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Narratore POV.

«Come ti è venuto in mente di fare una cosa del genere!?»

L'altro ragazzo si mise a sedere appoggiandosi alla tastiera del lettino, così da stare più comodo, mentre lui lo guardava allo stesso modo di una madre che sta rimproverando il figlio per l'ennesima volta.

«Andare in missione, in un luogo pieno di gente armata fino ai denti e non mettere un fottuttissimo giubbotto antiproiettile?! » continuò.

«Me ne sono dimenticato...?» disse appena con fare innocente Minhyuk, il quale si era risvegliato da un po', dopo essere stato lì in quella stanzetta per due giorni, ritrovandosi davanti un povero Hoseok preoccupato ed arrabbiato.

«Come diavolo fai a dimenticartene!? È praticamente uno degli elementi fondamentali che dovresti avere sempre con te!»

«Sí, lo so, ma l'importante è che ora sto bene, no? Insomma, sono ancora vivo.» cercò di calmare il suo compagno di squadra che sembrava sul punto di ucciderlo con le sue mani, dato che la pallottola non ci era riuscita.

«Ma sarebbe potuto non andare così. Hai idea di quanto tu mi abbia fatto preoccupare?»

Minhyuk prese a guardare le sue mani stringere la coperta che aveva addosso. In quel momento sentì il senso di colpa assalirlo dall'interno all'idea di aver fatto preoccupare così tanto l'altro a causa di una, a parer suo, piccolezza che però gli era quasi costata la vita.

A pensarci bene, non era la prima volta che accadevano episodi del genere e Hoseok finiva sempre col doverlo 'salvare' da momenti come questo, letteralmente.

Un sospiro.

«Scusa.. Finisco sempre col causarti problemi.» Disse con voce bassa. Non era in grado di alzare lo sguardo ed incontrare quello dell'altro, dritto rivolto a lui.

Hoseok vedendolo così, decise di provare a confortarlo, tirando fuori la voce più calma che aveva. «Non è n-» provò a dire, ma venne interrotto.

«Prometto...che da questo momento, farò in modo di non dipendere sempre da te. Non è giusto nei tuoi confronti e neanche nei miei. Sono un adulto ormai e credo che debba iniziare a comportarmi di più come tale.» disse il ragazzo, alzando finalmente il viso e guardando fisso negli occhi del corvino che sembrava ancora in fase di realizzazione di ciò che egli avesse detto.

Gli sorrise, facendo un segno di assenso con la testa, muovendola appena. «Va bene, ma sappi che se avrai bisogno, nonostante tutto, io ci sono.»

Ci fu qualche minuto di silenzio, che passarono nell'atmosfera confortevole creatasi fra loro.

«Come hai detto che si chiama quel tipo lì, il fornitore della roba?» Chiese il biondo.

«Hong Joonsok.»

Durante il periodo di convalescenza che Minhyuk aveva passato in ospedale, Hoseok di certo non se n'era stato con le mani in mano. Aveva invece impiegato quei giorni, mettendosi alla ricerca di informazioni inerenti al tipo trovato al cantiere ed al ragazzo che aveva quasi spedito il suo compagno all'altro mondo, in modo da capire meglio chi aveva di fronte.

«Mh, che razza di nome. E per cosa è ricercato, sentiamo.»

«Contrabbando, spaccio di stupefacenti, stupro, molestie... Ha un vasto repertorio devo dire.» disse ridacchiando Hoseok. «Da quello che c'è scritto nella sua cartella, sembra abbia commesso anche un omicidio, se ricordo bene. Della moglie credo. Pensava lo tradisse e quindi ha deciso di rimediare, del tipo 'se non posso averti io, non ti avrà nessun altro'.»

Shoot Out || Hyungwonho † Hiatus †Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora