• 19 • Final Chapter

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La mia mano continuò a passare tra i suoi capelli e il mio sguardo rimase fisso sul suo viso, che lentamente iniziava a riprendere colore. Le guance iniziarono a perdere il colore pallido provocato dalla febbre. Anche le sue mani iniziarono a riscaldarsi.
Sorrisi spontaneamente e feci scivolare una mano sulla sua guancia. Osservai con attenzione ogni dettaglio del suo volto. La pelle biancastra e le guance rosee.
Aprì lentamente gli occhi e accarezzai il suo viso.
"Ti ho svegliato?" gli chiesi a bassa voce.
Fece cenno di no con la testa sorridendomi.
Oikawa: "sto meglio..mangiamo qualcosa?"
Annuii e ci alzammo.
Andammo in cucina e rimasi stupita dalla pulizia e dall'ordine. Era una cucina piccola e semplice. I mobili erano bianchi e il tavolo di legno in mezzo alla stanza risaltava perfettamente con i colori.
"Ti preparo un tè se ti va" gli chiesi indicando la credenza, che avendo le ante di vetro tralasciava intravedere delle tazze.
Oikawa: "Mangiamo anche dei biscotti però" disse sorridendo come un bambino.
"Sei stato male. Magari dovresti evitare di mangiare dei dolci" dissi cercando di sembrare responsabile, ma sapevo che l'avrei assecondato.
Oikawa: "Solo uno, ok?" mi guardò con gli occhi da cane bastonato e con un sospiro annuii. Saltellò felice fino ad un mobile e lo aprí. Iniziò a cercare tra le varie scatole aperte di barrette energetiche e qualche pacchetto di pane al latte di Hokkaido.
"Hai qualche tipo di dipendenza per i panini al latte?" chiesi ridacchiando.
Oikawa: "Ehi non prendermi in giro. Sono buonissimi"
Alla fine riuscì ad afferrare un pacchetto di biscotti al burro e nel mentre misi l'acqua a scaldare.
Mi avvicinai al tavolo e controllai i biscotti.
"Scadono tra un paio di giorni lo sai vero?" rimase zitto a guardarmi.
Oikawa: "Certo che lo so" stava mentendo.
"Sicuro che non preferisci i panini al latte?" mi rimisi a ridere.
Oikawa: "EHI smettila di ridere di me e i miei panini al latte"
Continuai a ridere e di scatto il moro iniziò a rincorrermi. Feci un giro attorno al tavolo e poi andai verso il salotto. Mi misi all'estremità del divano e lui all'altra.
Oikawa: "quando ti avrò acchiappata sarò io quello a ridere" ghignò.
Feci qualche passo a destra per depistarlo ma prima che me ne potessi accorgere, saltò sul divano e venne dal mio lato.
Scoppiai in una risata cercando di difendermi ma lui riuscii a prendermi in braccio. Cademmo entrambi sul divano. Scoppiammo nuovamente a ridere, tra un sospiro e l'altro.
Tooru si mise e sedere e io finii a cavalcioni sulle sue gambe.
"Stai decisamente meglio" dissi ridacchiando.
Oikawa: "può darsi" mugugnò sistemandosi con la testa nell'incavo del mio collo. Il suo respiro sulla mia pelle mi fece venire i brividi.
"Grazie Tooru" dissi chiudendo gli occhi e sospirando.
Oikawa: "E di cosa?"
"Semplicemente grazie"
Sentii la sua testa sollevarsi leggermente per poi lasciarmi un piccolo bacio sul collo.
"Mi fai il solletico" dissi ridacchiando.
Bastò quella frase per risvegliare il lato dispettoso del moro, che iniziò a lasciarmi piccoli baci sul collo. Ricominciammo a ridere entrambi, ma venimmo interrotti dal fischio della teiera.
Oikawa: "Andiamo a mangiare i miei panini al latte" disse con fierezza prendendomi in braccio nonostante le mie lamentele.

Da quel giorno cambiarono molte cose. La mia vita cambiò drasticamente e non avrei mai immaginato che la causa di tutto sarebbe stata proprio lui. Tooru mi convinse a rendere pubblica quella che era ormai diventata la nostra relazione. Mi convinse a tenerci per mano per i corridoi ed andare a pranzo con lui nella pausa. In poco tempo, tutte le mie paure svanirono. Gli sguardi che prima mi ferivano e mi soffocavano, ora non avevano più alcun effetto. Non dovevo più nascondermi. Mi sentivo finalmente più leggera.
Sorprendentemente riuscii a instaurare un rapporto di amicizia con Hoshi. Si scusò con me e Tooru per quello che era successo in quegli anni e nonostante non fu facile, riuscii a rivolgerle un sorriso. Scoprii in seguito che Hoshi aveva una situazione familiare molto simile alla mia, se non peggiore. I suoi genitori l'avevano data in affidamento ai nonni, lasciandola da sola fin da quando era piccola.
Lei aveva vissuto tutto ciò, esternando rabbia e rancore. Era cresciuta con un grande senso di insoddisfazione dentro di se, portandola a comportarsi male con gli altri. Parlando con lei però, mi resi conto che era solo una maschera. Lei era una ragazza sorridente. Dietro a quella maschera non c'era cattiveria.
Grazie a Tooru e Iwaizumi diventai amica dei ragazzi della squadra di pallavolo. Andare ai loro allenamenti era diventata un'abitudine.
Anche Tobio, dopo qualche brontolio e ripetute suppliche, accettò il mio rapporto con il suo rivale. Le amichevoli e le partite mi portarono a fare diverse amicizie con i ragazzi di altre squadre. Finalmente dopo molto tempo, riuscii e portare mio padre ad una delle partite del Fukurodani. Avevo infatti fatto conoscenza del loro capitano, grazie ad Hinata.
Bokuto: "T/n!!! Devi assolutamente venire ad una nostra partita" così mi aveva detto. Non riuscii a dirgli di no ovviamente.
Tooru non era molto contento di andare a vedere la partita di una sua squadra rivale ma riuscii a convincerlo facendo venire con noi sia mio padre che Iwaizumi.
Gli occhi di mio padre infatti si illuminarono nel vedere la partita. Bokuto era senza dubbio strepitoso. Anche Iwa e Tooru erano parecchio presi anche se riuscii a scorgere un velo di invidia.
Da quel momento, mio padre non fece altro che invitare i due ragazzi a cena da noi. Passavano le serate a ridere e parlare di partite. Papà si era infatti affezionato a Tooru in modo unico e mi si scaldava il cuore ogni volta che li vedevo ridere insieme.
La sera della vigilia di Natale, io e Tooru invitammo Bokuto e Akaashi a cena per fare una sorpresa a mio padre. I due ragazzi del Fukurodani gli regalarono una maglia della divisa della squadra con tutte le loro firme.
Non l'avevo mai visto così entusiasta. Dopo tanto tempo, ci stavamo ricreando una famiglia.

I mesi passarono, e la nostra vita andò avanti.
Continuai ad aiutare Tooru con i compiti di letteratura e alla fine, si diplomò senza nessun problema.
Oikawa: "T/N!! CE L'HO FATTA" mi corse in contro.
Scoppiai a ridere e lo abbracciai.
"Ce l'hai fatta"
Ci scambiammo un bacio.
Non sapevamo cosa ci aspettasse negli anni che sarebbero venuti. Io avrei affrontato ancora un anno ma non ero più sola. Avrei continuato a sostenere Tooru ed ero certa che avrebbe raggiunto i suoi obiettivi. Ero certa che quando lui avrebbe raggiunto la sua vetta, io sarei stata lì con le lacrime agli occhi ad esultare.
Lui era diventato la luce che aveva illuminato le mie giornate. Le nostre giornate.
Fine.

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OKAY VI HO FATT* ASPETTARE. LO SO. Avevo poca ispirazione e la scuola è stata soffocante.
Ma eccomi. Sono soddisfatta del finale e sono veramente felice di aver scritto questa storia. Fatemi sempre sapere cosa ne pensate💗
Grazie mille di tutti i commenti. MI FATE SCASSARE E VI ADORO.

‼️ INFORMAZIONI DELLA PROSSIMA STORIA " X READER " ‼️
Tra poco pubblicherò un capitolo per parlare di questo ^^ e vi lascio anche il nome di un mio profilo insta per magari parlare un po' con chi ne avesse voglia

• My light • Oikawa x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora