Yoongi:-Cosa ci fai qui?- Chiese confuso una volta davanti a lui.
Jin:-Oh, sono venuto a prendere mia cugina.- Disse indicò la ragazza a qualche metro di distanza. -Dai Hee, vieni!- Incitò la ragazza a raggiungerli, cosa che fece. -Yoongi, lei è mia...
I tre ragazzi erano di fronte la casa dei genitori di Jungkook. Hee si era vestita con dei pantaloni neri a palazzo, una felpino marroncino e le scarpe bianche.
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Yoongi:-Perché ti sei dovuta vestire così?- Chiese infastidito alla ragazza. Hee:-Sono brutta...?- Chiese in un sussurro. Yoongi:-No, anzi sei stupenda. Solo non voglio che quello stronzo del fratello di Jungkook ti veda così.- Spiegò, facendola arrossire. Il più piccolo suonò il campanello e poco dopo la madre aprì la porta. Li fece entrare. Yoongi si inchinò in segno di saluto. Seo:-È un piacere conoscerti Yoongi.- Disse la madre con un sorriso. Yoongi:-Anche per me.- Rispose cordialmente. Jung-hyun, il fratello di Jungkook, entrò in sala, incominciando a fissare Hee. Il più grande se ne accorse, prese la mano della ragazza avvicinandola a se, fulminando il ragazzo con lo sguardo. Seo:-La cena è pronta, andiamo.- Disse sorridendo, portando i ragazzi in sala da pranzo. Yoongi si mise alla sinistra di lei, mentre Jungkook alla sua destra, a capo tavola. Won si mise all'opposto di Jungkook, la madre davanti a Hee e il fratello davanti a Yoongi. La cena passò tranquillamente. Un tuono fece saltare Hee. Seo andò a guardare fuori dalla finestra, vedendo che stesse diluviando. Seo:-Non riuscirete a tornare a casa con questo tempo, meglio se rimanete qui per sta notte.- Disse dolcemente. -Nella camera di Jungkook ci sono solo due letti, dovrebbero esserci una brandina in cantina.- Li informò. Yoongi:-Non si preoccupi, Hee dormirà con me.- La rassicurò, prendendo la mano della ragazza. Seo:-Oh, voi due state insieme?- Chiese sperando in un si. Yoongi:-Si.- Rispose semplicemente, facendola arrossire. Seo:-Sono felice per voi!- Disse felice. Jung-hyun lo guardò di sfuggita, per poi andarsene in camera sua.
Erano le tre di notte e Hee non riusciva a dormire. Yoongi:-Perché non dormi?- Chiese in un sussurro, con ancora gli occhi chiusi. Le mise un braccio sui fianchi, abbracciandola da dietro. Hee:-Io... Non so, non mi sento al sicuro...- Rispose semplicemente, avendo paura dal fratello di Jungkook. Yoongi:-Non ti devi preoccupare, ci sono io con te, non avere paura.- Le baciò il collo, stringendola di più a se. La ragazza sorrise, sentendosi rassicurata dal più grande. Si girò verso di lui, mettendosi faccia a faccia. Hee:-Grazie...- Disse, guardandolo negli occhi. Anche lui sorrise, per poi baciarla. Yoongi:-Adesso dormi...- Le sussurò dolcemente, facendole appoggiare la testa sul suo petto stringendola a se.
Il mattino dopo Jungkook si svegliò prima dei due ragazzi. Appena li vide dormire abbracciati sorrise intenerito, incominciando a fare una serie di foto col suo telefono. Scese in cucina, trovando sua madre e suo fratello già svegli. Kook:-Buongiorno.- Disse semplicemente. Seo:-Potresti andare a svegliare i tuoi amici? Tra poco è pronta la colazione.- Il più piccolo annuì semplicemente, tornando in camera. -Hee, svegliati è pronta la colazione.- Scosse leggermente la ragazza, facendole aprire di poco gli occhi. -Sveglia anche Yoongi.- Continuò per uscire dalla camera. Hee:Yoonie, svegliati...- Cercò di svegliarlo, ma con scarsi risultati. Dopo due minuti che provava a svegliarlo, prese il cuscino e lo colpì dritto in faccia. Yoongi cadde dal letto spaventato e confuso, mentre la ragazza scoppiò a ridere. Yoongi:-Tu, piccola stronzzetta, te la farò pagare.- Disse una volta che capì cosa fosse successo. Si alzò in piedi e le saltò addosso, incominciando a farle il solletico. La ragazza cercò di dimenarsi, ma Yoongi la bloccava col suo corpo sul letto. Poco dopo di fermò, incominciando a baciarla, per poi scendere sul collo. Hee:-Yoongi n...non possiamo...- Balbettò in imbarazzo, facendolo sorridere. Yoongi:-Andiamo a fare colazione.- Le sussurò, dandole un bacio sulla guancia per poi alzarsi. Andarono in cucina, trovando già tutti lì.
