Capitolo 17

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*POV ANNA*

L'arrivo di Martin mi aveva spiazzata e la conversazione con Francesco era rimasta in sospeso, sembrava piuttosto urgente.
Non sapevo davvero a chi dare retta ma pensandoci bene Martin doveva avere la priorità: se doveva essere l'uomo che avrei dovuto sposare, avrei dovuto conoscerlo almeno un minimo.
Sì, sapevo diverse cose su di lui ed era di ottima compagnia, ma non era ancora scattata la scintilla.
Però sapevo che prima o poi sarebbe arrivata, in fondo, ci eravamo dati solo un bacio.
Così, quando mi propose di stare insieme in giardino e poi di pranzare lì con lui, accettai senza pensarci due volte.

Scelsi una tovaglia decorata davvero bene con dei fiori azzurri e mi diressi da Martin che mi aspettava impaziente.
Fu davvero piacevole. Non c'era stato un attimo di imbarazzo, sentivo che poco a poco si stava aprendo sempre di più con me.
Tuttavia, nonostante il legame più forte, nulla voleva farmi restare ancora lì con lui: era un'ottima compagnia ma nulla di più.
<<Martin grazie davvero per la bellissima mattinata, spero tu sia stato bene ma ora devo proprio andare in camera, ho cose urgenti da sbrigare con sofia>> dissi alzandomi e lui mi copiò.
<<Si sono stato benissimo, sto sempre bene con te Anna>> strinse le mie mani tra le sue, <<Ma non ti andrebbe di fare una passeggiata a cavallo? È ancora presto per prepararsi per stasera>>
<<Sarebbe bello davvero ma devo proprio andare, mi dispiace. Ci vediamo stasera, Martin>> dissi andandomene.
<<Se troverai un po' di tempo per me>> gli sentii dire in lontananza.
Dopo queste sue parole, capii di averlo leggermente infastidito lasciandolo solo ma, francamente, non volevo tornare indietro.
Non che avessi intenzione di andarmi a preparare immediatamente ma avevo bisogno di stare sola con i miei pensieri, era un periodo piuttosto burrascoso a palazzo.
Proprio mentre stavo per entrare all'interno del castello, pensai che non esisteva miglior modo per stare da soli che allontanarsi completamente dalla corte e potevo farlo con l'unico che dentro quel castello era con me in tutto e per tutto, senza pregiudizi o problemi vari: Charles.

Arrivai alle stalle e, dopo averlo coccolato e sistemato per bene, mi misi in sella e attraversai le mura del castello.
Era una giornata fredda, ma non troppo: il freddo invernale si avvicinava.
Charles andava veloce. In fondo, era fermo da troppo tempo.

Feci fermare Charles dopo una mezz'oretta: eravamo ormai abbastanza lontani dal castello e avevamo trovato un bel posto per riposare qualche minuto.
Scesi dal cavallo e mi guardai attorno: era davvero un posto splendido.
La pianura di fronte a me era davvero... mozzafiato, ricca di colori e profumi inimmaginabili. Era davvero un posto paradisiaco.
Uno dei momenti più belli di sempre.
Sarei rimasta lì ad ammirarlo per ore ma, dopo poco tempo, il freddo iniziava a farsi sentire.

La strada del ritorno fu più lenta: Charles era gia stanco e l'ultima cosa che volevo era affaticarlo.
In poco meno di un'ora arrivai al castello e, attraversando il cancello,
si iniziavano ad intravedere i preparativi per la sera. La festa si sarebbe tenuta in giardino, che aveva assunto completamente un altro aspetto.

Mentre stavo sistemando Charles alle stalle, vidi Francesco avvicinarsi con la stessa espressione preoccupata della mattina.
<<Francesco, ciao>> dissi sorridendogli e finendo di sistemare il cavallo
<<Anna, non credevo fossi uscita con Charles anzi ero convinto fossi con Martin>>
<<Si lo ero, ma poi avevo bisogno di stare con il mio migliore amico e di allontanarmi per un po' dalla corte. Sono stata in un posto magnifico, avresti dovuto vederlo>> dissi con lo sguardo sognante.
<<Puoi portarmi uno di questi giorni se ti va, ci andiamo insieme>>
<<Certamente, con molto piacere>>
<<Ricordi che stamattina Martin ci ha interrotti?>> mi chiese dopo pochi secondi di silenzio.
<<Sì, in realtà avrei voluto finire quella conversazione. Sembrava importante per te>>
<<Possiamo andare su? Così possiamo parlare senza interruzioni>>
<<Certamente, dove?>>
<<Nelle mie stanze se vuoi, così nessuno ci verrà a cercare e potremo a parlare in pace, almeno per una volta>>
<<Mi sembra perfetto>>
Sistemai la criniera del cavallo e seguii Francesco che, secondo dopo secondo, era sempre più nervoso.
Che fosse successo qualcosa di grave?

Unexpected|| Francis de Valois Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora