The Water Fountaine

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A: <G-Giorgio T-ti prego.... S-svegliati... >

GIORGIO POV

Aprii lentamente gli occhi, ero sdraiato non più sulla spiaggia, bensì su del cemento. Probabilmente Alex per salvarmi mi aveva portato via.
Mi portai la mano sulla testa ancora leggermente dolorante, e lo guardai negli occhi. Cavolo se stava piangendo, aveva gli occhi rossisimi e lucidi, e le lacrime cadeva velocemente sul suo viso.
Mi sederti a gambe incrociate e mi strofianai gli occhi, stavo ancora molto male per l'accaduto di poco prima ma mi alzai. Iniziai a indietreggiare, ero ancora abbastanza arrabbiato con Alex, nonostante le sue chiare scuse. Ma, indietreggiando caddi su una superficie simile a pietra, mi girai e vidi una fontana. Questa cosa mi ricordò "the Water fountain", una delle canzoni che stava ascoltando Alex durante il viaggio per Parigi.

Lui si sedette accanto a me e mi guardò negli occhi, cercando il mio sguardo che però era altrove.

A:<G-Giorgio io t-ti amo>

Nonostante fosse ovvio,e mie guance si colorarono di un rosso acceso e sgranati gli occhi.

A: <Io amo te e non lei... >

Queste parole le avevo già sentite, ma da chi?

A:<Mi sento davvero sporco quando sto insieme a lei... >

A quel punto ricordai,

"she told me that she love me by the Water fountain,

She told me that she love me and she didn't love him

She feel kinda dirty when she dancing whit him"

Le parole di Alex erano le stesse della canzone che avevamo ascoltato, la cosa mi scaldò il cuore allora mi girai verso di lui e mi alzai e il secondo si alzò a sua volta.

Mi girai davanti a lui e lo presi per mano, lo guardai negli occhi, mi alzai sulle punte, le nostre labbra erano a pochi millimetri di distanza...
Ma ovviamente qualcosa andò storto.

MAMMA DI GIORGIO POV

Tornai a casa verso le 23. Posai la mia borsa ed andai a struccarmi, per notare che il pigiama di Giorgio era ancora in bagno nonostante io gli avessi detto di andare letto presto. Roteai gli occhi e tornai a struccarmi, appena finii andai in camera di mio figlio per salutarlo, ma notai che mancavano molte delle sue cose, tra cui la fodera del cuscino e la sua felpa preferita; era stato un regalo di Alex, non l'avrebbe mai portata da nessuna parte a costo della morte. Corrugai la fronte quando notai che non c'era nessuno in tutta casa, lo chiamai. Nessuna risposta. Chiamai Alex, ma mi disse che non lo sentiva da tanto. Iniziai a preoccuparmi e chiamai il 113.

113: <Quanti anni ha il ragazzo? >

MG:<, 16 e mezzo>

133: <Va bene, venga pure in stazione e noi inizieremo le ricerche. >

MG: <La ringrazio>

113: <Di nulla, ci vediamo tra poco>

Mi precipitai in stazione, oramai molto preoccupata per mio figlio. Ad accogliermi trovai un agente che mi disse che erano riusciti a trovare velocemente la posizione del ragazzo, e che stavano andando a recuperarlo. Ero davvero sollevata dal fatto che stesse bene, ma... Sentivo come se avessi fatto una cosa sbagliata, come se per lui sarebbe stato meglio nell'altro modo, lí per lí feci finta di niente, perché ad interrompere i miei pensieri fù proprio Giorgio, accompagnato da due agenti ai lati, penso di aver visto una lacrima sul suo volto, ma non ci feci molto caso.

<COME TI È VENUTA IN MENTE L'IDEA DI SCAPPARE DI CASA SIGNORINO? >

<M-Mamma io... >

<NIENTE MAMMA, ORA IO E TR TORNIAMI A CASA E POI->

Stavo per continuare a parlare quando scoppiò a piangere buttarsi per terra. Tutti gli agenti si diedero uno sguardo per poi uscire dalla stanza e lasciarci soli.

GIORGIO POV

Cazzo. Mia madre aveva di nuovo distrutto i miei sogni. Per via della forte rabbia di quel momento iniziai a piangere. Pensai ad Alex, pensai e ciò che sarebbe successo se nessuno ci avesse interrotto, se quel bacio sarebbe stato, se mi avesse spiegato tutto per filo e per segno, se io gli avessi detto che ero scappato di casa ed ero diventato anoressico per lui; probabilente mi avrebbe baciato e tutto sarebbe andato alla grande. Ma ovviamente la mia vita fa schifo.

Mia madre si avvicinò a me e mi abbracciò.

<So che forse non vorrai parlarmi, ma sappi tesoro che se vuoi io ci sono va bene? >

Io annuii, per poi pensare che finalmente mia madre mi voleva bene come una vera madre dovrebbe fare. Sorrisi a quel pensiero, ma ciò durò poco perché i miei pensieri tornarono sul turchino. Non potevo chiamarlo, ma dovevo sistemare le cose con lui, l'unico modo sarebbe stato incontrarlo. E così feci.

💙𝙸𝚏 𝚕𝚘𝚟𝚒𝚗𝚐 𝚢𝚘𝚞 𝚒𝚜 𝚊 𝚌𝚛𝚒𝚖𝚎 𝙸 𝚊𝚖 𝚐𝚞𝚒𝚕𝚝𝚢🖤TheBadNautsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora