La mia situazione familiare non era particolarmente disastrosa come la mia vita scolastica.
Mio padre era un uomo gentile, disponibile e disposto ad aiutare tutti, compresa me. Era proprio lui che ogni mattina mi preparava il pranzo, che poi, veniva gustato da altre persone. Mia madre invece, non c'era mai. I litigi con mio padre si fecero sempre più frequenti con il passare degli anni e lei, passava intere giornate e notti fuori casa. Era scappata dai problemi, proprio come facevo io tutti i giorni a scuola. Ma lei, aveva lasciato me. Mio padre aveva provato invano a farle capire che la figura materna era essenziale, ma lei non gli diede ascolto. Ero sicura che ormai si fosse trovata un amante e che, passasse le sue giornate con un altra famiglia e altri figli.Uscii da scuola e imboccai la strada di casa. Cercavo sempre di passare dai vicoli, come scorciatoie, per evitare la via principale presa da più studenti. Non volevo correre il rischio di incontrare Hoshi.
Arrivai a casa e come sempre, mio padre voleva sapere la stessa cosa.
Papá: "ehi T/n tesoro!! Com'era il pranzo?" e ogni volta, mi si stringeva il cuore. Se gli avessi detto la verità gli avrei fatto solo del male. Non volevo che si preoccupasse e soprattutto non volevo che andasse a parlare con il preside.
"buonissimo come sempre" ogni giorno la stessa risposta.
Papà: "hai di nuovo dimenticato il bento a scuola?"
Questa era la domanda che odiavo di più e che dovevo sempre raggirare in qualche modo.
"si, scusa" scappai in camera mia, l'unico posto che nessuno poteva entrare e rovinare.
Afferrai un libro dalla libreria e mi buttai sul letto. Mi immersi in tutte quelle parole stampate e dopo neanche mezz'ora, caddi in un sonno profondo.Mi risvegliai di mattina, con ancora il libro aperto sul petto e la divisa addosso. Saltare la cena era una cosa abitudinaria quindi i miei pasti si concentravano principalmente sulla
colazione. Feci una doccia veloce e mi misi la divisa pulita. Mio padre andava a lavoro molto presto quindi la mattina ero sola.
Uscii di casa e notai quanto la mattina la città fosse particolarmente silenziosa. L'aria era più fresca del solito e le mie guance pizzicavano leggermente a quella sensazione di freddo.
Arrivai al piazzale davanti alla scuola e il mio sguardo cadde inevitabilmente su un gruppo di ragazze che ridevano e sprizzavano gioia da tutti i pori. Mi chiesi dove riuscissero a trovare tutto quell'entusiasmo già di prima mattina ma poi la figura di Oikawa fece capolino davanti a scuola. Fu la risposta a tutte le mie domande. Accanto a lui c'era il ragazzo che avevo urtato il giorno prima e uno strano senso di colpa si fece spazio nel mio petto. Forse mi sarei dovuta scusare per il modo in cui avevo risposto ad entrambi. I due però vennero accerchiati dalle ragazze e rinunciai, ricominciando a camminare per entrare a scuola.Per gran sorpresa di tutti, il professore non era presente. Dalla classe si sollevò un gran sospiro di sollievo, che però venne interrotto dall'entrata di una supplente. Si presentò e dopo qualche minuto di appello, decise di assegnare un compito.
'Dovrete scrivere cos'è per voi l'amore, come se vi stesse dichiarando alla persona amata.'
Quelle furono le sue parole.
Leggendo molti libri, non sarebbe stato difficile. L'unica cosa, l'unico problema, era che io non avevo mai provato un vero e proprio sentimento d'amore.
Dopo minuti e minuti decisi di immedesimarmi in uno dei personaggi dei miei libri. Senza che me rendessi conto, la mia mano aveva iniziato a muoversi. Scrissi parole su parole fino a quando dalla penna uscirono la data di quel giorno e il mio nome, per concludere il tutto.
La campanella suonò e rimasi a fissare quel foglio sul mio banco. Lo ripiegai e mi alzai per consegnarlo alla professoressa, sperando in una correzione, ma se ne era già andata.
Decisi quindi di mettere la lettera in tasca e andare sul tetto della scuola.
Era un posto tranquillo quindi sapevo che avrei potuto rileggerla senza che nessuno mi interrompesse.
Le mie convinzioni sparirono quando aprii la porta che dava sul tetto, e davanti me trovai Hoshi, con le sue amiche.Finii per terra. Con le spalle al muro.
Hoshi: "il pranzo."
"oggi non ce l'ho" le dissi sperando che se ne andasse ma fece cenno alle sua amiche di controllare.
Hoshi: "non ti devi permettere di mentirmi"
Le ragazze mi controllarono, anche se, era più che evidente che non avessi il bento con me.
La mia preoccupazione era quasi svanita, fino a quando una delle mani delle ragazze, si infilò nella tasca della mia felpa.
Hoshi: "cos'è questa?"
La lettera. La mia lettera era tra le sue mani.
La aprì e gli occhi le si illuminanarono, facendo spuntare un ghigno sulle sue labbra.
Hoshi: "una lettera d'amore?" le risate si sparsero anche tra le sue amiche, mentre io assistevo alla scena.
Sentii le ragazze bisbigliare, e poi, una di loro disse qualcosa all'orecchio di Hoshi.
Hoshi: "abbiamo avuto una bellissima idea"
Si voltò con la mia lettera tra le mani ed entrò a scuola, lasciandomi con le sue amiche su quel tetto mal andato.
"devo ferm-" una di loro mi spinse a terra, impedendo di alzarmi.
Dopo una decina di minuti, che mi sembrarono infiniti, Hoshi tornò. Tornò ma a mani vuote.
Un enorme risata scoppiò di nuovo tra tutte le ragazze.
Hoshi: "dopo questa cosa, della tua reputazione non ci sarà più traccia. T/n giusto? ti chiami così?"
"Cos'hai fatto? Ridammi la lettera"
Il mio cuore iniziò a battere più veloce e il mio respiro si fece più affannoso.
Hoshi: "Beh sai.." iniziò a dire dopo aver soffocato una risata.
Hoshi: "La tua amata lettera, ora è tra le mani del nostro adorato Oikawa. Quando la leggerà rimarrà così inorridito dalla persona che l'ha scritta, che ti deriderà davanti a tutta la scuola"
Non stava mentendo e sapevo che quello che stava dicendo era vero. Sarebbe successo senza dubbio. A lui non sarebbe importato di nulla e non avrebbe ascoltato le mie giustificazioni riguardanti la lettera.
Gli occhi si fecero sempre più umidi e le lacrime iniziarono a scendere lungo le mie guance.
Rimasi seduta su quel tetto, mentre le ragazze se andarono soddisfatte del loro lavoro.————
Scrivere questa storia è un po' pesante ma dai prossimi capitoli, inizia il bello.Per favore fatemi sapere come vi sembra per ora 👉🏻👈🏻🥺
Scusate se pubblico a quest'ora💔
Buonanotte✨
Byeee
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• My light • Oikawa x reader
Fiksi PenggemarIl sole e la luna. La luce e l'ombra. È il modo più semplice per descriverli. Oikawa è un simbolo della scuola, mentre T/n fa di tutto per scappare dai propri demoni. Ma come si dice, gli opposti si attraggono.