*POV ANNA*
Avevo un enorme mal di testa, non riuscivo ad aprire gli occhi. Sentivo alcune voci nella stanza ma non capivo di chi fossero.
Una delle voci era quasi sicuramente quella di Francesco, era quella che si sentiva maggiormente.
Iniziai ad aprire gli occhi.
Sentivo le palpebre così pesanti e vedevo davvero tutto sfocato.Dopo alcuni istanti sentii più chiaramente le voci intorno a me e quando riuscii a focalizzare anche i volti delle persone, vidi Caterina parlare con Francesco, entrambi appoggiati alla finestra.
La testa mi faceva malissimo e provare a capire cosa stessi sentendo e vedendo richiedeva molto sforzo.
La luce, che era riuscita a oltrepassare i corpi dei due alla finestra, mi dava così fastidio che mi voltai subito dall'altra parte.
Poi dissi stremata:
<<Vi prego spegnete il sole>>
Francesco si girò di scatto.
<<Anna, sei sveglia!>> disse avvicinandosi.
<<Anna, cara, come ti senti?>> mi chiese Caterina sedendosi accanto a me.
<<A dirla tutta non capisco niente. So solo che ho un forte dolore al petto, come se i polmoni mi stessero andando a fuoco...>> dissi tossendo abbastanza forte
<<È grave. Dobbiamo chiamare Nostradamus>> disse Francesco serio.Volevo fermarlo dicendogli che non ce n'era bisogno ma aveva ragione. Stavo veramente male.
Proprio mentre quest'ultimo aveva ordinato ad una guardia di far venire Nostradamus, dalla porta entrò Narcisse.
<<Lady Anna! Vi vedo peggiorata rispetto a ieri, vi siete fatta controllare?>>
<<Perchè? Che cosa è successo?>> chiese Francesco incuriosito.
<Ieri ho avuto un mancamento piuttosto grave e Narcisse mi ha aiutata. Mi ha consigliato di andare dal medico ma io non l'ho fatto...>> dissi mortificata.
<<Ti eri già sentita male e non hai detto nulla? E narcisse lo sapeva?>> chiese lui infastidito.
<<Si ma non ti arrabbiare con lui, gli ho promesso che sarei andata dal medico. Mi dispiace. Mi sentivo un peso e pensai che sarei guarita.>>
Mi sentivo veramente stupida in quel momento.
<<Anna cosa vai a pensare? Non si scherza con queste cose!>>
<<Lady, io le ho detto cosa è successo a mia sorella, perché non ha voluto ascoltarmi?>> mi chiese Narcisse deluso.
<<Lo so, avete ragione ho sbagliato! Ma rimproverarmi adesso non ha senso va bene? Mi fate solo stare peggio!>>
<<Si che ha senso, invece. Non devi farlo mai più!>>
Francesco aveva preso il ruolo di fratello maggiore in quel momento. Si era veramente arrabbiato e io, per quanto volessi essere forte, stavo facendo di tutto per non scoppiare a piangere.
<<La prossima volta me lo dovrai dire ci siamo intesi? Non sei più una bambina Anna! Non ti dovrebbero spiegare certe cose!>>
<<Posso badare da sola a me stessa, in fondo ci dovrò fare l'abitudine sono sola>> dissi seriamente infastidita.
<<Anna non sei sola! Smettila di fare la vittima!>>
Francesco aveva smesso di pensare in modo lucido ed ero abbastanza sicura che non volesse dire davvero quelle cose.
<<Non faccio la vittima! Sono io quella orfana qui! O l'hai dimenticato?!>>
Francesco abbassò lo sguardo non sapendo come ribattere.
Era calato il silenzio e perfino Caterina e Narcisse, che avevano assistito al litigio, non avevano il coraggio di parlare.
<<Ora se non vi dispiace vorrei stare un po' da sola. Non vi preoccupate, suonerò un campanellino se starò male>> dissi ironicamente.Un'oretta dal mio risveglio, la nuova domestica che mi aveva servito anche la volta precedente mi portò la cena: un bel brodo caldo. Ne avevo veramente bisogno. Malgrado ci fosse ancora quel retrogusto amarognolo, lo finii in un batter d'occhio.
In quel momento entrò Caterina che voleva sapere come stessi.
Ma non appena vide il mio piatto si rabbuiò e iniziò a bombardarmi di domande.
<<Anna, per caso hai avuto oltre la tosse e la difficoltà a respirare anche problemi alla vista e forti dolori allo stomaco? Ti prego pensa, da quanti giorni stai male? E hai assunto qualche sostanza strana?>>
<<Si ho avuto forti dolori e vedevo sempre tutto sdoppiato.
E poi da qualche giorno nelle pietanze c'è sempre un aroma molto forte e amaro>> dissi confusa.
<<Anna, fammi vedere le mani, presto>>
Erano di un colore così pallido e le mie unghie stavano diventando di un colore violaceo.
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Unexpected|| Francis de Valois
FanficDopo la morte del padre, doge della repubblica veneta, la giovane Anna si trova a dover governare e mantenere il potere, ma non avendo nessuna esperienza si rivolge a Caterina de Medici, regina di Francia e vecchia "amica" del padre. Qui Anna conosc...