✨𝓊𝓃ℴ;

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Non so da dove sia iniziato tutto, non so come siano iniziate le mie fisse, so semplicemente che ho una vera e propria mania per Star Wars.
Fin da quando ero piccolino ho trovato sempre affascinanti le guerre stellari, i jedi, le spade laser e tutto ciò che ha a che fare con il mondo di George Lucas.

Probabilmente la mia fissa, in parte, è dovuta anche agli attori dei film. Cavolo, Adam Driver nei panni di Kylo Ren è uno gnocco da paura!
Diciamo però che questa passione non mi fa sembrare esattamente un figo agli occhi degli, quindi non so se dovrei esserne così entusiasta.
In realtà mi hanno detto che è abbastanza da sfigati.

Però, infondo, non baratterei per nulla al mondo tutto questo per un giorno da persona normale, semplicemente perché le cose normali mi hanno sempre creato noia o mi hanno spazientito.
A me piacciono le particolarità.

Quando ero bambino, ed andavo solo alle elementari, amavo stare ore ed ore con il cubo di Rubik tra le dita, cercando di risolveelo.
Era dannatamente sublime ed interessante stare ore ed ore in camera, maneggiando quel cubo, cercando di diventare sempre più veloce nel risolverlo, sempre più bravo.

Mio padre me lo tolse di mano praticamente dopo pochi mesi, dicendomi che avrei dovuto smettere perché sembravo diverso, deviato, introverso, o almeno strano.
Quasi rido pensando a quelle parole che tante volte mi ha ripetuto, perché sono dannatamente vere!
Strano.
Questo aggettivo praticamente è il mio secondo nome.

Per le persone sono sempre stato strano.
Certe volte penso quasi che questo mio rifugiarmi nei libri o nei film sia quasi una modalità difensiva, visto che lì, nella mia mente, nella mia confort-zone, nessuno può disturbarmi o giudicarmi come succede nella vita reale.

Sono seduto alla scrivania, assorto nei miei calcoli, mentre svolgo i compiti di fisica, quando sento una chiave armeggiare nella serratura della porta della mia camera.

Mi giro sullo sgabello sul quale sono seduto, aggiustandomi gli occhiali tondi che ho sul ponte del naso, aspettando che entri quello che suppongo sarà il mio nuovo compagno di stanza.

La porta si apre ed il ragazzo che vedo entrare sembra tutto tranne che smarrito per essere un nuovo arrivato.
Anzi, sembra abbastanza sicuro di sé a dire il vero.
Beh, con un viso del genere sarei anch'io sicuro di me stesso.
È assolutamente da togliere il fiato.

Mi alzo in piedi, risvegliandomi dai miei pensieri e facendogli un inchino, così da potermi presentare.

«C-Ciao, io sono Jimin, suppongo che tu sia il nuovo studente.»

Gli sorrido, notando meglio il suo abbigliamento ed il suo aspetto.
Mentirei se dicessi che non è un bel ragazzo, anzi, sarei un vero e proprio bugiardo.
È davvero bellissimo.
I capelli corvini che sembrano morbidi al tocco, il fisico tonico, gli occhi scuri che sembrano avere piccole stelle dentro di essi.
Pagherei per essere almeno un quarto della sua bellezza.

Il suo stile è perfetto, il suo look con tanto di giacca di pelle è perfetto.
È praticamente il prototipo del bad boy che fa impazzire tutti.
Sarà popolare nel giro di una settimana.

Il ragazzo in questione mi guarda per qualche secondo, facendo una faccia che sembra quasi... disgustata, credo, mentre studia i miei i capelli rosa, per poi dirigersi verso il letto vuoto, come se io non esistessi.

Viene dall'America ed ha i tratti asiatici come me, ma a questo punto mi chiedo se non parli affatto il coreano.
Forse ha vissuto pochissimo a Busan.
Dovrei provare a parlare in inglese?
Diavolo, io manco lo so l'inglese!

MY ROOMATE IS A FUCKBOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora