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Il weekend passò in fretta. Non ebbi nessun tipo di contatto con il moro e nella mia testa vorticavano miliardi di pensieri. Mi ritornarono a mente le parole delle ragazze, che mi avevano lasciato tanto dolore addosso. Sia fisico, che psicologico.
Uscii di casa e percorsi la strada con le cuffie nelle orecchie. Volevo non pensare a nulla, ma i miei piani andarono in fumo quando davanti al cancello di ingresso, trovai proprio il centro dei miei rumorosi pensieri.
Non gli dissi nulla, ma lui si affiancò a me tenendo il mio passo.
Oikawa: "Buongiorno T/n-chan"
"Ehi. Scusa ma devo andare, ho un test" mentii
e accelerai ma lui non smise di seguirmi.
Oikawa: "ah già! Com'è andato il tema di cui avevamo parlato?"
Non lo guardai in faccia per tutto il tempo.
"ah.. bene. Ma ora devo andare" continuai a camminare a testa bassa, senza a badare alle persone di fianco a me.
Oikawa: "T/n-chan sei arrabbiata con me? Scusa se non mi sono fatto sentire questo weekend ma avevo delle partite. E poi avevo paura di darti fastidio"
Fu un colpo al cuore. Lui aveva paura di infastidire me, quando in realtà, io stavo rovinando la sua reputazione.
"No. Tutto ok, davvero" proseguii ma uno dei tanti studenti, passandomi affianco mi spinse, urtando il livido all'altezza delle costole. Un gemito strozzato uscii dalle mie labbra e mi bloccai portando entrambe le mani nel punto che mi faceva male.
Oikawa: "T/n! Tutto ok? Ti ha fatto tanto male?"
Feci cenno di no con la testa, ma stavo mentendo e lui se ne accorse subito.
Oikawa: "andiamo in infermiera"
"No, sto be-"
Oikawa: "Smettila! Non so cosa ti giri per la testa sta mattina, ma si vede lontano un miglio che non stai bene" il suo tono di voce cambiò. Era diverso, era arrabbiato.
Mi prese per mano per trascinarmi, ma mi ritirai alla sua presa. Sul mio viso si formò un espressione di dolore.
Oikawa: "si può sapere che hai-" il suo sguardo si posò sulla mano, che era fasciata fino al polso.
Oikawa: "T/n..."

Entrammo in infermeria ed Oikawa non spiccicò una parola da quando aveva visto la fasciatura alla mano.
Oikawa: "Siediti"
Mi sedetti sulla branda. Era proprio lì che avevo incontrato quel ragazzo tanto perfetto agli occhi di tutti.
Lo guardai e lo vidi prendere una cassetta con dentro delle bende e delle pomate.
La appoggiò sul letto e mi guardò.
Oikawa: "tira su la maglia"
Arrossii di colpo e sgranai gli occhi.
"C-come scusa?!"
Mi fulminò con lo sguardo e tirai su la maglia dalla parte dolorante.
Sgranò gli occhi quando vide l'ampio livido violaceo.
"Non è così male come sembra"
Oikawa: "Hoshi?"
"Cosa?"
Oikawa: "Non fare la finta tonta, è stata lei vero?"
Distolsi lo sguardo e trattenni le lacrime.
Prese una pomata e la mise sul livido, facendomi rabbrividire. La pomata era gelida, ma rabbrividii sentendo il suo tocco sulla mia pelle. Era delicato, un tocco gentile.
Oikawa: "perché non me l'hai detto?"
Feci spallucce senza dire nulla.
Oikawa: "Cos'è? Non ti fidi di me? Pensavi che avrei dato ragione a lei?"
Rimasi zitta e lo guardai mentre prendeva una fascia per avvolgerla intorno al mio busto. Afferrai i lembi della maglia e la sollevai leggermente in modo che potesse avvolgerla senza problemi. Poi, mi feci coraggio.
"Penso che sarebbe ora di finirla. Io non posso stare vicino a te, alle ragazze non va bene e poi.. finisce così" lo zittii prima che potesse dire qualcosa.
"Forse non te ne rendi conto, ma stando con te, rovinerò tutto quello che ti sei creato"
Oikawa: "E cosa mi sarei creato?" il suo tono di voce era infastidito.
"Ti sei creato delle amicizie e della stima da parte di tutti"
Lui abbassò lo sguardo.
Oikawa: "quindi stai dicendo che non vuoi più che io ti stia vicino?" non mi guardò in faccia.
"Sono io che non devo più starti accanto" conclusi.
Rimase in silenzio e prese la mano che avevo fasciato la sera prima.
Oikawa: "quello che stai facendo è sbagliato. Pensavo che avessimo creato un legame, ma ovviamente mi sbagliavo. Fai quello che ti pare ma ti chiedo un solo favore" disse mentre mi toglieva le vecchie fasce dalla mano.
Un enorme senso di colpa si espanse in tutto il mio corpo. Potevo sentirei un vuoto nel petto e un orribile nodo alla gola. Volevo piangere ma mi trattenni con tutte le mie forze.
Lo guardai per incoraggiarlo a continuare, e così fece.
Oikawa: "avrei bisogno che mi aiutassi un ultima volta con lo studio.. poi sei libera di cancellarmi dalla tua vita"
Quella frase fece più male delle precedenti. L'avevo ferito pensando che a lui non importasse. Ma mi sbagliavo. Eccome se mi sbagliavo.
Finì la fasciatura e si alzò per andarsene.
"Tooru.." si bloccò prima di uscire dalla stanza.
Oikawa: "Ah e riguardo la lettera.. non avevo intenzione di farla leggere a tutti già dall'inizio. Non l'avrei mai fatto. Volevo diventare tuo amico perché eri sempre sola..il ricatto era solo una balla" disse per poi uscire e lasciarmi sola. Me ne stavo lì seduta, e finalmente lasciai che le lacrime rigassero le mie guance.
Quello che era appena successo, mi ferii nel profondo. Ma la cosa che mi fece più male, era il fatto che avessi fatto del male anche a lui.
Una parte di me, avrebbe voluto corrergli dietro e abbracciarlo, mentre l'altra continuava a ripetersi che aveva fatto la cosa giusta.
Rimasi li, nella stanza dove tutto era cominciato e dove, per mia scelta, tutto si era appena concluso.

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Ehilaaa (okay so che questo capitolo è un po' sad ma giuro che vi tirerò su di morale).
Per il prossimo capitolo dovrete aspettare un pochino di più (uno/due giorni in più del solito) perché mi sono ridotta all'ultimo con lo studio✌🏻
Sopportatemi <3

• My light • Oikawa x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora