"Stavo correndo da qualcuno, non so bene chi. Ero in mezzo a una foresta e l'aria era gelida e tagliente come le fredde giornate di dicembre. Mi importava solo di correre, di arrivare alla tanto agognata meta, una meta sconosciuta. Poi vidi lei, uno splendido bagliore mi accecò e mi ritrovai ad inspirare il suo inebriante profumo, stretta in un lungo abbraccio che mi fece sentire come se fossi nel posto giusto, come se fossi a casa".
"L'unica cosa che ricordo era qualcosa di arancione ma non so di cosa si tratti" disse tra sé e sé Andy, che stava ricordando il sogno avvenuto la notte precedente. Scacciando via quei pensieri dalla mente, si alzò dal letto controvoglia e si trascinò in bagno per vestirsi e lavarsi i denti, pronta per affrontare un'altra straziante giornata di scuola.
"Autumn" le parve di sentir dire da Casey mentre facevano colazione.
"Cosa scusa?" rispose Andy, come se fosse appena uscita da un sogno ad occhi aperti.
"Oggi inizia l'autunno"
"Ah si, mi ero scordata che tieni conto di tutto quello che succede nel globo terracqueo"
"Le stagioni sono importanti per l'ecosistema"
"Ehi, puoi stare zitto per favore? Sono solo le sette del mattino, se avessi voluto essere istruita sulla geografia avrei guardato un documentario" disse la ragazza sbadigliando.
"Comunque controllati, non facevi altro che parlare nel sonno stanotte" asserì Casey.
"Come faccio a saperlo, idiota? Cos'ho detto di così speciale da destare il sonno di vossignoria?"
"Non lo so, dicevi "Sei tu quello di cui ho bisogno, sei sempre stata tu" e qualcos'altro del genere, ma ti ho tappato la bocca e hai smesso per una decina di minuti, dopodiché hai ricominciato e io non ho dormito finché non hai smesso"
Andy arrossì e cercò di cambiare argomento ma la nonna, che aveva seguito la scena parola per parola, sorrise sotto i baffi come se sapesse qualcosa che tutti ignoravano.
Arrivata a scuola, la prima persona che vide era l'ultima che avrebbe sperato di vedere, Autumn.
Per un secondo il colore dei suoi capelli le fece pensare al sogno della notte prima ma d'istinto cercò di defilarsi da quella che sarebbe stata una brutta situazione.
"Quel colore era lo stesso dei suoi capelli" pensò nervosa "Ma no, non può essere. Cosa c'entra lei? Con me poi, non esiste"
"Ehi sfigata! Oggi non fai la babysitter?" urlò una voce stridula da dietro di lei.
Andy si girò per un istante ma decise di lasciar perdere come al solito e tirare dritto per la sua strada. Mentre camminava le venne l'assurda voglia di chiedere a quella stronza il motivo per il quale ce l'avesse tanto con lei.
"Ci vediamo alle dodici in punto nel bagno delle femmine al secondo piano, da sole" disse Andy senza aspettare conferme.
"Non crederai che verrò, vero? Vuoi per caso abusare di me?" chiese Autumn.
"No, credimi. Con il carattere che ti ritrovi nessuno vorrebbe" rispose Andy sbattendo la porta della sua classe.
Per tutta la mattina rimase silenziosa, pensando a come avrebbe potuto affrontare la situazione di lì a poche ore, sempre se la smorfiosa avesse deciso di presentarsi. Le dispiaceva per Colin che era rimasto all'oscuro di tutto e in più ogni volta che cercava un argomento sul quale discutere veniva messo subito a tacere dalle risposte monosillabiche della ragazza; poi gli avrebbe comunque spiegato tutto.
Era arrivata la fatidica ora e Andy stava aspettando appoggiata al lavabo quando sentì la porta scricchiolare e un fisico perfetto le si parò davanti.
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Come le foglie in autunno
RomanceDue ragazze, apparentemente senza nulla in comune, provano odio l'una verso l'altra. Il tempo che passeranno insieme (involontariamente) durante i giorni sempre uguali passati a scuola, le faranno avvicinare facendo loro capire che sotto al loro odi...