Narratore POV.
«Allora signora, ho bisogno che mi dica cosa è successo, nei minimi dettagli, va bene?» Seonghwa le chiese gentile, avvicinandosi a lei, visibilmente sconvolta ed ancora in fase di ripresa dallo shock subito a causa degli avvenimenti vissuti in quei minuti.
Si trovavano in stazione per rilasciare un rapporto sull'accaduto, la donna ci aveva messo un po' prima di poter abbandonare la casa per seguirli in centrale, ma alla fine ce l'aveva fatta ed ora si trovava lì davanti a due agenti di polizia, a parlare del suo ormai defunto marito.
Acconsentì facendo un cenno con la testa, stringendosi di più nelle spalle ed in sé stessa, come a farsi forza da sola per poter riuscire a raccontare tutto quanto.
Prese un respiro profondo per calmarsi e darsi più sicurezza, e finalmente cominciò a parlare, dopo aver buttato via tutta l'aria, insieme anche ad alcuni sentimenti.
«Sono pronta.» disse.
Seonghwa la incalzò a cominciare, dandole un leggero cenno di assenso ed un flebile sorriso apprensivo.
«Io e Youngmin ci siamo conosciuti per caso ed innamorati molto tempo fa, quando eravamo ancora giovani studenti universitari, anche un po' ingenui e ancora pieni di sogni. Un giorno, dopo un certo periodo di tempo durante il quale avevamo iniziato a frequentarci, decise di raccontarmi la storia del suo passato, chiedendomi solamente di ascoltarlo fino alla fine e dicendomi che semmai avessi voluto lasciarlo, avrebbe capito.
I due agenti stavano ad ascoltarla in silenzio, facendo attenzione ad ogni minimo particolare.
«Mi raccontò che faceva parte di una sorta di sottounità o clan minore di un gruppo di mafiosi emigrati, i quali avevano molti rivali nel loro campo, tra cui alcuni individui in particolare. Mi disse che aveva ucciso molte persone, ma che allo stesso tempo non riusciva a farne a meno di tutto quello. Non poteva farne a meno. Che quel "lavoro" lo aveva cambiato, gli aveva fatto capire tante cose riguardo questo mondo e quell'altro, che non ci vuole niente a porre fine alla vita di qualcuno e che quel qualcuno non è detto poi sarà ricordato. Che ci sono persone in grado di sacrificare molto per i propri cari mentre altre invece riescono a dimostrare la loro vera natura di persone egoiste e avare solo in certe occasioni.»
La donna si fermò un attimo, mentre alcune lacrime si andavano piano piano formando agli angoli dei suoi occhi. Si sentiva la gola bruciare ed il petto le si fece improvvisamente più pesante dentro.
Sospirò.
Ma era un sospiro tremante, come una foglia in autunno spinta dal vento freddo che non fa altro che cercare di buttarla giù dal suo ramo di appartenenza, abbandonandola al suo destino facendola finire tra le fauci della vita reale e del mondo, senza preavviso.
Tanti sentimenti erano racchiusi in quell'unica azione della durata di qualche secondo, ma comunque non era in grado di esprimerli tutti.
«Nonostante tutto, io decisi di stare con lui. Nonostante tutto quello che aveva fatto, il suo passato, il suo "lavoro", per così dire, che poi però proseguì a lasciare in qualche modo, io decisi di stare al suo fianco. E così, siamo riusciti ad andare avanti nei giorni a venire, giungendo fino a questo momento. Questo tragico presente in cui ci troviamo.
Seonghwa cercava di mostrarsi impassibile, dando qualche sorriso di conforto ogni tanto, niente di più niente di meno. Era in servizio e doveva dimostrare una certa immagine, come da copione.
Hoseok invece, con i racconti riguardanti il passato dell'anziana signora, aveva cominciato a vagare con la mente. Il suo pensiero era riuscito ad arrivare a Hyungwon, portando il giovane a rimembrare la chiacchierata che avevano avuto i due la sera prima.
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Shoot Out || Hyungwonho † Hiatus †
Fanfic† Due mondi diversi, una lotta tra buoni e cattivi che però li porterà ad incontrarsi nel peggiore dei modi. #1 in Hyungwonho