*POV ANNA*
Era da più di una settimana che Enrico non si faceva sentire con minacce o cose simili.
Molti dicevano che stava perdendo il controllo, ma la famiglia reale faceva di tutto per mantenere il controllo e non mostrarsi debole davanti ai nobili.
Spesso non si faceva neppure vedere a pranzi o cene.
Restava in camera con alcune donne che misteriosamente il giorno seguente sparivano.
Avevo paura solo ad immaginare ciò che accadeva.Mi stavo dirigendo verso la sala da pranzo per la colazione e speravo davvero che anche quella mattina non ci degnasse della sua presenza e grazie a dio quando entrai non lo vidi.
Era un sollievo ogni volta entrare e non averlo davanti.
Per il resto le cose procedevano come sempre: Sofia e Bash erano sempre più belli, Maria e Francesco erano distanti, ma non davanti a noi, che si mostravano i soliti di sempre. Però Francesco in privato mi disse che anche lei era diventata strana in quel periodo. Non si curava molto della vicinanza, ormai evidente, tra me e Francesco.
D'altra parte non avevamo ancora parlato con Caterina. Lo avremmo fatto oggi, teoricamente, e speravo che non ci fossero impedimenti.
Entrai in sala e in poco l'odore di tutte le pietanze si fece spazio tra le mie narici.
Non avevo molta fame quella mattina ma dovevo pur mangiare qualcosa.
Mi misi a tavola e presi il minimo indispensabile per sopravvivere quella mattina: un bicchiere di acqua e un cornetto alla crema.
Iniziai a mangiare ma c'era qualcosa che non andava, il loro sapore era diverso. O almeno, mi sembrava.
Aveva un sapore nauseante.
Che stava succedendo?
Che avessero cambiato il loro ingrediente segreto?
Eppure non mi sembravano diversi dal solito, lo confermavano i visi delle persone attorno a me che li stavano mangiando.
Speravo davvero che Leith mi potesse dare una spiegazione, i cornetti alla crema erano l'unica gioia della mia giornata.
Bevvi un semplice bicchiere d'acqua per togliermi quella sensazione di nausea e fortunatamente ci riuscii.
Francesco non si accorse del mio sdegno per fortuna.
A dire il vero era isolato dal mondo, aveva lo sguardo perso nel vuoto, o forse no.
Seguii la direzione del suo sguardo e vidi Maria e Condé parlare come due persone intime.
Sembravano vecchi amici d'infanzia, o qualcosa di più.
Scambi di sguardi e sorrisi si dicevano davvero tanto senza parlare.
Quando mi rigirai verso Francesco capii.
Ci stava male.
<<Francesco, tutto bene...?>> chiesi in tono gentile.
Lui tornò nella realtà.
<<Eh? Si, benissimo>> disse scuotendo la testa.
<<Sicuro?>>
<<Tranquilla>> disse facendo un sorriso che mi sembrò forzato.
Ci stavo male? Si.
Dovevo parlargli? No.
Sarebbe stato inutile.
Se mi avesse detto che era ancora innamorato di Maria ci sarei rimasta davvero troppo male, perciò preferii lasciar perdere, ma il suo sguardo parlava.
Passammo in silenzio il resto della colazione e stranamente Francesco non guardò più in quella direzione, come a voler ignorare e dimenticare proprio quello che si stava svolgendo sotto ai suoi occhi.Finita la colazione mi diressi subito nelle mie stanze, ma mentre camminavo andai a sbattere contro una persona.
<<O dio, mi scusi tanto->> dissi, ma appena alzai la testa mi si illuminarono gli occhi.
<<Romeo! Quanto tempo!>>
<<Anna! Avevo sentito che eri tornata a corte ma non avevi ancora avuto l'occasione di vederti>> disse sorpreso
<<Già, ho avuto molte cose da fare. Tu? Come stai?>>
<<Bene, diciamo. Dopo la proposta di Bash a Sofia non so quale sia il mio posto qui. Penso che a breve tornerò a casa, ma mi godo ancora un po' la Francia, e le persone che ci sono a corte. Alcune di queste possono essere davvero di piacevole compagnia. Purtroppo però le persone che conosco si possono contare a malapena sulle dita di una mano, da quando i genitori di Sofia non sono più a corte>>
<<Ti capisco meglio di chiunque. Sappi che io ci sono, anche per una chiacchierata>>
<<Grazie. A proposito, avresti qualche libro da prestarmi? Passo molto tempo a non fare nulla, mi piacerebbe leggere>>
<<C'è una grandissima biblioteca al piano di sotto, lo sai vero?>>
<<Ah si? Non... Non lo sapevo>>
<<Vieni, ti accompagno, così scelgo qualche libro anche per me>>
<<Lieto di avere la tua compagnia, la tua è una delle poche che gradisco>> disse seguendomi.
<<Chi non gradisce la mia compagnia?>> chiesi ridendo.
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Unexpected|| Francis de Valois
FanfictionDopo la morte del padre, doge della repubblica veneta, la giovane Anna si trova a dover governare e mantenere il potere, ma non avendo nessuna esperienza si rivolge a Caterina de Medici, regina di Francia e vecchia "amica" del padre. Qui Anna conosc...