Capitolo 22

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*POV ANNA*

Ero ancora sconcertata dalle notizie di Narcisse: il 26 dicembre mi sarei sposata? Con un uomo come Martin?
L'unica cosa in cui credevo era la speranza che Francesco avrebbe impedito tutto ciò ma il tempo ci andava contro.

Andai di fretta verso le sue camere sperando di trovarlo lì.
Non osavo immaginare come avrebbe reagito a quella notizia.
Arrivata davanti la sua porta, iniziai a bussare ripetutamente. Non mi importava se qualcuno mi avesse visto: era una questione troppo urgente per agire con discrezione.
Lui venne ad aprirmi dopo neanche dieci secondi, per fortuna.
<<Anna, che succede?>> mi chiese allarmato.
<<Posso entrare?>>
<<Certo, vieni>>
<<Non hai idea di ciò che è successo>>
Chiusi la porta alle mia spalle e in più girai la chiave.
<<Sei troppo agitata, cosa c'è che non va?>>
<<Ho parlato con Narcisse subito dopo aver lasciato la tavola e ho fatto un accordo con lui. Lo so, è come stringere un patto con il diavolo, me ne rendo conto, ma era fondamentale per, diciamo, "indagare" su Martin. Lui sa sempre tutto di tutti. Ah, se lo vuoi sapere, era lui l'uomo che ci ha visti stamattina a cavallo quindi possiamo stare relativamente tranquilli. Insomma lui mi aiuterà.
E, inoltre, ha già scoperto qualcosa di scioccante>>
<<Aspetta, un'informazione alla volta. Tu hai fatto cosa? Hai stretto davvero un accordo con Narcisse? Con quella serpe?>>
<<Non chiamarlo così. Potrà non essere il miglior uomo qui a corte ma era proprio quello che mi serviva>>
<<Che accordo hai stretto?>>
<<Non è importante. Quello che importa è che mi aiuterà con Martin>>
<<Non hai accettato il mio aiuto e accetti il suo?>>
<<Non è così e lo sai: la situazione è più delicata. E sai perchè mi sono rivolta a lui? Narcisse potrà intervenire in modo neutro e imparziale, tu non ragioneresti con la mente lucida>>
<<Odio dirlo ma hai ragione>>
<<E come ti ho già detto ha scoperto una cosa terribile: Martin oggi non è andato a caccia con Bash, come avevamo intuito ma è andato a programmare le nostre nozze. Hai davanti a te la signora Laurent dal 26 Dicembre>>
<<Cosa? Stai scherzando, vero?>>
<<Pensi che io sia divertita? Perchè se è così, davvero, vorrei ridere in questo momento>>
<<Tu non sarai sua moglie, non dirlo mai più. Capito?>>
<<Francesco non hai sentito la data? La prossima settimana. Credo che i nostri piani stiano andando in fumo>>
<<Ho sentito la data e lo impedirò, fosse l'ultima cosa che faccio>>
<<Ammiro le tue parole ma è impossibile>>
<<Prima del 26, sarai libera da questo incubo>>
<<Se Narcisse non fallirà e scoprirà qualcosa di utile>>
<<Lo fa sempre, non fallirà proprio stavolta>>
<<Sono sempre io, la fortuna non è mai dalla mia parte>>
<<Ma Narcisse non è fortunato, è in gamba nel suo campo>>

Proprio mentre eravamo nel bel mezzo della nostra conversazione, bussarono alla porta e Francesco andò ad aprire. Io, invece, mi ero catapultata dall'altra parte della stanza, così che non fossi vista.
Ad aver bussato, era un paggio che aveva una comunicazione per il delfino.
<<Principe Francesco, Lord Laurent desidera la vostra attenzione. Sembra urgente>>
Mi si annebbiò la vista, era proprio vero che la fortuna non mi amava.
Cosa voleva Martin da Francesco?
<<Mi dia un attimo>> disse Francesco dandomi il tempo di nascondermi sotto il letto.
<<Lo faccia entrare>>
Sentii dei passi avvicinarsi verso il centro della stanza e intuii che fosse Martin. Ero come paralizzata: se mi avesse vista non volevo immaginare come sarebbe finita.
<<Cosa vi porta nelle mie stanze?>> chiese Francesco infastidito.
<<Penso che voi lo sappiate già>>
<<In verità no, illuminatemi>>
<<Anna, ovviamente. Come avete sentito dal mio annuncio a tavola, il nostro matrimonio è ufficiale, anche se la data è ancora da definire e mi sembrava opportuno venire qui e parlare da uomo a uomo>>
<<Parlare di cosa esattamente?>> chiese Francesco ingenuamente.
<<Se fossi in voi smetterei con questo atteggiamento ipocrita e affronterei il discorso>>
<<Per prima cosa ricordatevi con chi state parlando, già che non vi siate inchinato non è stato un buon inizio, e secondo, non so davvero cosa dirvi.
Io e Anna siamo ottimi amici e sono molto contento per le vostre ormai prossime nozze. Però sappiate una cosa: non apprezzo per nulla il vostro comportamento negli ultimi tempi.
Sembrate sfuggente, come se steste nascondendo qualcosa e se è così sappiate che lo scoprirò. Non lascerò sposare ad Anna un uomo che non la merita>>
<<Non sono io qui a nascondere qualcosa, non credete? Perchè provare sentimenti per una donna che non potrete mai avere?>>
Francesco si fermò un momento prima di ribattere, stava pensando per bene a cosa dire.
<<Sì, è vero, provo sentimenti per Anna>> il mio perse un battito, <<Le sono stato accanto durante momenti difficili, momenti in cui voi neanche c'eravate. Vi intimorisce per caso quest'affetto? Quest'affetto che lei ricambia per me e che non vedrete mai nei vostri confronti?>>
<<Mi state forse sfidando?>> chiese Martin iniziando a perdere la pazienza.
<<Io no, e voi?>>
<<Neppure>>
<<Bene allora penso che la nostra conversazione possa terminare qui. Se non avete nient'altro da aggiungere, vi invito a lasciare le mie stanze>>
<<Solo un' ultima cosa: sappiate che difenderò fino all'ultimo respiro i miei interessi e questo matrimonio e non permetterò a nessuno, quanto meno a voi, di intromettersi>>
<<Illuminatemi. Quali sarebbero i vostri interessi?>>
A quella domanda non sentii ribattere Martin, come se non sapesse cosa dire.
Che avesse detto qualcosa che non doveva?
<<Buona giornata, delfino>>
<<A voi>>

Unexpected|| Francis de Valois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora