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Alla fine riuscii a calmarmi ma solo per merito del ragazzo.
Oikawa: "stai meglio? Penso se ne siano andate ma preferisco accompagnarti in classe"
"tranquillo posso andare da sola. Hai bisogno di aiuto con lo studio oggi?"
Oikawa: "si.. ma la biblioteca oggi è chiusa. Domani ho un test ma mi arrangerò con quello che ho studiato nelle ultime volte"
Oggi lui aveva aiutato me e mi sentii incredibilmente in debito.
"oggi mio padre arriva tardi quindi puoi venire da me..se ti va"
Oikawa: "Davvero?!! Grazie T/n-chan"
Gli sorrisi leggermente e me ne tornai nella mia classe.

Alla fine delle lezioni ci incontrammo al cancello principale per fare la strada insieme.
Oikawa: "se tuo padre torna tardi come fai con le chiavi?"
"gli ho chiesto di lasciarmele nascoste vicino alla porta d'ora in poi"
Arrivammo davanti a casa e alzai il tappeto per prendere le chiavi. Nascondiglio a dir poco classico ma andava bene così. Casa mia era semplice e piccola. Niente di che. Da quando mia madre aveva smesso di vivere con noi abitualmente, la casa era spoglia. Non c'erano i classici addobbi in stile femminile che ogni casa ha e che ogni mamma cerca di aggiungere. Qualche volta mi rendevo anche conto che la casa aveva perso ogni tipo di profumo e le uniche foto di famiglia rimanenti mi lasciavano solo un amaro in bocca.
Oikawa: "sicura che vada bene? intendo che io stia qui"
"Si non ti preoccupare. Non sono abituata ad avere persone in casa, l'unico che è sempre venuto qui per diversi giorni è Kageyama"
Vidi il ragazzo assumere un espressione strana e leggermente infastidita. Succedeva ogni volta che il nome del corvino saltava fuori. Anche se, quando li avevo visti insieme avevo percepito una certa affinità.
Lo accompagnai in camera mia e ci sedemmo intorno al tavolo davanti al mio letto. Lo aiutai a studiare e notai che era parecchio nervoso per il test del giorno dopo. Passammo un ora a ripetere e scrivere gli appunti del mio quaderno ma nonostante ciò, sembrava che avesse la testa da un altra parte.
"ohi guarda che se continui a stressarti, ti dimenticherai tutto per domani"
Alzò la testa e guardò il soffitto sospirando.
Oikawa: "hai ragione, ma sono davvero stanco e la testa mi esplode"
"È per gli allenamenti?"
Oikawa: "qualche volta faccio degli allenamenti extra individuali.. quindi sono un po' fiacco"
Si allenava da solo. Non gli chiesi i dettagli di questa sua scelta ma avrei tanto voluto domandarglielo.
"Non dovresti sforzarti. Starai male"
Ritornò a guardarmi e alzò un sopracciglio.
Oikawa: "parla quella che subisce bullismo fisico e psicologico da anni e si sforza di sembrare una persona che sta bene"
Sospirai.
"Touché" sorrisi leggermente, alzandomi.
"Dai facciamo una pausa Shittykawa. Vuoi qualcosa da bere?" mi avvicinai alla porta.
Oikawa: "EHI COS-" si interruppe sentendo delle voci al piano di sotto.
La mia mano, che era appoggiata alla maniglia della porta, si staccò immediatamente. Bloccai la serratura e mi allontani capendo chi fossero le voci.
"Mamma.." dissi a bassa voce ma il moro sentii comunque.
Mio padre e mia madre stavano litigando. Un senso di nostalgia mi pervase sentendo le loro voci nella stessa casa. Purtroppo però, quando i toni si fecero più alti non riuscii a trattenere quel senso di rabbia e paura, che mi portavo dentro da quando ero piccola.
Mi voltai verso Oikawa già con gli occhi lucidi.
"M-mi dispiace.. non pensavo che lei fosse qui e-" un singhiozzo strozzato uscii dalle mie labbra, impedendomi di finire la frase.
La cosa che faceva più male, era che il centro di tutti i loro litigi ero proprio io. Mia madre mi voleva con se e mio padre pure. L'unica differenza era che mia madre era un opportunista e menefreghista, e per quanto la amassi non sarei mai andata via con lei. Mio padre invece non mi avrebbe mai lasciata. Con il passare del tempo coltivai una specie di odio nei confronti di quella donna che nonostante tutto, chiamavo ancora mamma.
Mi portai le mani alle orecchie e chiusi gli occhi.
Oikawa si alzò di colpo e mi si avvicinò avvolgendo le sue braccia intorno al mio corpo.
In quel momento eliminai tutti i pensieri che mi dicevano di non dare affetto ad una persona che mi ricattava solo a suo vantaggio. Eppure lui, era lì. Staccai le mani dalle orecchie e ricambiai l'abbraccio appoggiando la testa sul suo petto, e lasciando che le lacrime scivolassero sulle mie guance.
Oikawa: "va tutto bene. Non sei sola" disse solo quello.
Finimmo poi per sederci a terra, con la schiena appoggiata alla porta chiusa, mentre un suo braccio era ancora avvolto intorno alle mie spalle.
Gli urli andarono avanti ancora per 40 infiniti minuti, poi smisi di sentire il mondo intorno a me e mi addormentai vicino al ragazzo che non mi avrebbe lasciata da sola in nessun modo.

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Ehiii
È saltato internet in tutto il paese in cui abito quindi TOP.
In ogni caso pubblicherò il prossimo capitolo tra uno/due giorni🥰  (internet permettendo🤞🏻)
Love u~
Byeee

• My light • Oikawa x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora