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Tornammo dentro e il mio cuore batteva ancora all'impazzata. Forse per il freddo o forse perché la mano di quel ragazzo era ancora intrecciata nella mia. Non avevo ancora del tutto realizzato ma in quel momento mi sentivo al sicuro da tutto e tutti.
Continuammo a camminare fino alla porta degli spogliatoi maschili.
Oikawa: "mi faccio una doccia e arrivo. Mi aspetti davanti alla palestra?"
Gli annuii e lui mi sorrise lasciandomi un piccolo bacio sulla fronte. Quando rimasi da sola nel corridoio, tirai un enorme sospiro e sorrisi. Un leggero calore si sparse in tutto il mio petto. Era una delle sensazioni più belle mai provate.
Mi incamminai per cercare il corvino, dal quale ero scappata. Ero consapevole di non poterlo evitare. Un colpo di tosse alle mie spalle, mi fece sobbalzare.
Kageyama: "quindi?"
Lo vidi appoggiato al muro. Probabilmente era appena uscito dagli spogliatoi.
"e-ehi"
Kageyama: "perché non me l'hai detto subito?"
"avevo paura che ti saresti arrabbiato" abbassai lo sguardo. Il suo tono era irritato ma potevo comprenderlo.
Kageyama: "Non sono arrabbiato T/n..è solo che potevi dirmelo che si trattava di lui"
"Non te l'ho detto per il tipo di rapporto che c'è tra voi due"
Kageyama: "Lui non mi piace..però voglio che tu sia felice" disse distogliendo lo sguardo.
Feci un passo avanti e lo abbracciai.
"grazie boke"
Un leggero sbuffo uscì dalle sue labbra e io sorrisi.
Lo salutai lasciandogli un bacio sulla guancia e tornai ad aspettare il moro.
Oikawa mi accompagnò a casa e per la prima vota dopo tanto tempo, andai a dormire con la certezza che il giorno dopo sarebbe stato bellissimo.

Ci eravamo messi d'accordo per vederci nel pomeriggio. Lui aveva ancora bisogno di ripetizioni per letteratura e a me andava semplicemente di stare con lui, anche se non gliel'avessi ammesso. Solitamente odiavo il weekend. La scuola teneva la mia mente occupata in tutti i sensi, mentre nel weekend tutti i pensieri affioravano puntalemente nel momento in cui cercavo di rilassarmi. Tutti pensieri negativi e un peso orribile sul petto. C'era sempre qualcosa di inspiegabile, che mi tediava al punto da farmi mancare il respiro e farmi bruciare gli occhi.
Dopo quella sera, dopo quel bacio con Tooru però, tutto sembrò essere più leggero. Quel sabato mattina infatti fu diverso. Niente pensieri. Ero solo felice. Un solo pensiero però, fece capolino. Più che un pensiero, fu un promemoria. Mancava poco agli esami finali. Per me sarebbero stati dei semplici esami per passare l'anno, ma per Tooru no. Lui si sarebbe diplomato e avrebbe lasciato la scuola.
Scacciai quel pensiero ma la preoccupazione si fece inevitabilmente sentire. Una preoccupazione egoista. Avevo paura di rimanere di nuovo da sola. Mi promisi di non pensarci ancora per un po' ma sapevo che ne avrei dovuto parlare con lui.
Feci colazione con mio padre, che non fece altro che domandarmi come fosse andata l'amichevole della sera precedente. L'avevo avvisato che sarei andata a vedere la partita e lui fu subito entusiasta quando gli dissi che nella squadra avversaria c'era Tobio. Per questo, durante la colazione mi riempì la testa di domande e mi raccontò di come si divertiva quando anche lui giocava da giovane. Era bello vederlo emozionato. Le guance leggermente rosse e gli occhi lucidi. Totalmente immerso nei suoi ricordi. Mio padre aveva di fatti giocato a pallavolo da giovane. Erano passati tanti anni. Frequentava una scuola a Tokyo. Mi raccontava spesso di come si divertisse con i suoi compagni di squadra e di quanto gli sarebbe piaciuto andare a vedere una partita dell'attuale squadra della sua scuola. Magari tra una partita e l'altra avrei avuto anche io la possibilità di conoscere qualche ragazzo di quella scuola. La sua amata Fukurodani.

<< Ho la febbre >> Fu questo il messaggio che mi ritrovai. Tooru aveva la febbre quindi nel pomeriggio non avremmo studiato. Più precisamente, lui non avrebbe studiato.
<<Vieni da me>>
Sbuffai. Mi vestii e uscii di casa. Non faceva freddo ma decisi lo stesso di indossare una felpa.
Tooru viveva da solo. Si era trasferito per essere un po' più indipendente. Appena arrivati davanti a casa sua, bussai. Ci mise qualche minuto e poi aprì la porta. Mi ritrovai davanti un ragazzo in pigiama, dalle guance arrossate e i capelli arruffati.
"Sei proprio un idiota" dissi incrociando le braccia.
Oikawa: "Anche io sono felice di vederti"
"Se ieri sera non fossimo usciti al freddo, ora staresti bene"
Oikawa: "Ma sto bene, la febbre è passata"
Mi avvicinai e allungai una mano verso la sua fronte.
"Hai la febbre. Non negare" dissi alzando un sopracciglio.
Mi fece entrare e la casa profumava di Tooru. Osservai il piccolo salotto, dove si potevano scorgere diversi tipi di scarpe da pallavolo, dalle più sporche alle più pulite.
Oikawa: "Voglio studiare un po'"
"Meglio di no, se stai male-"
Oikawa: "Ce la faccio" mi sorrise e mi lo accontentai.
Andammo nella sua camera. Era una camera semplice, con qualche medaglia appesa alle maniglie dell'armadio posto davanti al letto.
Ci sedemmo sul suo letto e dopo circa 20 minuti notai che il moro iniziò ad essere stanco.
"Basta così" mi rispose sbuffando.
Oikawa: "Ma-"
"No" dissi chiudendo il libro e sorridendo leggermente.
Oikawa: "allora ho bisogno di una cosa per stare un po' meglio"
Mi si avvicinò e non capii subito cosa volesse fare. Si buttò su di me facendomi cadere all'indietro. Una leggera risata uscì dalle labbra.
"Okay okay" mi tirai su e lo feci sdraiare, facendo appoggiare la sua testa sulle mie gambe. Iniziai a passare una mano tra i suoi capelli mentre lui si beava di quelle coccole.
"Va meglio?" chiesi guardando il suo viso rilassato e leggermente pallido a causa della febbre.
Mugugnò in segno di approvazione e allungò la sua mano verso il mio viso. Mi abbassai lasciando che i nostri visi si incontrassero in un piccolo bacio. Il mio cuore iniziò a battere più forte ma cercai non farci caso.
"Dormi un po'" dissi a bassa voce e continuai ad accarezzare quei capelli mori e castani che tanto mi piacevano.
Mentre lui invece, dopo poco si addormentò, permettendomi di ammirare il suo viso da i tratti a parer mio perfetti.

———————-
Ehiiii
eccomi. Come state?
Vi devo informare che il prossimo, sarà l'ultimo capitolo (lo so, piango anche io). Ma dopo questa storia inizierò a scrivere subito la prossima, e vi dirò su quale personaggio sarà.
Vi ringrazio per avermi dato tantissimi consigli per la prossima storia, VI ADORO. Mi avete aiutata un sacco.

Volevo farvi una domanda perché ci tengo particolarmente.
Quali sono i vostri pronomi? E con quali preferite essere chiamat*?☺️

• My light • Oikawa x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora