Capitolo 7 - Punizione

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"Starete in questa stanza finché non avrete sistemato tutti i nuovi libri arrivati" disse il professore, prese la sua cartelletta e se ne andò con la promessa che sarebbe passato di lì dopo circa due ore. Erano almeno un centinaio di libri, non avrebbero mai finito in meno di due ore.

Le ragazze si trovavano nell'ormai deserta biblioteca, una seduta sul banco della reception e una seduta dalla parte opposta della stanza su una sedia. Non si guardavano neanche, ognuna pensava ai fatti propri escogitando un piano per tirarsi fuori da quella situazione.

"Vedo che sei tornata alla fine" disse ad un certo punto Andy.

"Vedo che tu continui ad impicciarti, invece" rispose l'altra acida.

"Sei più simpatica quando siamo sole, almeno mi lasci stare"

"Tu invece no, a quanto pare. Beh almeno non sono finita in punizione con quell'idiota della tua ragazza"

"Moderiamo il linguaggio, prego" disse Andy scontrosa.

"Ti ha fatto finire qui e la difendi anche?" rispose Autumn con una nota di sarcasmo.

"Ho deciso io di venire qui ed era per non lasciarla da sola con te"

"Hai paura che le faccia il lavaggio del cervello King? Hai paura che io sia più bella di te? Stai tranquilla a me non piacciono le les..."

"Tu sei più bella di me" la interruppe Andy.

Calò il silenzio. Andy si sentì in imbarazzo e non seppe neppure il motivo che l'aveva spinta a dire una cosa simile al suo peggior incubo. Autumn di rimando sorrise impercettibilmente e con sguardo maligno la stuzzicò.

"Si, lo so. Grazie"

Andy cercò di riprendere il controllo della situazione ma un nodo in gola le bloccava la voce.

"E' la seconda volta in due giorni che mi ringrazi" disse un po' tremante ma cercando di mantenere la sua dignità.

"Si beh, goditelo finché puoi. Non capiterà più"

"Comunque... Dobbiamo rimettere a posto un sacco di libri, che ne dici di iniziare?" chiese Andy riluttante.

"Si, dividili in ordine di genere e alfabetico così facciamo prima" disse controllandosi le unghie.

"Secondo te dovrei fare tutto io? Assolutamente no. Io li metto in ordine alfabetico e tu di genere"

"D'accordo" ribatté Autumn sbuffando.

"Parliamo di qualcosa intanto, giusto per non annoiarci. Tu vai alla gita di febbraio?"

"Si, mi auguro che tu non venga. Giusto?"

"Oh si, ci sarò"

"Ah ci sei anche tu?" sbuffò la rossa.

"Non dirmi che ci vieni. Non partecipi mai a niente che non sia il ballo di fine anno o le partite di football o lacrosse in cui balli come una sgualdrina davanti a tutta la scuola"

"Certo che ci vado e tu farai meglio a non venire perché non ho assolutamente voglia di vedere il tuo brutto muso anche lì. E comunque io non ballo come una sgualdrina, ammetti che ti piace quello che vedi" sorrise maligna.

"Ho già compilato il modulo e anche Holly. E... No, non mi interessa guardare una squadra di sciacquette che muove il culo facendo facce poco raccomandabili. Se vengo è per guardare le partite e conto le volte che il tuo ragazz- ehm volevo dire il tuo ex ragazzo – viene steso da un avversario. Sublime"

"Oh bene. Non bastavi tu, serviva anche quella piccola smorfiosa. Che ti importa di Jason adesso?"

"Fammi capire, perché ce l'hai con lei?" chiese arrabbiata Andy. E proseguì "Niente, non me ne importa niente"

Come le foglie in autunnoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora