Capitolo 27

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*POV FRANCESCO*

La cena era finita da un po' e tornai nella mia camera per una rinfrescata, prima di dormire ne avevo bisogno.
Mentre stavo indossando la camicia da notte, bussarono alla porta.
Perchè sempre nei momenti meno opportuni?
<<Anna, chissà perché immaginavo fossi tu>>
<<Frances- Oh, perdonami>> disse vedendomi in vestaglia.
<<Mi vesto subito>>
<<Beh, non è un problema. Ti ho già visto più svestito di così>>
<<Questo è vero...Allora, dimmi tutto>> dissi mentre mi mettevo un paio di pantaloni e una camicia.
<<Stanotte vado a Parigi>>
<<Perché?>> chiesi confuso.
<<Devo annullare le nozze, per la chiesa domani mi dovrò sposare e non ho ancora il vestito e lo sposo. Volevo avvisarti, tutto qui>>
<<E vai da sola? In piena notte?>>
<<Si... anzi no, andrò con il cocchiere>>
<<Non se ne parla nemmeno!>>
<<Come no? Devo annullare le nozze, è già tardi! E poi percorreremo la strada con le guardie reali!>>
<<Saresti sola dentro la carrozza, non mi piace l'idea. Mi camufferò e verrò con te>>
<<Non puoi, si chiederanno tutti dove sei finito. Porterò un libro per ingannare il tempo>>
<<È notte, come leggerai? E poi preferiresti un libro a me?>>
<<Preferirei che tu stessi al castello per evitare guai>>
<<Sta tranquilla, dirò a Bash di inventare qualcosa. Tu aspettami fuori le mura, io uscirò di nascosto>>
<<Non sarei dovuta venire a dirtelo. Si accorgeranno che sei uscito e ti cercheranno in tutta la Francia se necessario>>
Vedendo che io non ribattevo, come se la conversazione fosse conclusa sospirò esasperata.
<<Ho capito, non ti dirò più nulla. In caso, sarà tua colpa tua!>>
Feci un sorriso vittorioso e lei lasciò la stanza.

Aspettai l'orario fissato da Anna, avvisai Bash della mia assenza e uscii dai cancelli secondari dove, fortunatamente, le guardie non mi fermarono.
La trovai dentro la carrozza ad attendermi e quando salii, lei urlò: <<Possiamo andare!>>
<<Saranno tre ore lunghissime>> disse sbuffando e appoggiando la testa sul sedile.
<<Puoi dormire, sto io sveglio>>
<<Stai già facendo troppo, ti farò compagnia>>
<<Va bene, vediamo quanto resisterai>>
<<È una sfida?>>
<<Sì, più o meno>> dissi con un sorriso provocandola.
<<Va bene, se la metti così, accetto! Mi stai solo motivando a stare più sveglia!>>
<<Tanto vincerò io. Non resterai sveglia per neanche un'ora>>
<<Non è detto!>>
Passarono pochi miniti di silenzio passati a guardare fuori dalla carrozza ma, poichè si vedeva davvero poco, decisi di interrompere quel magico silenzio e fare un po'di conversazione.
<<Sei mai stata a Parigi?>>
Scosse la testa.
<<No, in realtà non ero mai uscita dall'Italia prima di venire in Francia. Tu sei mai stato a Venezia?>>
<<Beh, ci sono nato direi!>>
<<Ci pensi che... se tu non fossi nato lì, io non sarei qui?>>
<<Sarà stato il destino...>> dissi ammirandola.
<<Chissà, o solo il parto prematuro di tua madre! Avventurosa a viaggiare da sola quando ti stava aspettando>>
<<Non riesce a stare ferma>>
<<Ti vuole molto bene. Io mia madre non me la ricordo... vorrei tanto una madre come Caterina>>
<<Se l'avessi, rititeresti queste parole>>
<<Con me è gentile, magari sono la figlia dei suoi sogni!>>
<<Probabilmente si!>>

Parlammo per davvero molto tempo.
Anna restò sveglia per circa due ore, non me lo aspettavo.
Era molto determinata ed era stata davvero brava, ma si sapeva che avrei vinto io.
Minuto dopo minuto, si sistemò meglio per dormire, forse aveva capito che non ce l'avrebbe fatta.
Le stavo parlando della mia infanzia a corte quando notai che aveva chiuso gli occhi.
Erano due notti che non dormiva e che le stavo accanto, ero felice di essere con lei. Ne aveva bisogno e anche io.

Unexpected|| Francis de Valois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora