Capitolo 9.

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"Come si scopre di essere innamorati? Si è innamorati quando si comincia ad agire contro il proprio interesse."

•Stanza 4174

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•Stanza 4174

I raggi del sole, quella mattina del tredici dicembre, avevano squarciato le nuvole dando alla città una luce del tutto nuova e all'hotel Dalthon un'aria più pregiata di quanto già non avesse in realtà. Il periodo Natalizio era ufficialmente iniziato e un via vai di persone scivolava nella hall adornata di fiori rossi e ghirlande ovunque. Era proprio una di queste che Michaela si stava rigirando tra le mani con inesistente interesse e le orecchie ben drizzate verso le parole che stava esternando Pier il concierge ai poveri Zack e Cole, che dopo essere stati spinti a fare da cavie, avevano attivato il piano da loro stessi ideato. Un piano assurdo, certo, ma pur sempre un piano che aveva stuzzicato la fantasia e il desiderio della donna.

Dopo tanta ansia e paura, finalmente era giunto il compleanno di Cris. Si era alzata quasi all'alba per prepararle una colazione da leccarsi i baffi, cucinando ogni leccornia preferita dalla bambina in questione e il suo sorriso, alla vista di quei dolciumi tanto amati, era stato un toccasana per l'inizio della giornata. Lei e Jane l'avevano scortata da una delle sue amiche di scuola e si erano subito messe in marcia per organizzarle una festa imperdibile, finché i due gemelli non si erano intromessi e non avevano suggerito di chiedere a Liam Dalthon una stanza dell'albergo dove allestire la piccola festicciola. Miky li aveva additati come due pazzi furiosi, poi aveva immaginato la vista che sicuramente ci sarebbe stata dai piani alti e la fermezza aveva vacillato per un poʼ, ripristinandosi subito dopo nell'udire che senza dubbio il grande capo le avrebbe concesso la suite visti i loro "circoli amorosi". A quel punto, quello della donna, era stato un "no" categorico, ma ovviamente era stata completamente e fastidiosamente ignorata da tutti e tre.

Per quel motivo, sulla soglia delle undici di mattina, nel bel mezzo della folla di clienti che si era formata all'ingresso, lei se ne stava seduta su una delle poltrone comodissime e ascoltava concitata le suppliche dei gemelli che chiedevano aiuto al povero anziano. Certo, Zack sembrava più occupato a interessarsi a Jane che alla festa di Cris, ma alla sua migliore amica sembrava non dare il minimo fastidio, forse troppo immersa a osservare incantata la bellezza di qualsiasi oggetto presente davanti ai suoi occhi chiari. Miky ne aveva già abbastanza? Assolutamente sì, ma proprio mentre si era decisa ad alzarsi e darsi da fare per trovare un posto adeguato, vide un lieve cedimento da parte dell'uomo.

«Oh andiamo, vecchio! È per una bambina di dieci anni, non vorrai spegnere la felicità di una bambina di dieci anni!» le motivazioni di Zack non sembravano molto convincenti, ragion per cui, si ripeteva in continuazione. «Potresti essere suo nonno. Che cattiveria non far felice tua nipote!» s'impuntò con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate al petto, sicuro di intenerire il povero concierge.

«Sei molto furbo ragazzo, non c'è che dire! Se in passato non aveste quasi dato fuoco a una delle stanze, ci sarei cascato con tutte le scarpe.» il volto di Pier si chiuse di nuovo in un broncio autoritario e quella minima speranza svanì insieme allo sbuffo desolato di Cole, che carico di sconforto si lasciò cadere su una delle poltrone.

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