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Nei giorni seguenti, San ha fatto del suo meglio per trovare Wooyoung all'università, ma niente, sembra quasi che neanche ci sia.

Invece, Wooyoung faceva del suo meglio per NON trovare San, per fortuna lui ha un vantaggio rispetto l'alfa, lui nascondere il proprio odore con i sopressori.

Erano separati pure nelle lezioni, non c'era una lezione che hanno in comune.

Durante la pausa era pure peggio, non c'era un solo momento in cui i due potessero vedersi, anche perché Wooyoung evitava costantemente ogni posto dove sentisse l'odore di San.

Solo alla fine delle lezioni San riusciva a intravedere Wooyoung, ma da lontano, e non era in grado di avvicinarsi per tutte le omega che gli facevano da muro, solo per parlare e provarci con lui.

San iniziava a scocciarsi di quella situazione e dopo una settimana finalmente decide di andare direttamente da lui. Era riuscito a sapere dove fosse la sua classe grazie a Changbin, che si era fatto amico di metà università sia di quelli del primo anno, che dell'ultimo anno. Come ci riuscisse, San non lo sapeva.

Quel giorno, dopo il suono della campanella, San va di corsa verso la classe di Wooyoung, non era molto lontana e quindi è riuscito a trovarla appena in tempo, vede che la porta viene aperta e le matricole escono. Aspetta per qualche minuto e non vedendo uscire Wooyoung, decide entrare per vedere dove fosse, ma la classe era vuota.

-MA VOGLIAMO SCHERZARE!?!?-  sbraita San furibondo.

-Mi scusi ragazzo, ma lei non fa parte di questa classe, o mi sbaglio?-  disse un professore alle spalle di San.

-M... mi s... scusi... tanto-  fa un inchino ed esce andando verso il bar totalmente in imbarazzo.
   
  
  
  
 
 
Wooyoung:

Oggi avevo deciso reclutare dei ragazzi per il mio gruppo, non era stato difficile, fino a che un alfa non ci ha scoperti e ho cominciato a prenderlo a pugni e mazzate.

Un professore mi ha beccato e sono stato cacciato via, ecco perché non mi trovo nella mia aula.

Sembra che hanno addirittura chiamato i miei genitori, ma io sono andato via prima del loro arrivo, ovviamente non volevo vederli o avere a che fare con loro.

Mentre cammino tutto tranquillo sento dei passi alle mie spalle, cammino ancora ma appena svolto verso un'altra strada, mi rendo conto che quei passi mi seguono, tiro fuori la mia mazza e mi volto verso quella persona.

Sbianco al vedere di chi si tratta, era lui con il suo maledetto alfa e cagnolino/marito a seguito.

-Anch'io sono felice di vederti-  lui ridacchia.

-Hai delle copie per te di quelle cose, vero!?-  mi ricompongo mentre cerco di sembrare minaccioso.

-Copie? Non capisco di cosa tu stia parlando-  disse innocente quel bastardo mentre alza le spalle.

-Brutto figlio di...!!-  non finisco la frase che mi sento colpire e perdo i sensi.

(...)

Mi sveglio in una stanza bianca, totalmente vuota, tranne per il lettino e un comodino su cui c'era una bottiglia d'acqua e un bicchiere.

-Maledetto...-  mi alzo a fatica e mi massaggio il punto colpito.

Devo trovare un modo per uscire da questo maledetto posto, di nuovo.

Due anni fa sono stato preso con la forza da quel bastardo, va beh dal suo alfa, e portato qui per "educarmi" a essere un omega ubbidiente, ma ovviamente sono scappato e di certo non mi farò rinchiudere qui senza lottare.

𝕐𝕠𝕦 𝕒𝕣𝕖 𝕠𝕟𝕝𝕪 𝕞𝕚𝕟𝕖 - 𝕎𝕠𝕠𝕤𝕒𝕟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora