Polvere bianca

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Volevo chiudere gli occhi ma avevo promesso di non farlo, quindi guardai bepo negli occhi e la sua pelliccia bianca, un bianco davvero bianco, con quella tuta arancione con su disegnata una jolly Roger davvero bella, ok dovevo distrarmi non potevo pensare a Law in quel momento perché se lo facevo mi spostavo su il dolore che stavo provando anche se per ora non faceva così male, forse il corpo si era abituato al dolore?

No

No non era così infatti quando Law incise la ferita per andare a creare un taglio più profondo, lo sentì, una scossa di dolore mi attraverso volevo urlare e inarcare la schiena ma in quel momento la pressione sulle spalle da parte di bepo aumento si era accorto che stavo soffrendo e il pezzo di stoffa che tenevo in bocca sì aiutava ma non così tanto.
Dopo circa cinque minuti, sembrava passata un eternità; Law stava giocando all'interno del mio addome, era una tortura.
in quel momento Law stava tagliando di qua di là ma non si immaginava il dolore che stavo provando e ad un certo punto alzai le braccia e afferrai quelle di bepo che non avevano smesso di mollare la presa sulle mie spalle, le mie mani si chiusero attorno ai suoi arti superiori, il suo pelo era davvero soffice e in quel momento bepo mi guardò e disse:" bene signorina ha deciso di aggrapparsi pensavo che lo avrebbe fatto molto prima, quindi ora le ripeto quello detto in precedenza non mi strappi il pelo ok" disse con una risata e poi ricominciò:" in più può stringere quanto vuole la perdonerò se mi lascia dei lividi, so che lei non morirà e quindi potrà offrirmi una bella torta al cioccolato e fragole tipica dell'isola in cui ci stiamo dirigente, la prego davvero tanto di non mollare ora ho fiducia nel mio capitano e so che presto avrà finito quindi faccia di nuovo un bel respiro e stringa i denti e le sue mani. Mi complimento con lei per la resistenza" sorrise.

Stavo pensando alla frase di bepo sul fatto che presto avremmo finito quindi decisi di fare qualcosa di sbagliato guardai Law e lessi volevo sapere cosa diceva, mancava ancora un ora perché non sapeva come poter estrarre il ferro senza provocare un emorragia mortale, cercai di concentrarmi proprio come lo era lui per pensare a una situazione possibile, grazie al suo pensiero potevo vedere la mia ferita e quindi ragionarci.
Dopo pochi minuti Law riprese a tagliare forse aveva capito come fare, non mi importa visto che non era per niente più delicato come prima e il dolore mi stava per sopraffare, cercavo di pensare a qualcosa d'altro ma nulla quindi decisi di guardare bepo e farmi i cazzi suoi.

Passarono più di venti minuti e avevo letto completamente tutta la storia di bepo, diciamo nulla di che ma mi aveva aiutato a distrarmi anche perché stavo perdendo un mondo di sangue, quando un idea mi passò per la testa, guardai Law ci era arrivato anche lui che stupida che sono, per rimuovere quello stronzo doveva riuscire a toglierlo e poi subito tamponare la ferita sapete come, semplice bicarbonato per le emergenze, sapete è differente rispetto a quello originale questo è apposta per i campi di battaglia usati soprattutto dai Marin e in possesso in alte quantità solo a loro, sì potevano trovare sul mercato ma bisognava conoscere il venditore, mi ricordo di averne acquistato un pacchetto una volta ma che non lo avevo mai usato.

In quel momento Law si voltò verso destra e andò ad aprire un armadietto posto in basso dove tirò fuori un sacchetto con dentro quella polverina sottile bianca, tendente al giallo arancio, sapevo benissimo come funzionava ma non lo avevo mai provato e chi avrebbe mai pensato che il momento in cui questo sarebbe successo di usarlo su di me.
Law mi guardò e dopo tutto quel tempo disse:" ok credo tu sappia quello che ho in mento o mi sbaglio ragazzina lettura" ma cosa ci trovava da ridere riuscì solo a fare un cenno di sì con il capo e poi riprese:" ok, perfetto allora la posizionerò sulla ferita, sappi che brucerà e tutto il dolore che hai sentito fin ora non è nulla a confronto a quello che proverai con questo, quindi proviamoci" il suo viso non faceva passare nulla nemmeno una sensazione ma ora non potevo pensarci, ha detto che faceva più male e che brucerà, perfetto oserei dire questo si diverte a farmi soffrire top. Per un secondo non si mosse nessuno poi la pressione sulle mie spalle si fece più forte avevo capito che Law stava per iniziare quindi cercai di guardare bepo per non svenire lì non potevo come detto prima lo avevo promesso e un pirata mantiene le promesse e in più stavo iniziando a fidarmi di lui perché stava facendo di tutto per aiutarmi ma non sapevo perché quindi mi devo fidare per forza.

Sentì le mani fredde di Law toccarmi e subito dopo una scossa di dolore che mi attraverso ma non era il dolore di prima era più intenso, mi stavo dimenando dal dolore, qui tutta la forza di bepo uscì stava mantenendo una pressione più forte, il dolore era eterno anche se il movimento di Law duro un secondo e subito dopo prima di dissanguarmi posizionò la polvere  che andò a fermare l'emorragia ma il mio addome iniziò a bruciare e il dolore mi stava prendendo i polmoni e l'intero corpo che le energie stavano sparendo e gli occhi di stavano per chiudere, non potevo non ora guardai bepo e cercavo di trovare nella sua mente qualcosa di divertente ma non la trovavo oltre a vedere quanto Law fosse carino con lui non trovavo nulla, Law stava per terminare gli mancava qualche sutura dovevo resistere ancora un po', non sentivo più nulla il mio corpo si stava abbandonando al dolore e questo non era possibile non doveva succedere, guardai Law stava finendo di suturare l'ultima parte esterna, ancora poco, l'ultimo punto di sutura e poi vidi Law e bepo che si guardarono, bepo mollo le mie spalle e mi sorrise, nel frattempo si avvicinò Law Che mi guardò e disse "ora puoi riposare", l'unica cosa che volevo fare era ringraziarlo ma la mia mano e il mio braccio fecero un movimento non le controllavo, sì lo feci, gli mollai uno schiaffo, non so perché ma dovevo farlo poi mi guardò e sorrise dicendo:" minchia che forza pensavo morissi comunque sei stata...." Non sentì più nulla, il dolore aveva vinto, tutto divenne nero.

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