GIORGIO POV
Sospirai, poi lasciai Alex lì impallato nei suoi pensieri e mi sedetti sul letto a gambe incrociate. Inizialmente sembrava perplesso, poi mi seguì e si sedette davanti a me.
PARTE POETICA IN Arrivo O>O
G: <Non lo so Alex. Non so perché io abbia fatto ciò che ho fatto. Pensavo che mia madre mi odiasse e che i miei amici non lo volessero bene ma->
Un singhiozzo spezzò il mio discorso
G: <Non erano loro il problema, ero io. Io ho sempre odiato ciò che fanno gli altri, ho sempre voluto trovare qualcuno di simile a me, qualcuno che mi accettasse per il fatto che sono gay o qualcuno che semplicemente avesse una passione in comune a me. Qualcuno con il quale potrei passare una notte intera svegli senza avere problemi tipo "e ora che si fa?", eppure non ho mai avuto una persona del genere, avrei potuto adattarmi agli altri ma non l'ho fatto, e mi sono creato un'altra me asociale e depresso. Poi ho incontrato te. Tu hai riempito quel vuoto del quale non conoscevo nemmeno l'esistenza, poi ho sentito che mi prendevi in giro e->
Iniziai a piangere piú forte.
G: <La mia mente e il mio cuore non sopportato o ciò è seppellirono tutta la felicità che erano riusciti a trovare. Le emozioni da quel giorno erano raddoppiate, per farti capire una volta mia madre è entrata in camera mia senza bussare ed io dopo averla cacciata ho vomitato dalla rabbia. Poi sentivo un vuoto nello stomaco, che provavo a colmare con il cibo, invano perché ogni singola cosa che mangiavo non aveva più quel buon sapore, la torta non era più dolce, la pizza non era più salata. Ogni cosa era grigia tranne le emozioni che erano fin troppo colorate. Poi->
Crollai sul letto.
G:<Poi ricomincia a tagliarmi sparanzoso di- di p-poter sopprimere il d-dolore morale con quello f-fisico>
Mi asciugati un paio di lacrime che venivano dal mio viso.
G: <E questo è t-tutto>
Alzai leggermente lo sguardo per incrociare quello di Alex, che non trovai, allora mi sedetti e mi guardai in torno. Poi vidi che dietro di me c'era Alex che mi porgeva un pacco di biscotti.
A: <Allora? Che aspetti mangia! >
Afferrai I biscotti e mi alzai velocemente dal divano per abbracciare il turchino. Ovviamente piansi, ma lo sapevo che lo avrei fatto.
Dopo un paio di minuti mi staccai.
A: <Senti non voglio sembrare egoista ma- posso mangiare con teeeee?? >
Mi scappò una risatina per dare poi una risposta affermativa.
E finalmente dopo quasi tre mesi, stavo mangiando per il gusto di farlo e non perché altrimenti sarei letteralmente morto di fame.
Poi guardai il ragazzo accanto a me che si stava letteralmente ingozzando. Io scoppiai a ridere, una di quelle risate vere, quelle sincere, quelle che non riuscivo a rendere reali da mesi.A: <EHIIII!! COSA C'È DA RIDERE BRUTTO CARTOGIO!!!>
G: <Oddio, esplodo->
Dissi riprendendo fiato.
SKIP TIME 3 ORE
G: <Non ho mai mangiato così tanto in vita mia Alex! Solo tu riesci a tenere tutta quella roba in frigo! >
Mi toccò urlare, perché lui era dall'altra parte della casa a fare non so cosa.
A: <Invece di lamentarti vieni qui e chiudi gli occhi! >
Sospirai ed entrai nella sua stanza con una mano che mi copriva la vista.
A:<Mettiti questa maglia>
Sottolineò quella parola così tanto che sebrò ironico. Poi mi disse di aprire gli occhi e cosí feci, poi si spostò da davanti a me in modo che mi potessi specchiare e- che dire?
A mia insaputa mi ero appena messo un vestito da sera.
G: <Tu... Brutto->
Saltai addosso al maggiore, facendoci cadere sul letto, poi notai che lui era tutto rosso e non capii perché tanto imbarazzo, allora abbassai lo sguardo e notai che i nostri erano completamente appiccicati. Mi feci rosso anche io, ma prima che mi potessi spostare Alex mi strinse ancora di più e sussurrò...
A: <Penso proprio che domani non uscirai di casa... >
Degludii
G: <P-Perché? >
Poi si avvicinò al mio orecchio e ancora più piano rispose...
A: <Perché ti sbatterò così forte che domani non riuscirai a camminare. >
Sentite vou me lo avete chiesto allora vi accontento XD
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💙𝙸𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞 𝚒𝚜 𝚊 𝚌𝚛𝚒𝚖𝚎 𝙸 𝚊𝚖 𝚐𝚞𝚒𝚕𝚝𝚢🖤TheBadNauts
RomanceSTORIA VECCHIA E CRINGE SIETE STATI AVVISATI. 𝘐𝘰... 𝘝𝘰𝘨𝘭𝘪𝘰 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘴𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘵𝘶𝘦 𝘭𝘢𝘣𝘣𝘳𝘢 𝘎𝘪𝘰𝘳𝘨𝘪𝘰