La polvere sottile si scostò dalle scarpe dorate di Eva, sollevata dal vento freddo proveniente dal mare, che le inumidiva i jeans e le scostava i capelli, poco sopra le spalle. Accanto ai suoi piedi Steiyn dormiva profondamente, sdraiato su un fianco, in balìa dell'incantesimo della giovane, che in quel momento si voltò, verso la finta Portinaia, apparsa alle sue spalle con la leggerezza dell'aria.
«Mi ricordo di te, Ada» disse la strega, scura in volto.
La bimba sogghignò divertita nell'udire quella frase, schioccandosi le nocche: «Non hai idea di quanto ciò mi renda felice.»
Eva si voltò completamente: «Mi ricordo anche il modo meschino in cui mi hai tradita, offrendomi come pegno all'Everlasting» la sua voce s'assottigliò, colta dalla tristezza, «Tu... eri mia amica. Come hai potuto farmi una cosa del genere?»«Davvero pensavi che mi importasse qualcosa di te?» ridacchiò Ada, agitando il capo, trovando patetica l'espressione dell'altra, «Io l'avevo pianificato dall'inizio, di sacrificarti al portale. Tu eri solo un'oggetto di scambio per realizzare il mio desiderio», e nel sottolineare quella parola il suo sguardo s'incupì, «Il potere che hai ottenuto spettava a me.»
«Io mi fidavo di te...» strinse i denti la strega, sussurrando la sua amarezza, «Perché?»
Ada la guardò con disgusto: «Perché tu... saresti diventata come tutti gli altri.»Eva si sforzò di trattenere un singhiozzo. Quella era la stessa bambina con la quale lei aveva trascorso interi pomeriggi insieme, a guardare cartoni animati e a costruire casette con blocchi di legno colorati, a disegnare e a fantasticare, su quanto sarebbe stato bello essere proprio come le eroine colorate che trasmettevano alla TV.
Tutto quel che era stato il loro rapporto si era ridotto ad una menzogna. Eva si era fidata ciecamente, seguendola in quella follia, troppo piccola per accorgersi delle reali intenzioni dell'altra, e alla fine Ada l'aveva trattata come moneta di scambio, come un'offerta. Ed ora, quella stessa bambina aveva cambiato volto ed era diventata uno spettro. La strega parve notare quel dettaglio solo in quel frangente, alla vista dell'abito elegante indossato dalla ragazzina, che ora acquisiva finalmente un senso, ai suoi occhi. Tutto quanto, acquisiva un senso, e lo sguardo avido di vendetta di Ada era una di queste cose.«Tu ti sei presa ciò che desideravo di più al mondo» la finta Portinaia digrignò i denti e la sua falce argentata apparve in un sibilo tra le sue mani, «Ora però è arrivato il momento che tu mi restituisca ciò che è mio di diritto.»
L'arma di Ada cozzò contro quella di Eva, quando la ragazzina scattò verso la sua rivale, con la rapidità di un battito di ciglia: cozzò contro una spada piatta e rettangolare, bianca e opaca come il latte, che ora avvolgeva interamente il braccio destro della Strega di sangue puro. Somigliava all'incantesimo di Evangeline, quello che cristallizzava il suo potere oscuro in pietra, ma sembrava come se anche Eveline ci avesse messo del suo.
«Io ho già pagato per la mia ingenuità» si difese la giovane, respingendo la bambina all'indietro, «Sono stata costretta a vivere gli ultimi anni della mia vita dentro un corpo spezzato in due! Se c'è qualcuno che deve pagare, quella sei tu! Hai idea di quello che hai fatto? È stata tutta colpa tua!»
Ada balzò nuovamente verso l'altra, roteando la falce con movimenti verticali, ma Eva parava e scansava qualunque cosa. Avevano entrambe un'agilità incredibile, ed io facevo fatica a seguirle con lo sguardo.
«Io ho pagato tutto!» strillò la ragazzina, in uno scatto di rabbia, «Sono morta! Ho venduto la mia Chiave dell'Anima! Non mi resta più niente! Niente!!»
La spada bianca stridette sul metallo della falce, sotto l'ennesimo colpo, poi Eva decise di metterci più forza, ed Ada si ritrovò ad essere scaraventata dall'altro lato della sala, ma anziché schiantarsi contro la parete, l'attraversò. A differenza della sua arma, che invece rimbalzò sul muro e tintinnò sul pavimento, per poi sparire, infine, in una nuvoletta violacea.
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Nero su Bianco
ФэнтезиEveline è una strega Bianca che ruba oggetti preziosi per vivere, rivendendoli al suo giro di acquirenti e collezionisti. Ha sempre vissuto alla larga dalle altre persone, un po' come tutte le streghe del suo tempo, poiché la sua razza è considerat...