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Bussai svariate volte finchè, Astrid, non mi aprì.

“Ciao” dissi abbracciandola e stampandole un bacio sulla guancia. Lei ricambiò. Salutai anche gli altri. Kyle, era già lì. Non sapevo come salutarlo, nessuno sapeva del nostro bacio. O meglio dei nostri baci. Così gli riservai solo un cenno del capo. Mi guardò con fare interrogativo, ma non disse nulla e ricambiò il cenno. Avrei voluto saltargli addosso, era così dannatamente sexy e le sue labbra erano come droga per me. Da quando ne avevo assaggiato il sapore non riuscivo più a stargli lontano. Senza le sue labbra, senza di lui, mi sentivo vuota; persa.

“Tutto bene?” mi chiese Austin che stringeva a sé Kate.

“Si, voi ragazzi?” Annuirono tutti. L’angelo parlò:” Ragazzi a me gli occhi… Dunque, avevamo deciso di infiltrarci oggi nella tana dei vampiri, giusto?”

“Si” dissero Astrid e Kate. Gli altri annuirono. Jérémy proseguì:” Ma essendoci stato il ballo, ieri, non saremmo stati in condizioni di fare proprio un bel niente. Quindi ho chiesto ad Astrid di contattarvi per mettere giù un piano. Domani Ci infiltreremo nella loro tana e, in qualche modo, requisiamo il Vampiro Originario per poi bruciarlo.”

La voce roca di Kyle mi pulsò nelle orecchie ed il mio corpo venne percorso da un brivido. Aveva quel maledetto effetto magnificamente inebriante su di me. Lo amavo e odiavo al tempo stesso.

“Il piano?” la sua voce era stranamente calma. Per la prima volta non stava sfidando Jérémy; stavano cercando di collaborare e gliene ero veramente grata.

“Qui credo possa subentrare Austin” Disse l’angelo rivolgendogli uno sguardo per incitarlo a parlare.  Austin si alzò in piedi e cominciò a sfregarsi le mani:” Allora, teoricamente parlando…. “ Si diresse verso il computer e proiettò sul muro la cartina di un ? capannone?

“Questa dovrebbe essere la loro base operativa. Ci sono guardie ad ogni entrata e le finestre hanno sbarre in argento. Io e Kate non le possiamo toccare ma Kyle e Jèrémy si. Potrebbero piegarle a sufficienza per farci passare. Una volta dentro avremmo al massimo una ventina di minuti per cercare e prendere la salma del Vampiro Originario e darcela a gambe.”

“Sembra tutto molto semplice”dissi accigliandomi.

“Di facile non c’è proprio nulla. La parte pericolosa arriva una volta che saremo all’interno. Ogni singola porta ha un codice. Ed i codici sono diversi per ogni porta. Avremo solo un tentativo per digitare correttamente la parola; se dovessimo fallire, siamo in trappola. Dovremo aprire ogni singola porta, perché non abbiamo modo di sapere dove sia il Vampiro.”

“D’accordo … e chi conosce i codici?” chiesi curiosa.

Kyle si alzò dalla poltrona estraendo dai suoi jeans un foglio di carta, porgendolo poi ad Austin. Rimasi di stucco. Kyle aveva rischiato sicuramente troppo per avere quei codici. Mi sentii tradita, in un certo senso. Non che io e lui parlassimo, ma avrebbe dovuto dirmelo o almeno avvisarmi.

“Ogni singolo codice è su questo foglietto e, grazie a Kyle, ora li conosciamo.”

“A che ora cominceremo?” Chiese Kate con una voce che mi fece rabbrividire. Dire che era determinata era poco. Non sembrava più la ragazza innocente e timida. Si era tramutata in una guerriera e la cosa mi piaceva.

“Alle nove, domani sera.” Le rispose Austin.  

Rivolsi una sguardo carico di interrogativi a Kyle e Jérémy:” E voi due? Voi due cercherete vendetta una volta trovata la salma?”

“Se il tempo ce lo permetterà, sì! Cercheremo vendetta. Io per mia madre e Kyle per suo padre.”

“Se il tempo non dovesse essere sufficiente per la vostra vendetta… promettete, qua davanti a tutti, che verrete via con noi senza obbiettare?” Feci quella domanda pensando ad Astrid e a quanto tenesse a Jérémy. Perderlo sarebbe stato devastante per lei. E sarebbe stato devastante anche per me perdere Kyle. Volevo una loro risposta, volevo essere sicura che non ci avrebbero lasciati per terminare una vendetta.

Something are changing - Qualcosa sta cambiando.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora