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Lo feci appoggiare a me, lo trascinai dentro e richiusi la finestra.Lo appoggiai sul mio letto:

“Chi è stato?” Chiesi cercando di mantenere la calma.

“Vampiri” rispose lui. Poi svenne. Corsi a prendere la cassetta del pronto soccorso. Aveva tutto il petto graffiato, dovevo levare subito la maglietta e medicarle. Mi sorpresi a guardare i suoi addominali perfetti. Altro che demone, era un dio greco questo. Era perfetto.

“Beth riprenditi”, pensai. Scossi la testa e cominciai a medicargli le ferite. Quando ebbi finito, lo coprii con il piumone e lo lasciai riposare. Avrei dormito sul divano, ma prima dovevo chiamare Austin e Astrid. Presi il telefono e composi il primo numero; suonò un po’ di volte e poi una voce assonnata finalmente rispose:” pronto?”

“Austin sono Beth, devo dirti una cosa importantissima”

“sono tutt’orecchie.”

“Kyle, è stato ferito dai vampiri… credo siano gli stessi che stanno cercando Kate. Riesci ad avvertirla o ad andare da lei?”

“ Si corro subito. Non la lascerei mai in pericolo. Ma beth…”

“Si?”

“Come fai a sapere che Kyle è ferito?”

“emmm… si è presentato a casa mia… ora è svenuto nel mio letto.”

“Quel ragazzo non mi piace è troppo strano. Ora vado, tieni gli occhi aperti Beth, se dovesse succedere qualcosa chiama subito.”

“D’accordo, grazie.”

Riattaccai e composi il numero di Astrid. Rispose quasi subito:” Pronto?”

“Astrid, sono Beth. Ascoltami molto attentamente”

“Dimmi”

“Ricordi i vampiri che ci hanno aggredito?”

“S-si..” disse lei con voce tremolante. La immaginai sbiancare.

“Hanno aggredito Kyle e credo che stavolta siano decisamente più arrabbiati, quindi occhi aperti se dovessi aver bisogno chiamami subito.”

“D’accordo, sarà fatto. E Kyle dov’è ?”

“Svenuto nel mio letto”

“Oddio… hai Kyle Rivera svenuto nel tuo letto?” Disse con vocetta squillante.

“Si Astrid e non farti venire strane idee. Allora capito? Per qualsiasi cosa chiamami”

“Va bene, grazie.”

Riattaccai e salii nuovamente le scale. Se volevo dormire sul divano mi sarebbe servita una coperta. Entrai in camera, con passo felpato (Se così si può definire), aprii l’armadio e presi la coperta. Sentii Kyle mugugnare qualcosa e mi voltai di scatto. Fortuna stava ancora dormendo, era così bello. Come faceva un ragazzo così bello ad essere così straordinariamente stronzo e menefreghista? Distolsi lo sguardo prima che gli ormoni esplodessero e prima che, io, gli saltassi addosso. Provai a dormire, ma il terrore che i vampiri potessero trovarci mi gelò il sangue e mi tenne sveglia fino alle 5 del mattino. Dormii giusto due ore prima di sentire la sveglia suonare. Mi alzai e feci colazione. Ero decisamente in coma. La giornata sarebbe stata un’ incubo. A proposito di incubi, dovevo svegliare Kyle.

Salii le scale ed entrai in camera mia. Lo scossi piano:” Kyle…”

“mgmgmgm”

“Kyle… alzati”

Finalmente aprì gli occhi, ma appena mi vide il suo sguardo divenne subito preoccupato:” Che ci faccio qua?”

“Non ricordi nulla?” dissi indicandogli il petto.

Something are changing - Qualcosa sta cambiando.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora