"Ma tu chi sei, che avanzando nel buio della notte, inciampi nei miei più segreti pensieri?"
•Una visita inaspettata.
I raggi del sole mattutino colpirono gli occhi ancora addormentati di Michaela, reduce di una notte insonne e di troppi pensieri che l'avevano costretta a rigirarsi nel suo letto vuoto fino all'alba. Con movimenti meccanici afferrò uno dei cuscini al suo fianco e lo schiacciò sul proprio volto, con l'intento di evitare quella luce ancora un poʼ e di rintanarsi nel buio confortante della sua camera, dove non esistevano emozioni e sentimenti che non riusciva a controllare, un cuore troppo debole per i suoi gusti e soprattutto, non esisteva nessun Liam Dalthon che avrebbe potuto metterla ancora in difficoltà. Fu il pensare di nuovo all'uomo in questione che la costrinse a mugugnare qualcosa di incomprensibile, liberare il viso e sbuffare sonoramente. Lentamente aprì gli occhi chiari e la prima immagine che le balenò in mente fu quella della bellissima ragazza alle spalle del suo più vivo tormento, in tutta la sua serenità e con una mano avvinghiata alla sua spalla.
Ancora una volta si sentì una stupida ad aver solo provato a immaginare un finale diverso per la favola che si era creata nella propria testa. Aveva sempre cercato di evitare quel tipo di emozioni, sapeva benissimo quando in fondo facevano male e lei proprio non aveva voglia di avere ancora una volta il cuore spezzato. Non capiva nemmeno come ci era arrivata a quel punto, in realtà. Ricordava solo di averlo visto suonare il pianoforte e tutto era precipitato intorno a lei come un'apocalisse imprevista, un uragano che aveva spazzato via tutte le sue convinzioni e restrizioni. Negli anni aveva imparato bene a tenersi lontana dall'amore e qualunque sentimento che gli si avvicinasse, nonostante avesse avuto le sue cotte da ragazzina inesperta, il suo orgoglio e la sua vanità erano state ferite troppo a fondo per permettersi di credere che poteva piacere davvero a qualcuno.
E ci aveva provato a cambiare se stessa, aveva tentato diete infinite e digiuni che spesso le erano costati giorni interi a letto, per riprendere quelle forze che aveva sentito scivolare via sempre di più. Nulla era servito per una come lei, che credeva di non doversi vergognare davanti alla gente, di dover rimanere la solita pasticcera sfortunata che amava cucinare le torte e dopo mangiarle sulla poltrona preferita di casa sua, insieme a Jane e Cris che non l'avrebbero mai giudicata. Perché doveva cambiare per una società che non l'accettava per quella che era e che, probabilmente, non l'avrebbe accettata mai? Non riusciva a indossare le gonne senza che le gambe piene non fuoriuscissero troppo, niente maglie troppo aderenti che le avrebbero messo in risalto la pancia, niente jeans alla moda che le ingrossavano il sedere più di quanto già non fosse, niente che avrebbe messo in evidenza il fatto di essere una taglia extra. Ma davvero gli uomini non riuscivano ad andare oltre a tali sciocchezze? E cosa più importante, Liam era uno di quelli che preferiva un corpo da bramare al posto di un cuore da amare?
Nonostante le poche ore di sonno a cui aveva fatto affidamento, decise di sollevarsi dal letto e mettersi in piedi, mentre quelle due ultime domande l'accompagnavano come strati di pelle che ormai le si erano modellati addosso alla perfezione. Sorpassò lo specchio senza degnarlo di uno sguardo, in una delle sue poche giornate libere non aveva intenzione di piangersi ancora addosso, in fondo i suoi sentimenti erano ancora recuperabili, niente di troppo esagerato da farle desiderare di strapparsi il cuore dal petto, anzi, l'unico desiderio che si faceva largo nella sua testa era quello di mangiarsi una bella fetta di torta. Di certo non si sarebbe mai aspettata che, entrando nel salotto in cui di sicuro ci avrebbe trovato sua sorella, ad accoglierla ci sarebbe stata una voce troppo maschile e roca per appartenere a una ragazzina.
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Love Yourself.
RomanceIl coraggio più grande risiede nell'essere se stessi; imperfetti, originali, unici. Michaela poteva dire di possedere tutti e tre gli aggettivi, ma se si parlava di amare la donna che vedeva allo specchio, allora preferiva voltare il capo ed ignorar...