Stolen Art

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GIORGIO POV


Era lunedì, mi svegliai ed andai a fae colazione, poi mi vestii ed uscii di casa. Avevo deciso di lasciare Alex dormire quella mattina, non c'era un vero e proprio motivo, ma mi dispiaceva svegliarlo.Come al solito ero in anticipo allora mi appoggai ad un muretto, non avevo però notato che vicino a me c'era Clara ed il suo ragazzo, finchè non sentii delle voci che attirarono la mia attenzione...


<Non può aver davvero disegnato una cosa del genere quel topo...>


<Vero... Secondo me non è suo!>


<Facciamo così, oggi lo chiudiamo in bagno e diciamo a tutta la scuola che ci ha picchiato e poi è scappato! Nessuno gli vuole bene quindi tutti lo odierebbero se avessero una scusa per farlo>


<Ci sto>


<Anche io>


Non so se dovevo essere spaventato oppure no da quel discorso, tuttosommato sarebbe bastato non andare in bagno con loro nelle vicinanze. O almeno questo è quello che pensavo. Suonò la campanella e mi precipitai in classe.


*SKIP TIME, FINE SCUOLA, APPENA SUONATA LA PENULTIMA CAMPANELLA*


Mi alzi dal banco raccogliendo le mie cose e mi diressi verso l'uscita. Aspettavo che la campana suonasse quando una mano mi prese il polso spingendomi all'indietro. Caddi rumorosamente a terra, facendo girare tutti gli studenti verso di me e colei che mi aveva buttato per terra. Mi toccai la testa poi guardai la ragazza, chi poteva essere se non Clara?


<QUESTO RAGAZZO MI HA PICCHIATO E HA DETTO A TUTTI CHE IL DIPINTO CHE GIRA SUL WEB LO HA FATTO LUI, MA NON è VERO PERCHé L'HO FATTO IO!>


Tutti si girarono verso di me con gli occhi sgranati. Io degludii e mi guardai in torno in cerca di qualcuno che non credesse alle sue parole, ma non c'era nessuno. Nessuno che mi voleva bene. Nessuno che avrebbe difeso un innocente. Tutti si avvicinarono a me. Sempre di più. Ero scappato fuori dalla scuola. Tutti mi inseguivano.Vicolo cieco. Clara mi parla. Buio.


<GIORGIO!>


<T-ti prego s-svegliati>


Sentivo la voce di qualcuno che mi chiamava, ma non capivo chi potesse essere.


<Ti prego Giorgio... Tua madre mi ucciderebbe ed io non potrei sopportarlo>


ALEX! Ecco chi era che mi parlava, poi ricordai. Da sdraiato che ero mi sedetti per terra con le spalle al muro, avevo ancora gli occhi chiusi.


<C-come stai?>


<Mh...N-Non lo so...>


Sentivo qualcosa di caldo vicino al mio viso, allora aprii gli occhi.<P-Potresti spostarti?>


<Oh si scusa...>


Si allontanò leggermente e mi chiese di spiegargli cosa fosse successo.<Io... Ero ancora a scuola... Clara ha detto una bugia su di me scatenandomi mezza scuola contro... O almeno questo è quello che ricordo>


<Tu non puoi tornare a casa conciato così...>


<Lo so mia madre scoprirebbe tutto>


<TUTTO?!>


Ecco, una di quelle occasioni dove dovevo stare zitto e tenere quella cazzo di boccaccia chiusa.<Sì tutto... MA NON DIRLO A MIA MAMMA!>


<V-Va bene... Comunque...>


<Dimmi>


<Andiamo a casa mia?>


<Ma...>


<SENTI A CASA COSì NON CI PUOI TORNARE, QUINDI O A CASA MIA O SOTTO UN PONTE FAI TU.>


<V-Va bene...>


<Ehm... Scusa se ho urlato>


<N-Non importa>


<Ce la fai ad alzarti?>


<...>


Lui sorrise.


<MA PERCHè RIDI?>


<è carina come scena...>


E in pochi minuti ero a casa di Alex.




Ultimamente non mi piacciono molto i capitoli, ma tranquilli, questi sono solo di passaggio OwO

💙𝙸𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞 𝚒𝚜 𝚊 𝚌𝚛𝚒𝚖𝚎 𝙸 𝚊𝚖 𝚐𝚞𝚒𝚕𝚝𝚢🖤TheBadNautsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora