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Quella mattina attraversai i corridoi consapevole che non avrei incontrato il moro, dato che era impegnato con i suoi allenamenti extra. Non avevo ancora capito perché lo facesse, mi aveva semplicemente chiesto di non dirlo a nessuno. Nemmeno Iwazumi ne era a conoscenza. Probabilmente sapeva che se gliel'avesse detto, l'avrebbe picchiato o insultato.
Iniziai a riassumere nella mia testa tutte le materie che avrei avuto quella mattina, quando in un attimo, senza neanche accorgermene mi ritrovai a terra.
Hoshi: "fai schifo" mi superò. Mi aveva fatto uno sgambetto, ma per fortuna ero riuscita ad attutire il colpo con le braccia e cadendo sulle ginocchia, che avrebbero sicuramente riportato qualche livido.
Fai schifo. Era da un po' che non mi insultava. La quasi perenne presenza di Oikawa vicino a me, avevo tenuto lontano Hoshi e le sue amiche.
Passai la lezione senza pensare a quello che era successo prima. Le ginocchia bruciavano leggermente ma era sopportabile rispetto alle altre volte. Durante una delle ore, scrissi un tema e lo consegnai entro il tempo limite senza nessun problema. Mi sentii soddisfatta.
Appena suonò la campanella, uscii fuori dalla classe per raccontare ad Oikawa come fosse andato il tema, dato che ne avevamo parlato.
Percorsi il corridoio per arrivare alla sua classe ma venni fermata, o meglio, fatta cadere dal secondo sgambetto del giorno. Questa volta però, caddi facendo forza sui polsi. Sentii una forte fitta che mi percorse tutte le falangi e una parte dell'avambraccio. Mi voltai e incrociai lo sguardo divertito di Hoshi.
??: "finalmente è caduta decentemente"
?: "la sgualdrina"
Sgualdrina. Non sapevo perché mi stessero dicendo quelle cose. Non mi avevano mai insultata così. Solitamente tendevano a sminuire la mia figura, in modo che la mia autostima si abbassasse. Questa volta però era diverso.
Hoshi: "allora, come stai ricattando il nostro Tooru?"
Una parte di me rise, pensando che la situazione era completamente al contrario. Era lui che ricattava me.
"Cosa? Di cosa stai parlando?"
Hoshi: "fai finta di niente? Lo sappiamo che lo stai ricattando in qualche modo. Sta sempre con te, lui non starebbe mai con una come te"
Una come me. Quelle parole rimbombarono nella mia testa.
Mi alzai e iniziai a correre. Fu in gesto improvviso, mi sembrava di non poter controllare le mie gambe. La meta di quella corsa, era sempre la stessa.
Aprii la porta che dava sul tetto e cercai di bloccarla, fallendo.
Questa volta non ci sarebbe stato lui ad aiutarmi.
Hoshi: "smettila di scappare. Se non sei tu che fai tutto, allora possiamo rilassarci" rise e guardò le sue complici.
"Cosa stai dicendo? Io e lui siamo semplicemente amici. Niente di più"
La ragazza si mise a ridere, seguita dalle altre.
Hoshi: "amici? Tu non hai amici. Lui ti sta solo usando. Non sei all'altezza"
La ascoltai senza dire nulla.
Hoshi: "E poi, se continui a stare con lui gli rovinerai solo la reputazione"
Tutto si fece sfocato.
Il resto, fu come tutte le altre volte. Un misto di risate e dolore.

Entrai nella classe per fortuna vuota, dato che l'intervallo era ancora in corso. Presi il mio zaino e uscii dalla scuola. Un polso dolorante e un dolore lancinante all'altezza delle costole.
Molto spesso mi chiedevo perché non reagissi, ma poi, la risposta veniva da se.
Se avessi reagito, avrebbero raccontato che ero io la bulla e loro le vittime. Avevo rinunciato a tutto. Quella volta però, avevo ascoltato molto bene le loro parole.
Se continui a stare con lui gli rovinerai la reputazione. Era vero. Avevo egoisticamente pensato a come mi sentissi io, ma non a lui. Stavo rovinando tutto. Pensai a lungo alle loro parole e arrivai ad una sola conclusione.
Per il mio e il suo bene.

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Buongiorno💗
Grazie per avermi dato supporto per "In another life", sto meglio ma il trauma rimarrà ancora per un po'🥺
Come vi sta sembrando la storia?
Fatemi sapere ❤️
Byeee~ love u

• My light • Oikawa x reader Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora