GIORGIO POV'S
Erano passati circa due mesi da quando Alex era diventato il mio migliore amico, la scuola era finita da esattamente una settimana e le cose andavo per il meglio. Alex mi aveva fatto conoscere un suo amico, si chiamava Nicola ma preferiva essere chiamato Cico. Cico poi m i fece conoscere Federico, che veniva invece chiamato Strecatto. Fede, o meglio, Strecatto aveva litigato con Alex in passato infatti non avevano un buon rapporto, ma si sopportavano. C'erano poi Mario, Stefano, Anna ed Ettore, che si faceva chiamare Lyon. Strecatto, Cico ed Alex erano più o meno tutti sui 18 anni, ma io ne avevo 16 e mi sentivo abbastanza piccolo in confronto a loro.
Un giorno avevamo deciso di uscire per cena, eravamo io, Cico ed Alex. Probabilmente Strecatto non era venuto perché non voleva incontrare Alex. Eravamo seduti al tavolo di una pizzeria, quando a Cico suonò il telefono.
C: <Ehm... Io devo andare mi dispiace ragazzi...>
A: <Fa niente, ci vediamo domani?>
C: <Ovvio>
G+A: <Ciao Cico!>
A quel punto corse via ed io e lui rimanemmo soli.
G: <Aaaaaaallora.... Che si fa?>
A: <Non lo so, andiamo al parco?>
G: <E la pizza chi la paga?>
A: <TUA SORELLA IN CARRIOLA!>
G: <ASPETTA COS->
Mi afferrò la mano mi guardò negli occhi e schizzò fuori dal locale. Correva velocissimo. Ci fermammo, come avevo detto, al parco. Mi sedetti sulla panchina davanti al laghetto.
Il più grande si mise un auricolare e si sedette accanto a me, non so cosa stava ascoltando, ma ad un certo punto disse:
<You ain't my boyfriend>
Allora io per scherzare dissi:
<And i ain't your girlfried>
Lui mi guardò sorridente, si tolse gli auricolari e poi ci avvicinammo e cantammo in coro:
<But you don't want me to see nobody else!>
Poi entrambi sorridemmo.
Non so come successe, ma successe che io mi addormentai sul suo petto, mentre lui mi accarezzava i capelli mossi.
ALEX POV'S
Oramai era tardi, saranno state circa le 23, quando notai che Giorgio si era addormentato su di me. Con la mano destra gli accarezzavo il ciuffo e con la sinistra lo abbracciavo. Lo sentivo respirare, un flebile innocente respiro. Quel giorno era vestito con una felpa blu molto larga e dei jeans; lo so, era un abbigliamento non molto particolare, ma bastava per farlo risaltare ai miei occhi. Ultimamente stavo iniziando a tenerci più del dovuto a lui, lo trovavo carino, ma non carino come "Che carino!🥺" ma carino nel senso che avrebbe potuto farmi svenire, lo vedevo perfetto in tutto quello che faceva o diceva.
Poi i miei occhi ricaderono su di lui che iniziò a tremare. Effettivamente anche io avevo freddo... Era estate, e sembrava come se il destino volesse che noi due facessimo i romantici.Lo strinsi più forte a me e lui poggiò le mani attorno al mio collo. Schiacciò il suo naso contro il mio a questo punto le nostre labbra erano a pochi millimetri di distanza. Lui era a cavalcioni su di me e dormiva ancora tranquillo, mentre io ero completamente in panico.Non c'era un motivo, lui non mi piaceva, ma mi sentivo così in imbarazzo in quella posa.
Poi lui aprì gli occhi, prima solo di qualche centimetro poi li spalancò poi fece uno scatto all'indietro che lo fece cadere dalla panchina a pancia in sù, all'inizio silenzio, poi entrambi iniziammo a ridere.
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💙𝙸𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞 𝚒𝚜 𝚊 𝚌𝚛𝚒𝚖𝚎 𝙸 𝚊𝚖 𝚐𝚞𝚒𝚕𝚝𝚢🖤TheBadNauts
RomanceSTORIA VECCHIA E CRINGE SIETE STATI AVVISATI. 𝘐𝘰... 𝘝𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘴𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘵𝘶𝘦 𝘭𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢 𝘎𝘪𝘰𝘳𝘨𝘪𝘰