✨𝒸𝒾𝓃𝓆𝓊ℯ;

4.9K 312 166
                                    

Jungkook era nel corridoio, mentre camminava verso la propria stanza, colto dal fervore e dall'eccitazione che tutti i ragazzi avevano per la festa che si sarebbe svolta di lì a poche ore.
Il corvino, con molta calma, si stava dirigendo in stanza proprio per darsi una lavata e cambiarsi.
Nel mentre che camminava, ammiccò a qualche ragazza che era lì a fissarlo di sottecchi, facendone urlacchiare persino qualcuna.
Jungkook sorrise a quelle voci stridule, consapevole che non per nulla lo chiamassero di già golden maknae.
Arrivò così alla porta della propria camera e la aprì con la chiave, entrando dentro poco dopo.

Il corvino, però, si congelò quando notò un ragazzo girato di spalle con i capelli grigi ed un paio di jeans neri di pelle, senza nient'altro addosso.
Jungkook corrucciò le sopracciglia.

«E tu chi diavolo saresti?
Che ci fai nella mia stanza? ?»

Il ragazzo in questione si girò e Jungkook quasi si strozzò con la propria saliva quando riconobbe chi era quel ragazzo.
Era Jimin, lo stesso Jimin che poche ore prima aveva i capelli rosa.

Jungkook sgranò gli occhi, facendo scorrere lo sguardo lentamente dai capelli del grigio fino alle gambe del ragazzo, fissando per un bel po' sia il collo latteo ed il petto candido.
Jungkook, inconsciamente, si leccò le labbra che si erano seccate.

«Ti sei drogato per caso?
Sono io, coglione.
Ho cambiato colore di capelli, non la faccia.»

Jimin scosse la testa, rigirandosi verso lo specchio presso il quale si stava specchiando, iniziando a spazzolarsi i capelli leggermente bagnati.
Jungkook a malapena lo sentì, iniziando ad avvicinarsi al grigio con le pupille dilatate, come un serpente che segue l'incantatore.

«Pensi di venire conciato così alla festa, stasera?»

Jungkook annaspò per la sete, fissando la schiena del nerd che era abbastanza muscolosa, probabilmente poiché il grigio praticava qualche tipo di attività fisica.

«Non mi presenterò a torso nudo, se intendi questo.
Non sono uscito fuori di senno.»

Jimin continuò a spazzolarsi i capelli, anche se era visibilmente arrossito per la vicinanza del corvino.
La mente di Jungkook, come sempre, iniziò a viaggiare, iniziando ad immaginare scenari in cui il corvino marchiava il collo latteo di Jimin o dove il grigio lo baciava ovunque, scendendo sempre più giù.
Jungkook scosse la testa, cercando di liberarsi da quei pensieri.

Jimin aveva cambiato colore di capelli, ma restava comunque uno sfigato.

«La smetti di fissarmi?»

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

«La smetti di fissarmi?»

Jungkook mi sta praticamente guardando da un quarto d'ora ed io non so se sentirmi in imbarazzo o altro.

MY ROOMATE IS A FUCKBOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora