𝐻𝑜𝑛𝑒𝑦 𝐸𝑦𝑒𝑠 ❥ 𝑁𝑎 𝐽𝑎𝑒𝑚𝑖𝑛

♔ 18

"Lascia andare la mia mano." borbottò Haru mentre si faceva spazio tra la folla.
Ma Jaemin la strinse ancora piú forte.
"Così mi perdo. Ci sono un sacco di persone oggi in città." si lamentò il ragazzo.

Haru poteva intuire che Jaemin avesse ora un broncio sotto la mascherina che indossava.
Haru sospirò e continuò a farsi spazio tra i diversi cittadini.

Fortunatamente nessuno riconobbe Jaemin come 'principe' oppure Haru come 'ladra', così tutto filò liscio.

Improvvisamente Haru si sentì il braccio strattonare leggermente da Jaemin.
Girò il volto per vedere cosa volesse il ragazzo.

"Possiamo comprare questo?" Jaemin puntò una cosa.

"No, possiamo semplicemente averla a palazzo."
Haru cominciò di nuovo a camminare ma sentì un'altro strattone da parte di Jaemin.
"Però mangiare questo mentre girovaghiamo per la città sembra così divertente" cercò di persuadere la sua anima gemella facendo gli occhi da cerbiatto.

Il cuore di Haru si sciolse dopo aver guardato negli occhi il principe, così accettò nonostante non volesse che Jaemin pagasse.

Il ragazzo sorrise e trascinò Haru dentro la gelateria.
"Mi hai seriamente portato qui per prendere un gelato?" chiese stupita.
"Si, compriamoci un gelato. Pago io." rispose.
Senza dare all'anima gemella il tempo di reagire, mise sul cono diversi gusti.

Haru guardò Jaemin e gli vide gli occhi brillare mentre si guardava attorno in cerca del suo gusto preferito.
"Sei proprio un bimbo." si lasciò scappare.

Jaemin la guardò e ghignò.
"Ma sono il tuo b-"

"Non dirlo. Non osare dire questa merdata cringe" lo fissò. Il principe sorrise nervoso e torno alla cassa per prendere il suo gelato.

Haru nel mentre si guardò attorno per cercare un gusto che le ispirasse. Il problema era che non sapeva effettivamente quale scegliere. L'ultima volta che mangiò un gelato era quando ancora viveva con i suoi genitori. Non ne ricordava il sapore.
"Non so quale scegliere" borbottò guardando i diversi gusti nella vetrinetta.
"Penso che ti possa piacere stracciatella." disse improvvisamente Jaemin da dietro, spaventando leggermente la ragazza.

La ladra scrollò le spalle e prese quel gusto di gelato.
Jaemin pagò velocemente ed entrambi uscirono dal negozio. Prese la mano di Haru tra la sua nel mentre era occupata a cercare la strada per arrivare a destinazione.

Dopo circa cinque minuti, imboccarono una strada dove non c'era nessuno. Ora le due anime gemelle si ritrovarono completamente soli.

Jaemin si guardò attorno, leggermente spaventato da quella strada sospetta. Non ci fece troppo caso perché aveva completa fiducia in Haru.

"Dobbiamo arrampicarci su questa scala" disse la ragazza indicando una scala che portava direttamente sopra il tetto di un'edificio.

Haru lasciò la mano della sua metà e si arrampicò su per la scala.
"Eddai Jaemin" disse sperando che il principe si sbrigasse.

Jaemin annuì e facilmente si arrampicò anche lui.
Dopo che entrambi si furono arrampicati nel tetto, Haru prese la mano di Jaemin senza accorgersene e lo portò con lei nella parte opposta dell'edificio.
"Ora dobbiamo saltare su quell'edificio. Non so quanto siano buone le tue abilità nel parkour ma le mie lo sono. Quindi sarò salva." disse fiera.

"Silenzio, riesco anche io a saltare. Solo che.. non ho mai provato a saltare da edificio a edificio"." disse cercando di dimostrare ad Haru che in realtà anche lui aveva un lato impavido.

"Ok forza, andrò per prima."
Fece alcuni passi indietro, una piccola rincorsa veloce verso il bordo del palazzo e saltò.
Haru atterrò tranquillamente nel tetto dell'altro edificio.
Si voltò per guardare Jaemin che era temporaneo scioccato.
"Il tuo turno!" urlò la ragazza.

Jaemin fece un respiro profondo.
"Se salto poi mi dai un abbraccio?" chiese facendo un sorrisetto.
Haru lo guardò confusa.
"No."

"Bene, allora non salto." ribatté, incrociando le braccia.

Haru cominciò a diventare impaziente. Guardò il cielo e notò che stava diventando piano piano  sempre più scuro.
"Va bene, ti abbraccio. Però sbrigati."

Jaemin sorrise vittorioso, prese una rincorsa e saltò.