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Sin da quando erano nati erano molto uniti, Wooyoung e San, erano coetanei e avevano solo quattro mesi di differenza.

I due bambini erano anche vicini di casa, oltre che andare nello stesso asilo nido e le loro mamme andavano molto d'accordo, quasi come sorelle. Non per niente erano anche amiche di vecchia data.

Wooyoung aveva un carattere molto dominante, si faceva rispettare e questo fece credere ai suoi genitori che sarebbe stato un alfa.

San invece era molto timido e molto dolce, sembrava quasi che si comportasse come una femmina e questo fece pensare ai genitori che sarebbe stato un omega.

Ma si stavano sbagliando di grosso....

I due bambini giocavano sempre insieme, non c'era un solo giorno in cui non stavano insieme.

Anche quando uno stava male, l'altro gli faceva compagnia e i loro genitori erano felici per quella profonda amicizia che si stava creando tra i due.

Peccato che quella felicità stava per finire...

Una sera, Wooyoung invita San a dormire a casa sua, come accadeva spesso. La serata andava a gonfie vele fino a che il piccolo San non fa una domanda un po' bizzarra al suo migliore amico.

-Wooyoung... tu mi vuoi bene?-  disse con il viso chino e giocherellando con le proprie dita.

-Ovvio Sannie-  il più alto lo guarda senza capire.

-Ma quanto mi vuoi bene?-  il piccolo iniziava ad arrossire molto.

-Mmh...-  ci pensa su e poi abbraccia il piccolo  -ti voglio un mondo di bene!-  fa un grande sorriso.

-Davvero?-  solleva il viso mentre gli brillano gli occhi.

-Si si!-  dice con convinzione e poi prende il viso del piccolo tra le mani  -Perché me lo chiedi? Non mi vuoi più bene?-  fa labbruccio.

-No no!-  diventa più rosso  -Certo che ti voglio bene! Sei il mio migliore amico!-  fa un sorriso ancora rosso in viso.

-Bene-  felice, dà un bacio sulla guancia al più piccolo, come era loro abitudine e San non può fare altro che sorridere felice.

(...)

La sera tardi il piccolo San si sveglia all'improvviso, aveva avuto un incubo e subito si acuccia vicino a Wooyoung, questo però si sveglia, ma non dice niente e tiene gli occhi chiusi.

-Wooyoung... so che mi vuoi bene... ma io ho paura che tu mi lasci da solo...-  alza il visino per vederlo  -so che appena troverai la tua anima gemella mi lascerai da solo...-  gli scende una piccola lacrima.

Wooyoung non sapeva cosa dire, non capiva perché gli stesse dicendo quelle cose.

-Però...-  fa un piccolo singhiozzo  -ti prometto che starò sempre con te... anche se ci allontaniamo...-  si avvicina di più al viso del più alto  -io ti voglio molto bene Wooyoung... ti voglio bene come si vogliono bene i miei e i tuoi genitori...-  detto ciò gli dà un bacio a stampo sulle labbra, poi torna nella posizione di prima e si stringe a lui.

Wooyoung era totalmente rosso e aveva gli occhi spalancati, sapeva che San non lo aveva visto, ma ora era letteralmente senza parole, non si aspettava una cosa del genere dal suo migliore amico.

Essendo un bambino di soli 7 anni non capiva un bel niente di queste cose, ma c'era una cosa che sapeva, cioè che un bacio sulle labbra è qialcosa che fanno gli adulti.

(...)

Il mattino dopo San si sveglia di buon umore e scuote il più grande.

-DAIIIIIIIIII ALZATI CHE DOBBIAMO FARE COLAZIONE E GIOCARE!!-  si, il piccolo San adora giocare, soprattutto con il suo migliore amico.

-Sta zitto...-  Wooyoung non aveva dormito molto e quindi si mette ancora più sotto le coperte.

-Non vuoi giocare con me?-  toglie le coperte dal amico e lo obbliga a guardarlo facendo il labbruccio con un faccino triste. Sapeva benissimo che Wooyoung non resisteva quando faceva così.

-Va bene...-  sospira e si alza dal letto per andare in bagno.

Il piccolo San esulta tutto felice e lo segue contento per aver ottenuto quello che voleva.

(...)

I due bambini dopo aver fatto colazione vanno fuori in giardino per giocare insieme.

Ovviamente Wooyoung voleva strozzare l'amico per averlo svegliato, ma non riusciva mai a dire di no al piccolino e quindi si limita a sorridere e ad accontentarlo.

All'improvviso i genitori di San escono di casa con delle valige e non appena San se ne rende conto, corre tra le braccia del più alto.

-Non voglio andare via...-  inizia a singhiozzare nascondendo il viso sul petto di Wooyoung.

-Dai tranquillo, vedrai che andrà tutto bene-  il piccolo Wooyoung sapeva che cosa stava succedendo.

I genitori di San lo porteranno lontano dalla Corea, molto lontano, e lui non avrebbe più visto il suo migliore amico.

-Ma io voglio rimanere qui con te... -  lo guarda con le lacrime agli occhi.

-Lo vorrei anch'io...-  cerca di non piangere per poi stringerlo forte a sé. Non voleva separarsi dal piccolo San e aveva paura che non tornasse mai più.

San si limita a piangere, stringendosi a sua volta al più alto, nemmeno lui voleva andare via ma non aveva altra scelta.

-Figliolo andiamo, se no faremo tardi!-  disse il padre di San.

-Wooyoung...-  calma un po' i singhiozzi e lo guarda  -non mi dimenticherai... vero?-.

-Mai!-  lo abbraccia e gli dà un bacio sulla guancia  -Tu sarai sempre il mio migliore amico! E nessuno può dire il contrario!-  disse tra i singhiozzi.

San sorride felice ricambiando l'abbraccio  -Ti voglio bene...-.

Detto ciò si separa da l'amico e va di corsa verso la macchina.

-Anch'io ti voglio bene!-  disse urlando mentre gli scendono delle lacrime, poi va da sua mamma per iniziare a piangere  -Mamma... perché Sannie deve andare via!?-  disse con rabbia mentre piangere.

-Te l'ho già detto bimbo mio...-  abbraccia il figlio  -i genitori di San devono partire per la Francia per lavoro... e non possono lasciare il piccolo San da solo-.

-Ma può rimanere con noi!!-  singhiozza ancora più arrabbiato.

-Bimbo mio...-  sospira  -te l'ho già detto che non può rimanere con noi... è ancora piccolo per stare senza i suoi genitori-.

Alla fine Wooyoung se ne va correndo verso la propria cameretta e si chiude dentro per scoppiare a piangere. Odiava quando sua mamma gli ricordava che San non poteva rimanere con lui.

(...)

Per San quel viaggio significava che non poteva più vedere il suo migliore amico. L'unico motivo per cui sperava di poterlo rivedere è che i suoi genitori gli avevano promesso che non appena avrebbe compiuto diciotto anni, gli avrebbero permesso di tornare in Corea e vivere da solo.

Però c'era un problema. Mancavano ancora undici anni e aveva paura che Wooyoung lo avrebbe dimenticato e che avrebbe trovato un omega (tutti erano convinti che sarebbe stato un alfa) e che si sarebbe dimenticato di lui.

Non voleva pensare a quello.
Non voleva che l'amico trovasse un altro omega...
Non voleva che trovasse un altro migliore amico...

Non voleva...

Non voleva essere sostituito...

Questo pensiero così egoista rende ancora più triste San, il che cerca consolazione tra le braccia di sua mamma.

Il viaggio che separerà i due bambini sarà molto rivelatore, soprattutto per le loro identità di lupo, sorprendendo tutti, compresi i diretti interessati.

𝕐𝕠𝕦 𝕒𝕣𝕖 𝕠𝕟𝕝𝕪 𝕞𝕚𝕟𝕖 - 𝕎𝕠𝕠𝕤𝕒𝕟Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora