Capitolo 35

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Premessa
Scusate per i due mesi di assenza ma il periodo e la scuola in sé non lasciano molto tempo alla scrittura.
-divettine
❤️❤️

*POV FRANCESCO*

Mancava solo una cosa da fare prima dell'annuncio, ed era la cosa che temevo di più.
<<Maria?>> dissi bussando alle porte delle sue stanze.
Poco dopo la vidi aprire.
Doveva pur saperlo prima o poi e volevo che lo sapesse da me.
Aveva un sorriso talmente bello stampato sulle labbra che in quel momento pensai di non dirle niente.
Era felice, ed io le stavo per rovinare il futuro.
<<Francesco>> mi salutò sorridendomi.
<<Maria, posso entrare?>> chiesi il più gentilmente possibile
<<Certo, vieni pure. È successo qualcosa?
<<Devo parlarti di una cosa importante. Forse è meglio se ci sediamo>>
<<Francesco tutto bene? Mi sembri preoccupato>> disse sedendosi davanti al camino.
<<Sai che puoi dirmi ogni cosa>>
La seguii silenziosamente e feci un respiro profondo, presi tutto il coraggio che potevo e anche tutta l'aria che avevo nei polmoni.
<<Io ed Anna ci sposeremo>>
<<Scusa cosa? Non ho capito>>
Vidi subito i suoi occhi riempirsi di lacrime, ma non sbattè ciglio per non farle cadere.
Le afferrai la mano sperando di consolarla un minimo.
<<Volevo parlartene io prima dell'annuncio ufficiale. Non voglio che tu pensi qualcosa di negativo su di me. Io ci tengo a te, davvero tantissimo, ma non ti amo, o almeno, non quanto amo Anna>>
Lei era visibilmente confusa e guardava il vuoto.
<<Francesco, se è uno scherzo ti prego interrompilo>>
Scossi la testa non sapendo cosa dire.
<<Non vi concederanno mai il matrimonio>> disse alzandosi dalla sedia.
<<In realtà lo hanno fatto, sia mia madre che mio padre>>
<<Francesco noi siamo promessi da più di 10 anni. La nostra alleanza è essenziale per me>> iniziò ad urlare in preda al panico.
<<Ma noi saremo sempre alleati. Non spezzerei mai l'unione dei nostri paesi. Sai che se avrai mai bisogno di aiuto, la Francia sarà pronta a dartelo>>
<<Francesco smettila! Dieci anni gettati al vento! Per cosa? Una ragazzina italiana che conosci da neppure tre mesi? Ma sul serio?>>
<<Tre mesi che mi hanno cambiato totalmente la vita. Mi dispiace dirtelo ma è così e ormai la decisione è stata presa, non c'è più nulla da fare>>
<<Ed io adesso cosa dovrei fare? Non hai pensato di consultarmi prima di prendere una decisione così grande? Non hai cambiato solo il tuo futuro ma anche il mio. Almeno quello che c'è stato tra noi era vero? Quando dicevi di amarmi era vero? O erano solo frasi di circostanza?>> disse immersa tra le lacrime e girando per la stanza.
<<Era vero e ti amo ancora... ma non quanto amo Anna>>
<<Si questo lo hai già detto>> disse asciugandosi le lacrime che le rigavano il volto.
<<Ricordi quando dovevi scegliere tra me e Bash e ci amavi entrambi? Bene, è esattamente così: io vi amo entrambe, ma ho scelto Anna>>
<<Peccato che io quella volta abbia scelto te>>
Sospirai a quelle parole.
Ero davvero distrutto, non osavo immaginare come si sentisse lei.
<<Maria...>> feci per avvicinarmi, ma lei mi lanciò uno schiaffo.
Io mi voltai per il dolore.
<<Vattene>> mi disse freddamente
Volevo ribattere ma non mi fece neppure aprire bocca.
<<Subito>>
<<Mi dispiace tanto>>

Si era davvero sfogata, ma non aveva nessun torto.
Non avevo nemmeno fatto in tempo a dirle che se voleva sarebbe potuta restare al castello che mi aveva sbattuto la porta in faccia, ma dovevo scegliere: o la mia felicità e quella di Anna, o la sua.
Arrivai in sala, dopo ore di meritato riposo, pronto per l'annuncio ufficiale delle nostre nozze.
La nuova alleanza sarebbe stata annunciata a fine cena.
Ero molto emozionato, ma lo sarei stato di più se le cose con Maria fossero andate diversamente.
Poco dopo vidi arrivare Anna, che aveva uno sguardo un po' preoccupato.
<<Tutto bene?>> dissi avvicinandomi e accarezzandole la guancia.
<<Maria mi guarda molto, e sottolineo, molto male. Sarebbe capace di uccidermi davanti a tutti. Che le hai detto?>>
<<Magari guarda qualcuno dietro di te>>
<<Francesco... Davvero, che le hai detto? >>
<<Ciò che doveva sapere. Lo doveva sentire da me>>
<<E a giudicare dal suo sguardo non l'ha presa per niente bene>> aggiunse lei abbassando lo sguardo.
Le alzai il mento.
<<Ehi, va tutto bene, tranquilla. Pensa a noi ora, va bene?>>
Mi fece un sorriso tirato e annuì prima di sedersi.
Mi misi a sedere accanto a lei questa volta, non curante degli sguardi curiosi che ci circondavano.
I primi venti minuti della cena furono davvero infiniti.
Nessuno aveva il coraggio di chiedere nulla del perché io mi fossi cambiato di posto e del perché Maria avesse uno sguardo così perso nel vuoto.
Nemmeno Bash e Sofia che ancora non avevano saputo niente.
L'unica cosa positiva era di tanto in tanto un sorriso da parte di Anna quasi consolatorio.
Anche per lei c'era un po' di disagio.
Quegli sguardi addosso la mandavano in confusione.
Mangiava a mala pena e quello non faceva solo che preoccuparmi, ma per fortuna il re, nonché mio padre, incitato da mia madre perché da solo sembrava essersi perso tra le nuvole, si alzò in piedi.
<<Vi prego di darmi la vostra attenzione per pochi minuti>> fece scontrare la lama del coltello contro il calice di cristallo che teneva tra le mani, <<Sono felice di annunciarvi un'importantissima unione, che segnerà il futuro della Francia: quella tra il nostro primo genito e Anna Orsini, doge della repubblica di Venezia>>
Mi voltai per vedere le espressioni di tutti: Bash fece cadere il pesce che aveva preso con la forchetta, spalancando la bocca, Sofia invece aveva un sorriso a trentadue denti e i suoi occhi brillavano e mia madre aveva uno sguardo fiero.
Molti, invece, erano confusi e si erano voltati verso Maria.
C'era chi sorrideva e alzava il calice, e chi invece parlava a bassa voce con qualcun altro, chiaramente in disaccordo.
Maria aveva quasi le lacrime, ma si stava trattenendo al massimo, e non la biasimavo.

Unexpected|| Francis de Valois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora