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"Signor Na, il re mi ha ordinato di svegliarla" disse la guardia entrando in camera di Jaemin

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"Signor Na, il re mi ha ordinato di svegliarla" disse la guardia entrando in camera di Jaemin.

Jaemin aprì un occhio, poi l'altro.
"Sono sveglio! E per l'ennesima volta, chiamami solo Jaemin" disse amichevolmente alla guardia.

"Uh- le mie scuse j-jaemin" esitò a dire la guardia.

"Perfetto" sorrise Jaemin. "Allora, che devo fare oggi?" chiese.

"Il re mi ha appena informato che tu e lui oggi, andrete in tre reami per cercare una possibile futura sposa" replicò.

Jaemin gemette, si era proprio dimenticato della conversazione fatta col padre la scorsa notte.
"Ok, grazie per avermi avvisato"

La guardia annuì e lasció la stanza de ragazzo.

"Ora non mi resta che cambiarmi e pensare a dei modi per farmi rifiutare dalle ragazze" disse avviandosi verso il bagno.

Dopo essersi rinfrescato e cambiato, scese le scale per incontrare i genitori nella sala principale.

Arrivato, trovò suo padre il re di Elysiria e sua madre, la regina. Erano entrambi seduti in un lungo tavolo.

Jaemin li salutò dando ad entrambi il buongiorno, per poi sedersi e iniziare la colazione.

Da un momento all'altro suo padre cominciò a parlare.
"Figlio mio, oggi visiteremo ben 3 reami"

Jaemin sospirò ma annuì non potendo ribellarsi.

Sua madre notò il suo triste sospiro.
"Ascolta Jaemin, sappiamo quanto tutto questo sia difficile per te e quanto sia impegnativo sposarsi a una così giovane età ma questo è tutto per il tuo bene. Ok tesoro?" Cercò di confortare il figlio.

"Come cacchio potrebbe essere tutto questo fatto per il mio bene? Preferirei governare questo intero regno senza una moglie" pensò.

Ma dall'esterno tutto ciò che mostrava ai suoi genitori non era altro che un sorriso smagliante, forse un po' troppo forzato.

Dopo la colazione, il principe si recò in camera per prepararsi alle visite dei reami.

Dopo essersi preparato diede un'occhiata ai regni che avrebbe dovuto visitare:

Il regno di Quiyesta

Il regno di Rubizin

Il regno di Salvizer

"Argh voglio solo che tutto questo finisca" disse tra se stesso prima di farsi strada alla carrozza reale, dove il padre lo stava probabilmente aspettando.

Entrò nella carrozza con un sorriso falso.

Quando la carrozza iniziò a muoversi Jaemin spostò le tendine dai finestrini per vedere fuori.

Il paese era così calmo e pacifico.

Le persone dall'esterno guardavano incuriositi la carrozza, sorridevano e salutavano il principe Jaemin, che anch'esso vedendo il suo popolo si riempì di gioia.

Una delle cose che Jaemin amava di più dell'essere un principe, erano i sorrisi felici delle persone quando lo vedevano.

Ecco, l'atmosfera era tutta calma e felice fino a quando non sentì qualcuno urlare "LADRA! È ANCORA LEI!"

Jaemin alzò gli occhi guardando in giro.

E poi la vide.

Aveva una maschera nera addosso e passò di fianco alla carrozza a tutta velocità. Era anche più veloce della carrozza.

Fu come un piccolo flash.

Ma in quei pochi secondi Jaemin vide i suoi bellissimi occhi, chiari e luminosi come il miele.
Non ebbe mai visto occhi del genere in vita sua.

Ma quel momento durò poco dato che dieci uomini cominciarono a inseguirla.

Lei non intravide nemmeno la carrozza ma Jaemin si accorse di lei.

Il padre che era seduto vicino al principe, sospirò.
"È ancora lei" disse punzecchiandosi la punta del naso.

Jaemin lo guardò confuso
"Chi è?" chiese.

Il padre sospirò nuovamente.
"È soltanto una ladra di paese, solo che non smette mai di rubare"

"Sarà per questo che è definita ladra" pensò Jaemin.

"Perché non ordini alle guardie di catturarla?" chiese il figlio.

"È questo il punto! È impossibile da catturare. Ho incaricato circa cento guardie di prenderla, ma è troppo veloce" spiegò il re.

Jaemin non voleva rendere il padre ancora frustrato così si limitò ad annuire e a guardare fuori dal finestrino.

Jaemin non voleva rendere il padre ancora frustrato così si limitò ad annuire e a guardare fuori dal finestrino

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𝐻𝑜𝑛𝑒𝑦 𝐸𝑦𝑒𝑠 ❥ 𝑁𝑎 𝐽𝑎𝑒𝑚𝑖𝑛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora