cap 10- paura di innamorarci

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KIRISHIMA POV

entrammo in camera sua, e lui si mise a fare i suoi soliti lavori al pc, quindi per non disturbarlo dissi:

"Vado a lavarmi se non ti dispiace" dissi accennando un sorriso

"Aspettami, vengo anche io"

Mi girai di scatto e dissi "Ehh!?"

"Aspettami, arrivo anche io" Disse con una tranquilla voce roca

"Ma... B-baku- s-sei sicuro..?" ero imbarazzato ed allo stesso tempo felice se si piò dire così

"Hai qualche cosa in contrario forse?"

"V-va bene ma..." balbettavo ogni singola parola

"Ma?" disse mentre si toglieva la maglia dandomi di schiena

"eh-hh" ero sicuro di essere completamente rosso in faccia

Lui era rimasto solo con i boxer ed io ancora completamente vestito in un lato della stanza.

"Che c'è, ti vergogni forse?" disse togliendomi dolcemente la camicia bianca sorridendomi.

"Certo che no!" dissi sicuro di me. Ero un po' agitato e una strana sensazione mi pervadeva.

Nel suo bagno c'era una vasca da bagno con un piccolo davanzale ed una finestra che rendeva tutto lo spazio più luminoso ed accogliente.

"Sbrigati o faremo tardi" Disse dirigendosi alla vasca da bagno. Cercavo di non fissarlo troppo per non aumentare l'imbarazzo ma mi era difficile. Bakugo nell'acqua, appoggiandosi al bordo mi fece un cenno.

"Forza, vieni qui"

Entrai in acqua, mi sedetti tra le sue gambe. I miei capelli rossi mi scendevano sugli occhi, mi guardò negli occhi e con la mano mi spostò la frangia ed io mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai. Non aspettavo altro se non le sue labbra sulle mie, questo gesto che oramai si ripeteva pressoché ogni giorno aveva dato il via ad emozioni da noi mai provate l'uno per l'altro. Non riuscivo a staccarmi dal suo volto, mi girai così da poterlo guardare in tutta la sua bellezza, il suo fisico perfetto i suoi occhi il suo viso le sue labbra continuavo a ripetermi che adoravo tutto di lui. ad un certo punto le nostre lingue giocanti si staccarono e Bakugo iniziò a baciarmi ripetutamente sul collo, un susseguirsi di emozioni.

Mi staccai dalla sua presa, che mi teneva per i fianchi e dissi: "perché tenerlo nascosto?"

"tenere nascosto cosa?" lo disse come se sapesse già cosa volevo intendere

"insomma... di noi due, so benissimo che ci sono persone a cui le relazioni tra due uomini non piacciono per nulla ma io sono sicuro dei miei sentimenti ed è solo questo che conta. no?"

mi rispose con tono serio: "non mi va"

"perché no?- se lo sapessero almeno i componenti della nostra classe potremmo essere liberi di essere noi stessi un po' più spesso senza aver bisogno di doverci nascondere"

"non sai quanto possa influire con il mondo del lavoro, potrebbe rovinare il nostro futuro, sia il mio che il tuo anche se dicessimo a tutti di noi due, pensi davvero che ci accettino anche le persone al di fuori delle persone che conosciamo? siamo aspiranti eroi del liceo UE, le voci girano. immagina se lo venissero a sapere i giornalisti che fino a poco tempo fa avevano circondato la scuola per una semplice intervista ad allmight. La vita da hero non sarà per nulla proficua se si venisse a sapere, la società è fatta così. C'è un modello di perfezione da seguire, e se non lo segui vieni giudicato e discriminato. non che io abbia paura ovviamente. dico solo che potrebbe rovinare o nel peggio dei casi rovinare i nostri sogni."

non avevo mai visto Bakugo più serio di oggi, la sua espressione intimorita mi metteva ansia, non avevo preso in considerazione tutte queste considerazioni che però mi avevano aperto gli occhi su una nuova realtà che mi metteva paura. E se non andasse come voglio? e se i nostri compagni fossero contro?, queste erano le idee che continuavano a tormentarmi.

Dopo l'intervento di Bakugo non dissi più nulla uscendo dalla vasca, cercai di non fargli notare la mia preoccupazione. Fu davvero dura non farglielo notare, lo aspettai seduto con le gambe accavallate sulla sedia, lo salutai con un bacio a stampo e me ne andai in camera mia. Non potevo non pensare e ripensare alle parole di Bakugo.

Ripensai alla scena di Mina chiedendomi "e se invece fosse stato il contrario? se mi avrebbe disprezzato? se fosse andata a parlarne con tutti cosa dovrei dire?"

La mia idea di coming out era completamente svanita, cominciavo a pensare che tutti sapessero di noi, che tutti ci odiassero. Non sapevo più da che parte girarmi, non riuscivo ad addormentarmi e la preoccupazione era diventata irremovibile. diventai paranoico, pur essendo solo nella mia stanza mi sentivo a disagio, mi sentivo fuori luogo e devo ammettere con sconforto che non fu per nulla piacevole.

si scusate con che coraggio mi faccio risentire a novembre, tornerò bene o male attiva:(

- KIRIBAKU FANFIC (bakushima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora