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Narratore POV

Paura.

A cosa potrebbe essere ricondotta la paura?

Come potrebbe essere "spiegata" la paura?

La paura è... Buio.

La paura è come l'oscurità della notte, dalla quale non puoi scappare, rimanendovi intrappolato all'interno, bloccato nelle sue spire.

La paura è un bosco nel quale finisci con l'addentrarti, spesso o forse, per scappare da problemi maggiori che ti inseguono come lupi affamati della tua essenza ed esistenza.

La paura è un labirinto, dove finisci col perderti mentre sei alla ricerca di un modo per uscirne, provando a sottrarti ad essa.

La paura è anche sabbie mobili, a causa della quale non puoi muoverti senza finire poi con l'essere inghiottito nel vano tentativo di divincolarti ed uscirne fuori, ma rimanendo però congelato sul posto dalla tua miseria, non potendoti sottrarre alla sua morsa avvolgente.

La paura è un lago profondo, un abisso, nel quale rischi di affogare. Ma nonostante tutto, basta saper reagire e superare l'ostacolo che rappresenta essa, nuotando verso la superficie, arrivando ad essere sempre un po' più vicini ad i raggi di luce filtrati attraverso il denso specchio cristallino che riflette al di sopra di te.

La paura è come un tunnel. Dopo essere rimasto bloccato nel buio più totale per tanto tempo, devi solo trovare il coraggio di andare avanti e raggiungere la fine di esso, potendo finalmente dire di avercela fatta.

In quel momento, la paura poteva essere applicata un po' a tutti nel corso della nostra storia fin'ora, magari anche al lettore stesso.

Chi per un motivo, chi per un altro, lei più di tutti era quella che aveva fatto in modo di accompagnarli in questo cammino, il quale non rappresenta nemmeno la metà di ciò che devono ancora affrontare, ma nonostante tutto, il timore suscitato sulla loro pelle era sempre stato presente fin da prima che le loro vite finissero ambientate con parole su delle "pagine" e quindi rese pubbliche, fonte di intrattenimento, ispirazione o altro.

In ogni caso tutti i "personaggi" citati fino ad adesso, si ritroveranno presto davanti a decisioni che potrebbero cambiare le loro vite per sempre o anche porre fine alle stesse, tutto nel giro di pochi semplici attimi a cui prenderemo parte insieme nel nostro ruolo di spettatori.

11:43

Hoseok sentiva l'asfalto duro e tiepido a causa del sole di quella mattina, sotto al tocco delle sue dita, ma probabilmente sarebbe diventato ancora più caldo non solo per merito della massa gassosa che se solo avesse voluto, sarebbe potuta esplodere e cancellare per sempre ogni traccia della loro esistenza, ma anche per il fatto che qualche attimo prima, qualcosa era successo, trascinando con sé sia lui che il suo amico, giacente a terra ancora privo di sensi.

Fece in modo di tenersi con le braccia, fino ad alzarsi quanto bastava per poter mettersi seduto.

Ora stava iniziando a ricollegare nel modo giusto quelle immagine offuscate ma che si stavano facendo mano a mano più limpide.

Nel frattempo una sirena, di un'ambulanza o della polizia, che fosse, stava iniziando ad essere sempre più vicina al luogo della tragedia, il tutto accompagnato da una serie di grida disperate e richieste di aiuto di qualche persona stata coinvolta o anche solo di un passante.

A quel punto riprese del tutto conoscenza di ciò che stesse avvenendo intorno a lui. L'edificio di fronte a sé era in fiamme e alcune persone ferite e non rimaste uccise dall'esplosione, stavano venendo spostate il più lontano possibile dalla struttura.

Shoot Out || Hyungwonho † Hiatus †Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora