Le sbarre

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T/n si svegliò la vista era ancora un po' offuscata ma intravedeva delle sbarre,ma non era sicura poi fece per alzarsi, non ci riuscì la vista era tornata limpida, ai polsi delle manette che erano legate al muro ma che le permettevano vari movimenti. si sentiva stanca forse a causa delle manette, attorno a lei sbarre con persone al di là di esse altre persone nella sua stessa situazione non capiva come poteva non ne sapeva nulla. Si voltò, le sbarre iniziarono a scorrere era un uomo magro rispetto a quella che poco prima la stritolava, aveva degli occhiali a cerchio che gli coprivano gli occhi, prese t/n per il mento e le tirò su lo sguardo e sorridendo disse:" bene stasera aragosta ragazzi", non capivo cosa significasse e subito quel uomo mi chiese se sapevo cosa stesse succedendo non riuscivo a parlare così l'uomo disse che presto qualcunomi avrebbe comprata perché quella era la casa D'Aste il posto dove chi è ricco gode mentre chi è in manette piange. Quindi nessuno poteva venire a salvarmi nemmeno Atter ma penso che lui verrà non può lasciare lì una dei suoi membri migliori giusto?!?
Passarono delle ore e la giornata si concluse, il giorno seguente ci sarebbe stata l'asta, la notte passò in balia delle lacrime e con il ripetersi in testa e ad alta voce che lui sarebbe venuto e che mi avrebbe portato via da lì ma dopo quell'infinita notte una voce mi urlo contro non capivo chi fosse ma era arrabbiato e amareggiato, era un uomo alto con barba e capelli bianchi con una cicatrice sull'occhio destro, la forma della sua barba l'avevo già vista prima ma non ricordo dove comunque continuavo a fissarlo anche perché iniziò a parlare e disse:" smettila cavolo una buona volta smettila di piagnucolare cosa sei stupida?!? Vedi qualcun altro piangere?!?" Quelle parole facevano male chi era lui per sgridarmi mio padre ,il mio capitano, no credo proprio di no, poi riprese a parlare con un tono di voce non più roco come prima e si sentiva nelle sue parole un tono meschino e rassicurante come se sapesse già quello che sarebbe successo “visto non c'è nessuno che piange sai perché ormai si sono rassegnati sanno che non verrà nessuno a salvarli e perciò è inutile piangere perché i momenti per piangere non sono ancora arrivati, vedi ragazza il tuo capitano Atter non verrà quindi SMETTILA rassegnati non tornerà ora sarà già partito con la sua nave per scappare perché è questo che fanno tutti si dimenticano e scappano, tu probabilmente domani verrai venduta sai perché di questa certezza sulla tua testa è presente una taglia anche se bassa qualcuno la vorrà incassare e da lì passerai in una prigione della marina se non ti uccideranno ma vedi può esserci anche un'altra opzione quella di diventare schiava per uno di quei draghi celesti. Molti di noi sono qui da settimane chi da giorni e chi da mesi sai perché questi tipi vogliono guadagnare e questo è il modo migliore, in poche parole ragazzina lui non verrà perché non ha le palle" Finito di dire questo tutto fu lucido stavo piangendo e guardando bene quell'uomo capì chi era ora sapevo perché affermava che qualcuno mi avrebbe comprata perché questa era una delle aste più importanti un membro della flotta dell'ex re dei pirati, Raleigh il vice capitano, l'uomo a cui era stata rimossa la taglia sulla testa perché aveva deciso di non combattere più, era lì davanti a me che mi sgridava ora non sapevo se prenderlo come un onore o come una figura di merda.

Era arrivata l'ora dell'inizio dell'asta uno dopo l'altro i pezzi forti furono portati fuori fino a me, le sbarre della cella scorsero ed entro un uomo che slegò le manette dal muro e mi strattonò per portarmi sul palco per essere comprata non sapevo cosa aspettarmi, la cosa che mi rendeva meno in ansia e meno triste era quella di avere imparate a me una ragazza stra carina, era una sirena, non ne avevo mai vista una prima di allora era molto sconvolta e triste era arrivata quella mattina nessuno dei compratori poteva aspettarsi di vederla. Prima di essere portata sul palco mi voltai e senti reyleigh dire:" vedrai andrà tutto bene si forte non piangere" e sorrise, volevo ringraziarlo per essermi stato vicino in quei pochi momenti ma la rabbia mi ribolliva dentro cosa voleva dire andrà tutto bene, come poteva scusa?!?
L'ultima cosa che vidi fu lui e il suo sorriso e poi il palco con tutte le tribune quasi piene e l'uomo di prima che mi legava sul palco affianco a me c'era il tizio con gli occhiali strani e dopo di lui la sirena pietrificata proprio come me cosa mi aspettava ora?!?

un cuore di ghiaccio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora