cap 12- cosa devo fare?

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KATSUKI POV

Ero cullato dalle leggere curve dell'autobus, i miei occhi stanchi si stavano sforzando per aprirsi. Fuori dal finestrino si scorgeva un raro paesaggio incantevole, sullo sfondo si riusciva a scorgere delle montagne innevate che facevano risplendere le valli nei dintorni, nuvole grigie e zuppe d'acqua che davano l'idea che da lì a poco il tempo sarebbe peggiorato drasticamente ed il sole ancora basso tingeva il tutto con sfumature sul rosso ed arancione che riscaldavano l'aria umida e gli alti pini dai verdi colori e betulle dalle sfumature perfette con le foglie oramai già imbrunite costeggiavano le strette vie di asfalto bagnato che stavamo percorrendo, il vetro era tempestato di goccioline che facevano a gara su di esso. Mi divertivo a seguire con lo sguardo le scie irregolari lasciate dalle gocce mentre con le dita ticchettavo un ritmo sull'appoggia gomito.

A rompere il silenzio del viaggio fu il professore che disse "Siamo arrivati, scendete con ordine"

facemmo come ci era appena stato ordinato, e scendemmo. Nella confusione intravidi lo sguardo perso nel vuoto di kirishima, sembrava non stesse pensando a nulla.

non sapevo ancora quando avremmo fatto sapere a tutti di noi due, "probabilmente a kirishima non andava ancora bene la mia idea di silenzio, se così fosse non saprei come fare ma d'altronde non posso nemmeno costringerlo quindi penso che lascerò a lui la scelta sono veramente preoccupato per il suo futuro e per il mio. Non ci si può fidare di nessuno. "se hai bisogno di aiuto chiedi pure", "puoi fidarti di me", "sei un mio amico" ma di certo non era quello il momento adatto per poterci pensare, ci aspettava una giornata intera di allenamento.

Io decisi di allenarmi con i miei soliti esercizi basati sulla resistenza e cercando di ragionare sul miglioramento e lo sfruttamento massimo sia del mio potere che del costume che indossavo. "i miei palmi secernono un sudore con proprietà simili alla nitroglicerina, che posso usare per causare esplosioni. Più sudo, più le esplosioni diventano forti." mentre mi esercitavo dovevo anche pensare ad ogni minimo dettaglio della veste in modo da renderla sempre più efficacie e pronta per ogni tipo di evenienza.
Dopo aver buttato giù qualche idea mi girai un po' attorno, mi allontanai per potermi rilassare in pace e mi diressi verso i boschi. Un sentiero riparato da betulle e noccioli attirò la mia attenzione, lo scricchiolio delle foglie secche sotto le mie scarpe e il rumore della sottile pioggerella toccare le foglie formavano un coro di dolci suoni che rilassavano la mia testa invasa da pensieri.
Passo dopo passo arrivai ad una piccola distesa d'erba, mi tolsi la giacca e la distesi a contatto dei fili d'erba bagnata sedendomici sopra.
Ero lì, a guardare il paesaggio, come se stessi aspettando qualcosa.

KIRISHIMA POV

Mi stavo allenando nel tentativo di dimenticare quel pensiero che continuava a tormentarmi. Cercai di rimanere il più indifferente possibile in modo da non mostrare le mie emozioni alle persone che mi stavano in torno, cercavo di trattenere tutto ciò che sentivo e pensavo.
Dopo pochi minuti sentì chiamarmi dalle spalle e mi girai.
"Hey Kirishimaa~!"
Era la mia amica Mina.
"Ciao Mina!" cercai di nascondere il mio volto abbassando leggermente la testa. Corse verso di me con una mano che sventolava un'aria come gesto di saluto ed un sorriso grandissimo. In quell'esatto momento... devo ammettere che provai invidia nei suoi confronti, perché lei riusciva a sorridere come sempre... ed io no.
"kiri~ ciao! Ti va di farci un giro? Sono stanca!"
Abbassò le braccia appoggiandosi sulle ginocchia per poi rilasciare il suo affannoso respiro e continuò.
"Vieni dai!"
Seguì Mina lasciando vuota la mia postazione e ci dirigemmo verso un boschetto che riteneva conoscere.
L'aria era umida ma d'altronde era ancora mattina, una fresca mattina di novembre.
"Hey, va tutto bene? Ti vedo un po' pensieroso" disse facendosi scappare una risatina.
"Certo, stavo solo pensando a quali allenamenti potrei fare per migliorare la resistenza" improvvisai qualche parola.
"Ohh su kirishima, ti ho chiesto di venire solo per staccare un po' la spina! prenditi una pausa, tanto c'è ancora tutto il giorno" disse frustrata.
Riprendemmo a camminare. Le betulle alte e i castagni circondavano il sentiero e le foglie secche tappezzavano il terreno, piccoli funghetti spuntavano dal basso ed i ricci delle castagne non mancavano, purtroppo essendo di città questo paesaggio a me era quasi completamente sconosciuto.
"Accidenti! Ho dimenticato di fare una cosa importantissima!" Disse Mina correndo nella direzione da cui eravamo arrivati. Si fermò un'istante e continuò:
"Tu va pure avanti! Più in fondo, sempre dritto, c'è un posto carino! Ti raggiungo appena finisco!"
Era strano da parte di Mina, ma lasciai perdere.
"Ok, allora a dopo. Fai in fretta~!"
Continuai a camminare per un bel po' fino ad arrivare ad un piccolo sentierino che decisi di attraversare.
Proprio in quel momento, sembrò che il mio cuore si stesse per fermare. Vidi in lontananza una piccola sagoma di una persona. Era Bakugo. Lo guardai riverso su una distesa d'erba alla luce del sole mattutino. Ad un tratto si alzò ed io mi nascosi leggermente dietro la boscaglia, si diresse verso di me con la giacca sulle spalle.
Non sapevo cosa fare.
"kirishima?"
Spalancai gli occhi e dissi balbettando
"eh-h Bakugo, ciao"
mi accarezzai la nuca nervosamente.
Mi prese inaspettatamente per mano stringendomela forte
"cosa ci fai qua? idiota ahah" mi tirò uno dei suoi soliti colpetti sulla fronte con l'indice e mi tirò verso di lui facendomi intuire che voleva tornare dagli altri.

- KIRIBAKU FANFIC (bakushima)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora