mie braccia perchè sei piccolo in fondo.
mi manca sentirti ridere a causa mia e darmi dello scemo per delle battute troppo scontate oppure darmi quelle tue spinte per qualcosa di piú volgare.
mi manca il tuo essere timido con me, le tue guance che si colorano di rosso perchè ti dico che sei il ragazzo piú bello del mondo perchè anche scherzando, lo penso davvero.
mi manca prenderti per mano davanti a tutti ed essere felice con te, andare a cena e anche se lo odio, comportarmi come una coppietta innamorata solo perchè a te piace perchè sai bene che per me le dimostrazioni sono altre e ogni giorno.
mi manca sentirti parlare per ore delle stesse cose senza dirti che giá me ne avevi parlato solo per vederti fare quelle facce stranissime perchè era assurdo, a dire tuo.
mi manca darti il bacino della buonanotte, le coccole sotto le coperte anche in estate con il caldo che si scoppia e tu che ti spiaggi su di me perchè hai bisogno del tuo spazio ma in realtá poi mi sussurri che ti piace troppo il mio corpo e non vuoi staccarti da me.
mi manca sentirmi speciale perchè tu sei felice con me e mi ami, vantarmi davanti a tutti e dire che sono il migliore del mondo.
mi manca vederti piangere, per il nervoso, perchè ti agiti o perché sei triste, asciugarti le lacrime e dirti che andrà tutto bene.
mi manca amarti a modo mio, con il mio essere scontroso ma che con te ogni barriera crolla, si frantuma perchè tu scavalchi il mio Himalaya.
mi manca averti al mio fianco, nel bene o nel male insieme.
e adesso ti guardo, bello piú che mai, che sorridi alla telecamera e ti lasci coccolare dagli scatti per questo brand.
ti prego Lele, guardami e torna da me.
sono troppo orgoglioso per dirti quanto io abbia bisogno di te e so che tu riesci a capirlo, ho sbagliato lo so ma non farlo, non allontanarti ancora da me.
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Scents.
Fanfictionnon so scrivere le descrizioni, se mi verrá qualcosa in mente ve lo farò sapere :)