✨𝓆𝓊𝒾𝓃𝒹𝒾𝒸𝒾;

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«Jimin, ma che diavolo dici?!»

Taehyung mi guarda malissimo, strattonandomi per un braccio, probabilmente per via del modo in cui mi sono posto nei confronti di questo Yugyeom.

Beh, che c'è di strano?
Questo qui arriva e pensa di poter mettere le mani su Jungkook?
È vero, non siamo nulla, ma mi sento in dovere di proteggerlo e non solo perché è ubriaco.

«Ragazzi, è meglio se andiamo via, sono le quattro e se ci scoprono siamo morti. »

Hoseok, saggiamente, ci comunica l'orario e non posso essere più che d'accordo con lui, così magari si porta via anche quest'idiota.

«Jimin, se vuoi possiamo occuparci noi di Jungkook visto che lo odi...»

Yoongi mi sorride leggermente, facendo però scomparire il sorriso a me.

«Odiare?
Io non odio Jungkook.
Chi ti ha detto una cosa del genere?»

Yoongi, Hoseok e Chanyeol si guardano tra di loro, finché non è il rosso a rispondere.

«Jungkook ci disse così.»

Jungkook crede che io lo odi?
E perché pensa una cosa del genere? Questo ragazzo è un mistero continuo.

«Sapete dove va la notte?
Perché beve?
O almeno chi gli fa queste cose...»

Alzo un dito, indicando il petto del corvino che ora si è addormentato sul mio letto, mostrando così agli altri i vari graffi e succhiotti che ha addosso.

Yoongi sospira, scuotendo la testa.

«In realtà noi eravamo in camera mia per fare una serata alcolica, eravamo venuti qui perché non rispondeva al cellulare.
Ma in realtà non sappiamo dove va la sera e no, non sappiamo nemmeno cosa o chi gli fa quella roba lì.
Mi dispiace, Jimin.»

Annuisco, dicendo a Yoongi che non fa nulla.
Cercherò di scoprire da solo tutto il casino che sta combinando Jungkook.

«Non credi che dovresti scusarti con me?
Volevo solo dare una mano al tuo amico.»
Yugyeom mi beffeggia, fulminandomi con gli occhi.

«Lasciarlo a te mentre è ubriaco?
No, grazie, non ci sto.
Tu non stai sempre con il gruppo di Kai?
Perché non evapori andando da loro e ti togli dal cazzo?»

«Non so proprio perché Kai si sia fissato con te, Park.»

Yugyeom storce il viso, dirigendo un'occhiataccia a me e poi a Baekhyun, cosa che non comprendo, per poi uscire ed andarsene via, sbattendo la porta.

Dopo aver sentito una ramanzina chilometrica da Taehyung sulla gentilezza, finalmente tutti vanno via, compreso Baekhyun che tremava come una foglia.

Mi avvicino così a Jungkook, che dorme praticamente già da un quarto d'ora, completamente avvolto nel lenzuolo.

Dio, domani mattina non riuscirà nemmeno a muovere le braccia se rimane così e credo sarà impossibile rivestirlo senza svegliarlo.

«Jungkook...»
Gli scuoto leggermente la spalla.

«Alzati Jungkook, devo asciugarti i capelli e vestirti.»

Jungkook, con le palpebre pesanti, riesce dopo altri cinque minuti in cui lo scuoto ad alzarsi, in modo che io possa togliergli il lenzuolo e aiutarlo ad infilarsi almeno i boxer.
Avvampo, cercando di non guardare la sua intimità mentre faccio il tutto.

Lo faccio sedere di nuovo sul mio letto, mettendomi avanti a lui con un asciugamano in mano per tamponargli i capelli, visto che un phon a quest'ora sveglierebbe tutti.
Lui appoggia la testa sul mio ventre, intanto che io gli pettino lentamente i capelli, mentre sono in piedi tra le sue gambe.
Sembra così fragile in questo momento, da ubriaco, ferito e bagnato. Inizio a pensare che la facciata da fuckboy sia tutta una recita.
Un po' lo capisco, anch'io utilizzo la facciata da ragazzo normale per nascondere il nerd irrimediabile che è in me, il nerd che tanto ha sofferto perché bullizzato.
Un ragazzo come me che a dieci anni già faceva le equazioni che si fanno alle superiori non piace praticamente a nessuno.

«Ora ti aiuto a stenderti e ti copro, va bene?
Poi domani mattina quando vomiterai vedremo come fare...»

Jungkook dice flebilmente qualcosa che suona come un'affermazione, facendomi sorridere per quanto sia tenero.

«Ecco qui.»
Lo aiuto a stendersi a pancia in sù, coprendolo con il lenzuolo.
Faccio per allontanarmi ma lui mi afferra il polso.

«Q-Qui...» Mormora, ed io mi acciglio, in confusione.

«Non capisco, Jungkook.»

Lo guardo, cercando di svincolarmi dalla sua presa.
Credo che averlo baciato sarà un grandissimo problema sia per me che per lui.

«D-Dormi qui...»

Cazzo.

Lo guardo di nuovo, cercando di capire cosa fare, ma ovviamente lui decide tutto anche per me.
Mi tira, facendomi cadere su di lui e avvinghiandosi a me come un koala.
Ora come diavolo mi libero?!

«G-Grazie, Jiminie.»

Mi sistemo meglio, cercando di mettermi comodo.

«Grazie a te, Kookie...
Mi stai facendo battere il cuore fortissimo.» Bisbiglio, sistemandomi sul suo petto, ma lui sta già dormendo e non può avermi sentito.

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MY ROOMATE IS A FUCKBOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora