"Casey! Muoviti o facciamo tardi a scuola! Già la mia voglia di andare rasenta il sottosuolo, se ti ci metti anche tu va a finire che per i prossimi anni della mia vita lavorerò da McDonald's"
"Si, si arrivo! Stai calma e rilassata, cara sorellina!"
"Calma un cavolo!" ringhiò Andy ridendo mentre tirava un libro in testa a suo fratello.
"Ehi! Mi hai fatto male stupida!"
"Dai, dai che ti passa subito. Non fare il solito piagnone"
"Andy! Smettila di torturare tuo fratello" urlò la nonna dalla cucina.
"Lo sto solo addestrando ad affrontare la vita là fuori nonna! Mi ringrazierà prima o poi" ribatté Andy.
"Si, ma potresti essere più gentile!" rispose la nonna di rimando.
"Va bene, scusa! Ciao nonna!"
"Ciao nonna!" disse Casey.
"Ciao ragazzi! Mi raccomando fate le persone responsabili! E tu, Andy, stai attenta alla guida!"
Ma non fece in tempo a finire la frase che i due ragazzi sbatterono la porta, litigando come cane e gatto.
"Sono sempre i soliti" sorrise la nonna.
La scuola era iniziata da qualche settimana ma Andy King aspettava già con trepidazione le vacanze natalizie per poter stare lontana da quell'edificio ancora per un po'.
A causa del trasferimento di suo padre in Iraq, aveva dovuto traslocare con il fratello a casa della nonna in una piccola cittadina dell'Oregon, vicino a Portland.
Il padre, George, era un marine e capitava spesso che ci fossero dei lunghi periodi in cui doveva stare lontano da casa e dalla sua famiglia; Andy ci era ormai abituata ma per suo fratello la cosa non era poi così semplice.
Casey, infatti, era affetto da una strana forma di autismo che gli permetteva di vivere una vita quasi normale, se non fosse che ogni tanto, in base a determinate situazioni, si sentiva frastornato e fuori luogo e spesso lo trovavano rintanato in luoghi piccoli e chiusi in cui poteva stare in pace con se stesso.
Tutto sommato questo trasferimento fu più facile del previsto, dato che la nonna era molto legata ai due nipotini e che la scuola che dovevano frequentare era sempre la stessa; per fortuna loro non abitavano lontanissimo da lì e potevano benissimo raggiungerla sia da casa loro che da casa della nonna.
Andy era al quarto anno di liceo, aveva già la patente ed era molto responsabile e matura per la sua età. La ragazza aveva capelli lunghi rasati ai lati, mossi e scuri, occhi da cerbiatto verde smeraldo, alta circa un metro e sessanta con un fisico asciutto ma ben proporzionato. Era molto introversa e solitaria anche per il fatto che, non si sa per quale motivo, la ragazza più popolare e stronza della scuola, Autumn Blanchard, aveva deciso di usarla come bersaglio dei suoi scherni e delle sue vili battutacce. Andy comunque non dava molto peso a queste sciocchezze e cercava di vivere la sua giornata pacificamente con il dito medio alzato verso quella spocchiosa e viziata figlia di papà.
Autumn era una ragazza molto amata da tutti i suoi compagni di scuola, a parte quelli che prendeva di mira, sia perché era di una bellezza mozzafiato, sia perché tutte le ragazze avrebbero voluto essere come lei. Aveva capelli lisci, lunghi e ramati, che ricordavano i colori dell'autunno, gli occhi grandi color nocciola con lunghe ciglia naturali e le labbra carnose ma non tanto da farla sembrare volgare; all'altezza del naso aveva, inoltre, delle piccole lentiggini che le davano un tocco falsamente innocente e un fisico da perfetta cheerleader.
Una volta arrivati a scuola, i due fratelli, si divisero per andare nelle rispettive classi. Andy però, pur facendo finta di niente, teneva sempre d'occhio Casey fino a che non arrivava davanti alla porta, per assicurarsi che nessuno lo importunasse.
STAI LEGGENDO
Come le foglie in autunno
RomanceDue ragazze, apparentemente senza nulla in comune, provano odio l'una verso l'altra. Il tempo che passeranno insieme (involontariamente) durante i giorni sempre uguali passati a scuola, le faranno avvicinare facendo loro capire che sotto al loro odi...