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Pov's Bethany:

Il sole che entrava dalla finestra si proiettava sulle coperte e dritto sulla mia faccia. Decisi di girarmi; dormire ancora un poco, non mi avrebbe fatto di certo male. Qualcuno, in parte a me, prese a mugugnare un qualcosa di incomprensibile. Aprii gli occhi e mi trovai quella meraviglia di Demone, davanti ai miei occhi. Uno spettacolo molto eccitante, specie di prima mattina. Cercai di tenere a bada gli ormoni e gli schioccai un leggero e delicato bacio sulla guancia per non svegliarlo. Ancora non riuscivo a capacitarmi che, quello splendore, fosse tutto mio; e come se non bastasse, non riuscivo ancora a controllarmi vicino a lui. Ogni volta che mi era vicino, desideravo dannatamente saltargli addosso. Ora, però, non potevo di certo: presto o tardi avremmo dovuto riaffrontare i Vampiri e, Kyle, avrebbe avuto bisogno di tutte le energie possibili. Non l'avrei perso un'altra volta; questa volta no! Non l'avrei permesso. Scostai le coperte e, delicatamente, scesi dal letto per dirigermi in cucina.

Mamma era ancora al lavoro, ultimamente ci eravamo trascurate a vicenda e mi dispiaceva. Lei con il lavoro e il presunto nuovo "fidanzato" ed io con Kyle che se n'era andato ed i Vampiri, non avevamo avuto molto tempo da passare insieme. Una volta risolta tutta questa faccenda, avrei riallacciato i rapporti con lei.

Avrei tanto voluto tornare ad essere una ragazza apparentemente normale. Avrei voluto tornare ad essere la ragazza che ero prima di tutto questo casino, ma sapevo che era impossibile. Nonostante tutto, avrei rifatto ogni singola mossa che mi aveva portata fino a lì; Avevo conosciuto il vero Kyle, Kate e Jérémy. E, nonostante le divergenze, eravamo diventati tutti amici salvandoci la vita a vicenda svariate volte.

Accesi la macchinetta del caffè ed il profumo inondò la cucina. Amo il profumo del caffè. Feci un caffè per me ed uno per Kyle. Gli avrei fatto una sorpresa portandogli la colazione a letto. Presi un vassoio e ci misi sopra i due caffè con due croissant, poi salii le scale.

"Meraviglia delle tenebre", dissi entrando in camera e poggiando il vassoio sopra il cassettone marrone alla mia destra. Kyle, mugugnò nuovamente qualcosa di incomprensibile e si voltò dall'altra parte. Adesso ci si diverte, pensai tra me e me ridacchiando. Alzai le tapparelle ed il sole inondò tutta la stanza. Varie imprecazioni uscirono dalla bocca di Kyle, poi mi vide:" Splendore, lo sai che te la farò pagare, si?!"

"Ma io ti ho portato la colazione a letto...", dissi lui facendo la faccia da cucciolo.

"Così non vale", disse lui ridendo portandosi seduto. Raggiunsi il letto e poggiai il vassoio sulle gambe di quella meraviglia. Era stupendo pure spettinato e appena sveglio.

"Vieni qua", mi disse lui allargando le braccia. Non attesi nemmeno un secondo e mi ci tuffai dentro; i suoi abbracci sapevano di sicurezza, di casa, e non c'era nessun altro posto dove avrei desiderato essere, se non proprio lì, incastrata in quel momento magico. Incastrata in quell'abbraccio che tanto amavo. I nostri occhi si cercavano voracemente e quando s'incontrarono, una scossa percorse tutto il mio corpo. Ma quando, le nostre labbra, si unirono... Oh bhe, gli ormoni andarono a farsi fottere. La colazione, ora, era passata in secondo piano. Kyle, spostò il vassoio con la forza del pensiero ed mi misi a cavalcioni su di lui. Come la sera prima, prese a baciarmi lentamente il collo ed io mi sciolsi. Ogni suo tocco ammaliava la mia anima. Mi lasciai guidare da lui. Nel giro di pochi secondi me lo ritrovai sopra, le sue labbra curiose percorrevano ogni millimetro della mia pelle. Pretendevo di più, bramavo lui. Capovolsi la situazione in un nanosecondo e ritornai sopra di lui. Adesso, era lui ad invocare ogni singolo bacio lungo il suo perfetto corpo. Bramava ardentemente le mie labbra, il mio corpo, la mia anima. Bramava Il mio essere. Pian piano i vestiti ritrovarono il pavimento e in poco tempo stavamo fondendo i nostri corpi in un vortice di passione che sembrava non avere fine.

Qualche ora dopo eravamo abbracciati e sudati. Con lui vicino non riuscivo davvero a controllarmi. Mandava in tilt ogni singolo neurone. Mi faceva letteralmente perdere la testa. Dovevamo fare una doccia prima di raggiungere gli altri per cominciare ad allenarci e buttare giù un piano per quegli stronzi.

"Tesoro, io devo andare a farmi una doccia prima di andare dai ragazzi", dissi a Kyle.

Per tutta risposta, mi baciò intensamente; così intensamente che persi la cognizione del tempo e dello spazio.

"Ti amo", mi disse. Amavo sentire quelle due parole uscire dalla sua bocca.

"Dillo ancora.."

"Ti amo, ti amo, ti amo..." disse cominciando a baciarmi.

"Ti amo anch'io, non immagini quanto. Ma ora, mia meraviglia delle tenebre, mi serve una bella doccia.." gli risposi alzandomi.

"Vengo anche io. La facciamo insieme " mi disse mollandomi una pacca sul culo, che mi fece scoppiare a ridere.

"Andiamo pervertito" e lo presi per mano trascinandolo in bagno.

Da vero gentiluomo, quale non era solito essere, si trattenne dal non saltarmi addosso per la seconda volta. Fare la doccia con Kyle era un misto tra divertente ed eccitante; ci insaponammo a vicenda, ci sputavamo l'acqua addosso, mi accarezzava, mi baciava, cercava di farmi scivolare... Insomma, dopo una lunga ora di doccia nella quale tenemm gli ormoni sotto controllo, per quanto possibile, riuscimmo a vestirci e ad uscire di casa. Ora dovevamo soltanto raggiungere gli altri. Ero sicura di alcune cose, ora: 1) amavo Kyle con tutta me stessa e anche di più; 2) avremmo dato filo da torcere ai Vampiri, questa volta; 3) Volevo un mondo di bene ai miei amici; 4) non avrei permesso a nessuno di togliermi Kyle, un' altra volta. L'avrei protetto a tutti i costi. Eravamo una cosa sola ora.


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