UN'AMICIZIA CHE PROFUMA D'AMORE.

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Finalmente ho trovato un'idea per buttarmi anche su questo fandom che amo, in particolare per come Killua e Gon si amino u.u. spero vi piaccia questa idea e il come sia costruita.
Per favore lasciate un commento e aggiungetela in biblioteca per non perdere gli aggiornamenti. La storia si incroci con Yu degli Spettri.

Due avvisi:la storia è una KilluGon,ma a un certo punto la storia va nel genere Shonen gusto per tenere fede all'atmosfera anime, quindi spero che la storia vi appassioni.

Capitolo 1
AMICIZIA CHE PROFUMA D'AMORE.

Era passato qualche anno da quando Gon aveva incontrato suo padre Gin. Aveva ancora tante domande da fargli ma a causa del tempo non ci era riuscito e poi pensava che il sapere troppo avrebbe distrutto il mistero che lo avvolgeva.
Quello che a lui bastava era conoscerlo e scoprire il suo modo di pensare.
Gli era grato di tutto, persino ad averlo lasciato da sua zia. Non provava nessun sentimento negativo, anzi, erano tutti limpidi e splendenti, come i suoi occhi nocciola che a Killua il più delle volte imbarazzava.

Gon su suo padre, apprezzava anche il sorriso fiero e l'impacciataggine per come gli avesse parlato e sopratutto era contento di aver affrontato tante avventure pur di trovarlo.

" Grazie per avermi fatto scoprire cosa significhi essere un Hunter!" Quella frase colpì molto il padre ma non lo fece capire.

Molte volte Killua ascoltava la storia di Gon riguardo quello che suo padre gli aveva raccontato. Era sereno nel vederlo così felice. Amava quella vita dipinta nelle iridi che sembravano capaci di squarciare l'oscurità, in particolare la sua, quella legata alla sua famiglia, al suo passato, agli atti omicidi che era stato costretto a compiere in età prescolare. Stando con Gon si sentiva come un ragazzo normale, per questo non voleva separarsene mai.
Dentro di sé era umano grazie a lui. Se lui era riuscito a staccarsi dalla manipolazione di suo fratello Illumi lo doveva al forte senso d'amicizia nei suoi confronti. Si potrebbe dire che era la sua luce per non perdersi nelle tenebre.

" Killua, sai che avventura non abbiamo affrontato ancora?" Gon era in pigiama accanto a lui. Teneva il cuscino tra le mani e guardava il suo migliore amico ad occhi vivaci.

" Mmh?!" Le idee di Gon erano sempre interessanti perché con la sua semplicità riusciva ad uscire dagli schemi dei suoi pensieri.

" La scuola. " Era sempre andato a scuola ma dopo essere Hunter aveva smesso.

" Oh? E cosa a ci serve se abbiamo la licenza di Hunter?"Che era la massima professione, infatti per esserlo non serviva l'istruzione ma tanto talento e allenamento sulla propria energia spirituale e fisica.

" Ma sarebbe divertente. Mi manca andarci.
Mito mi ha detto sempre che l'istruzione é importante" Era molto devoto agli insegnamenti detti dalla zia.

" Io non l'ho mai frequentata..."

La sua famiglia era composta di assassini al servizio di chi li pagava. Erano molto conosciuti, temuti e ricchi,quindi Killua aveva ricevuto un'educazione privata dal suo maggiordomo.

" É divertente! Si sta seduti su un banco, si ascolta la lezione e si stringe amicizia con tutti!" Era convinto che le superiori sarebbero state come le elementari, infatti Gon aveva 16 anni e così anche Killua che ci pensò sù. Non gli piaceva l'idea che Gon si facesse nuovi amici, non avrebbe sopportato vederlo con qualcuno che non fosse Kurapika o Leorio " Non m'interessa. Se vuoi andarci fai pure, ma staresti in mezzo a delle persone comuni." Intendeva dire chi non usava il Nen.

Gon abbassò il faccino " Non vuoi stare con me a scuola?"Ci teneva molto " Credo che ti aiuterebbe ad aprirti con gli altri." Continuò convinto, mostrando ancora una volta il bene per lui.

Killua senza accorgersene arrossì sulle gote ad occhi a Ping-Pong -Ma allora...-Comprese che voleva aiutarlo. Gli si scaldò il cuore e un sorriso gentile apparve. Quei sentimenti erano potenti ma la pensava come una profonda amicizia. Per non togliergli il sorriso, accettò " Aah, e va bene, ci verrò, ma solo perché voglio vedere come sia stare in mezzo alla gente. "

Era vero che voleva scoprire cosa fosse la scuola, ma voleva anche stare vicino a Gon e proteggerlo perché lo vedeva sempre indifeso, anche se era molto forte, sicuramente più di lui.

" Evviva!Allora cercheremo una città in cui vivere ed andremo nella stessa scuola." Per la felicità stritolò il cuscino muovendosi come un bambino, facendo tenerezza all'altro che ammorbidì lo sguardo in uno dolce e solare " Non cambiare mai."

Gli venne spontaneo dirlo, come se dentro di sé non avrebbe accettato il contrario. Lo voleva tenere ingenuo, dolce, coccolo, per sempre perché lui era l'adulto che poteva cambiare, che lo proteggeva. Aveva paura che la scuola lo potesse rendere diverso, crescerlo, rattristarlo.

Gon lo fissò incuriosito perché non capiva il senso della frase. Lui mai sarebbe cambiato sempre che qualcosa non l'avrebbe sconvolto, ma la probabilità che potesse capitare era bassissima " Stai tranquillo, nulla potrebbe cambiarmi finché avrò te vicino." Si era accorto che senza di lui si sentiva smarrito, solo, ma credeva che fosse solo un'amicizia, non una palese cotta. Per lui era normale abbracciarlo, dormirci assieme e farci pure il bagno. Era convinto che gli amici facessero quelle cose e così Killua.

Alla frase di Gon Il cuore di Killua battè veloce e ciò da anni gli capitava ma non capiva il motivo e di certo non pensava che potesse essere l'amore. Era inesperto in quelle cose perché era vissuto in un ambiente ostile creato dalla sua famiglia al fine di temprarlo come una macchina da guerra.

" Come facciamo con il nostro titolo? Credo che creerebbe problemi se sapessero cosa siamo, specie se si sapesse di me." La sua famiglia era avvolta dal mistero e non voleva che qualcuno lo pensasse un assassino, benché lo fosse, ma aveva promesso a se stesso che mai più avrebbe ucciso se non per salvare la vita di chi gli era caro, in particolare Gon, il suo prezioso amico del cuore.

" Facciamo una promessa: a scuola, qualunque cosa accadrà, io e te non useremo il nostro potere Nen, ci stai?"

Gli porse il mignolo che Killua guardò con indecisione, ma gli voleva troppo bene per dirgli un no
" Va bene, qualunque cosa accadrà, non folgoreró nessuno." Strinse il mignolo mentre sorrideva.

Gon si sdraiò sul suo letto e si mise le coperte " Sono tanto felice. Buon notte, amico mio." E chiuse gli occhi, addormentandosi.

Intanto Killua portò la mano sui capelli verdi a punta dell'amico per accarezzarli, il solo farlo lo fece avvicinare al suo corpo. Non resisteva ad abbracciarlo ad occhi chiusi e così lo fece, sussurrando a note dolci" Notte, vorrei che tu capisca quanto tu sia importante per poter essere buono. " Lo avrebbe protteto sempre da ogni pericolo e persona. Lo amava e non sapeva come capirlo.

Abbracciandolo sentì il senso di pace che gli trasmetteva e ciò lo fece lentamente addormentare.

Gon ,muovendosi nel sonno, sorrise, sognando la scuola, mentre l'altro sognava solo di stare con lui per sempre, senza che lui cercasse altro.

[ COMPLETA 1° SERIE] Tra I Sogni E L'amore  HxH X YU DEGLI SPETTRI.)PRIMA SERIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora