✨𝒹𝒾𝒸𝒾𝒶𝓈𝓈ℯ𝓉𝓉ℯ;

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«Quindi, ricapitolando, tu hai baciato Jungkook mentre era ubriaco e lui non si ricorda assolutamente nulla di quella sera della settimana scorsa, giusto?»

Taehyung si rigirò nel letto, riempiendo di domande il grigio affianco a lui.

I due erano in camera di Jimin, nel suo letto, mentre in sottofondo ascoltavano Inception degli Ateez.

«Sì, Taehyung, smettila di chiedermi la stessa cosa mille volte.»

Jimin roteò gli occhi, girandosi anch'egli nel letto in modo da avere il miglior amico di fronte.

«Ora lui improvvisamente non vuole che lo tocchi, esattamente da quando ti ha confessato quell'evento di quando era piccolo, mentre da ubriaco ti ha invece chiesto di essere il tuo primo bacio, giusto?»

«Giusto...»

«E tu ti sei ingelosito quando lo hai visto con Yugyeom e come un coglione ti sei fiondato da Kai, che ora pretende di uscire con te e ti ha chiesto di essere il suo fidanzato, giusto?»

Taehyung portò le dita al mento, facendo finta di essere pensieroso.

Jimin si mordicchiò nervosamente il labbro, abbassando lo sguardo.

«S-sì.»

Taehyung guardò male l'amico, continuando l'interrogatorio.

«Hai qualche idea del perché Jungkook abbia chiesto a Kai di non toccarti?»

«N-no.»

«E sai cosa si sono detti quando se ne sono andati a parlare da soli?»

«N-no.»

«Merda, Jimin! Ma non sai nulla!»

Taehyung sbuffò, sentendo il cervello andare in fumo per tutti i ragionamenti complicati che stava facendo.

«Scusami ma Jungkook non mi calcola di striscio e mi ignora di nuovo, non ho tutta questa possibilità di scoprire cose.»

Jimin roteò gli occhi, stringendosi nella felpa di Star Wars con i Porg sopra.

«Beh, allora troviamo subito un modo per scoprire qualcosa.»

Taehyung si alzò di scatto, trascinando con sé Jimin.

Il ragazzo tirò il grigio per il polso, trascinandolo fuori dalla camera. Jimin sgranò gli occhi, rendendosi conto di avere addosso soltanto un pantalone di tuta grigio e una felpa che per chiunque altro nell'universo era pressoché ridicola.

«Taehyung, dove diavolo stiamo andando?!»

Jimin cercò invano di liberarsi dalla stretta del migliore amico, arrancando dietro di lui per non cadere.

«Andiamo in camera mia, Yoongi ha organizzato una serata alcolica e ci sarà anche Jungkook.»

I due ragazzi si erano praticamente autoinvitati alla serata, anche se in realtà era stato Taehyung a parlare e dire di voler partecipare insieme al grigio

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I due ragazzi si erano praticamente autoinvitati alla serata, anche se in realtà era stato Taehyung a parlare e dire di voler partecipare insieme al grigio.

Jungkook, come per il resto della settimana, non aveva degnato Jimin nemmeno di uno sguardo ed il grigio era più afflitto che mai.
Non sapeva esattamente perché volesse le attenzioni del corvino, ma quell'allontanamento lo faceva sentire decisamente vuoto.

«Forza, è arrivato il momento dei giochi!
Tanto siamo abbastanza per farli!»

Hoseok sbattè le mani, prendendo una bottiglia vuota di soju e mettendola in mezzo.

I ragazzi erano disposti a cerchio ed erano tutti brilli ma comunque ancora pienamente coscienti. Avevano deciso di non esagerare, visto che la mattina dopo avrebbero comunque dovuto seguire le lezioni.

Jin, Yoongi, Hoseok, Chanyeol e Jungkook erano da un lato del cerchio, mentre dall'altro lato vi erano Taehyung, Namjoon, Jimin e Baekhyun.

«Obbligo o verità, che dite?»
Yoongi fece un sorrisetto, ammiccando nella direzione di Taehyung.

Il ragazzo, in risposta, roteò gli occhi. «Va bene, giochiamo.»

Yoongi fece roteare la bottiglia, che finì su Jungkook.
Il corvino scelse verità, strizzando gli occhi e sorseggiando della birra.

«Perché ti sei trasferito dall'America?»

Yoongi guardò nella direzione del corvino, il quale rispose con tranquillità.

«I miei sono divorziati fin da quando avevo otto anni, io vivevo con mio padre a New York ma ultimamente avevamo opinioni diverse su alcune cose, su un mio fatti personale, quindi sono venuto a vivere da mia madre qui a Seoul.»

Yoongi annuì soddisfatto, passando la bottiglia a Jungkook.
Ora era il suo turno.

La bottiglia puntò Taehyung e il ragazzo scelse l'obbligo.
Inutile dire che Jungkook, da stronzo qual era, non perse tempo nell'obbligare Taehyung a limonare con Yoongi per almeno cinque minuti.

Stranamente, Taehyung non ne parve sorpreso, anzi, la cosa sembrava fargli anche abbastanza piacere, tanto che Hoseok dovette staccare i due con la forza poiché si stavano praticamente mangiando la faccia.

Taehyung, con le guance a fuoco, fece roteare la bottiglia, che finì su Jimin.

Il grigio fulminò con lo sguardo l'amico ma fu tutto inutile. Taehyung stava già sghignazzando.

«Obbligo o verità?»

Jimin si impanicò, cercando di capire cosa scegliere.
Se avesse scelto verità Taehyung avrebbe potuto chiedergli di tutto visto che lo conosceva moltissimo. L'obbligo, forse, sarebbe stato meglio.

«O-Obbligo.»

Taehyung sorrise lievemente, guardando nella direzione si Jungkook, il quale stava fissando la bottiglia di soju ancora a terra.

«Ti obbligo a chiuderti nel bagno con Jungkook per quindici minuti.»

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MY ROOMATE IS A FUCKBOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora