immagina Nolan

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- quindi andiamo al mare?- mi chiede Nolan, il mio ragazzo

- si Nolan, per la quindicesima volta, andiamo al mare- gli rispondo, sbuffando divertita. stiamo insieme da un mese circa, e oggi abbiamo deciso di andare al mare visto il caldo soffocante di questi ultimi giorni di luglio. preparo la borsa, infilandoci dentro asciugamani, crema solare eccetra. mentre Nolan esce dalla stanza, ne approfitto per infilarmi il costume

 mentre Nolan esce dalla stanza, ne approfitto per infilarmi il costume

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- sei pronta?- mi chiede rientrando in camera. io annuisco, mentre infilo un paio di short di jeans e lascio la parte sopra come top. lui prende i borsoni e li infiliamo nel bagagliaio della macchina e il ragazzo mette in moto, diretto alla spiaggia più vicina.

dopo una decina di minuti di auto finalmente arriviamo. scendiamo dalla macchina e prendiamo le borse, correndo sulla sabbia come due bambini. troviamo un posto abbastanza isolato, dove sistemiamo l'ombrellone e gli asciugamani, prima di denudarci e rimanere in costume. mi soffermo per un po con lo sguardo sul corpo di Nolan

- hai fatto palestra?- chiedo, notando la tartaruga

- si... si vede?- chiede, arrossendo leggermente. mi avvicino e gli bacio velocemente le labbra

- meglio così- dico sorridendo, per poi prenderlo per mano e trascinandolo verso l'acqua. appena l'acqua mi arriva alla vita, sento le gambe farsi liquide, per poi riassemblarsi in una coda

 appena l'acqua mi arriva alla vita, sento le gambe farsi liquide, per poi riassemblarsi in una coda

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mentre sul collo mi crescono le squame e le mani si fanno palmate e le braccia squamose

- quindi è questa la tua forma reale?- mi chiede Nolan, una volta che ho iniziato a nuotare attorno a lui.

- in teoria sarei ancora più squamosa, ma preferisco rimanere così- dico, mettendomi a nuotare a dorso, spingendomi avanti con la coda

- vuoi vedere una cosa?- chiedo, rimettendomi "in piedi". lui annuisce. gli porgo la mano, che afferra. lo trascino verso il largo, dove non tocca, tenendolo a galla. lo tiro sott'acqua, dove soffio una bolla sulla mano, che gli poggio sul naso e sulla bocca (come l'incantesimo testa-bolla di Harry Potter), per permettergli di respirare sott'acqua. fatto questo, inizio a produrre un verso simile a un fischietto, che si propaga nell'acqua. dopo alcuni istanti, davanti a noi compaiono 5 figure nere a siluro, che nuotano velocemente verso di noi. Nolan si ritrae spaventato, me gli faccio segno di rimanere fermo. man mano che si avvicinano, si capisce cosa sono: grossi delfini azzurro-grigiastri. arrivano vicino a noi, e poggio una mano di Nolan sul muso di uno dei delfini, che muove il naso come per farsi accarezzare. mi aggrappo ad un secondo, che inizia a nuotare velocemente attorno agli altri

afferro Nolan per una mano e lo faccio aggrappare ad un'altro delfino, che inizia a nuotare vicino al mio. iniziano anche a saltare fuori dall'acqua, trascinandoci con loro. Nolan ha sempre un enorme sorriso ad illuminargli quei meravigliosi occhi azzurri, e ogni volta che lo guardo, sento il cuore sciogliersi alla vista. dopo un paio d'ore passate a giocare con i delfini inizia a imbrunire, visto che erano già le sei. usciamo dall'acqua, con profondo dispiacere dei 5 animali, e ci sediamo negli asciugamani sulla spiaggia, per asciugarci.

- non sapevo che le sirene parlassero con i delfini- mi dice, passandomi un braccio sulle spalle e facendomi appoggiare la testa al suo petto.

- in realtà con qualunque creatura marina. e posso...- venni interrotta da un grido. una donna si era accorta che suo figlio era svenuto in acqua. mi alzai velocemente e corsi verso l'acqua. Nolan mi venne dietro, avvertendo la donna della mia situazione. appena toccai l'acqua, avvertii la familiare situazione delle gambe sciogliersi e ricomporsi. nuotai velocemente verso il bambino, mentre non mi accorgevo di aver preso la mia forma originale. raggiunsi il posto dove il bambino era svenuto e mi immersi nel punto. ripetei la stessa azione della bolla compita con Nolan, e presi il bambino a principessa e nuotai velocemente verso riva. riemersi a qualche metro di distanza dalla spiaggia, e la donna si coprì la bocca con le mani. in quel momento vidi il mio riflesso nell'acqua e capii di essere completamente trasformata

al posto delle orecchie avevo due membrane semitrasparenti, di colore variante tra il blu e il verde, mentre sulla spina dorsale e sul collo scendevano delle specie di spine formate sempre da membrana semitrasparente (tipo nella foto)

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al posto delle orecchie avevo due membrane semitrasparenti, di colore variante tra il blu e il verde, mentre sulla spina dorsale e sul collo scendevano delle specie di spine formate sempre da membrana semitrasparente (tipo nella foto).

mi ritrasformai in umana e poggiai il bambino sulla sabbia. la madre si inginocchiò subito vicino a me. poggiai l'orecchio sul petto del ragazzo. il cuore batteva ancora, ma non riusciva a respirare. gli aprii la bocca e mossi la mano davanti al suo viso. l'acqua che aveva inghiottito uscii al mio comando, per poi ritornare nel mare. il bambino rinvenne e tossì fuori il resto dell'acqua.

- grazie, hai salvato mio figlio- mi dice la donna, mentre stringe il figlio al petto. sentii in lontananza il suono di un'ambulanza, che dopo pochi minuti infatti arriva per portare il ragazzo in ospedale. la donna non smetteva di ringraziarmi, dicendo che ero un dono del cielo. con gentilezza le dissi che non c'era stato problema, in fondo il mare era il mio ambiente naturale. la donna salì con il figlio nell'ambulanza, che ripartì verso l'ospedale

- sei stata un'eroe- mi dice Nolan.

- non è vero. per un istante ho avuto paura di essere arrivata tardi- dico, mentre lo tiro in un'abbraccio. mi circonda le spalle con le braccia, poggiando il mento sulla mia testa

- torniamo a casa? ordiniamo italiano e ci mettiamo a guardare un film che vuoi tu ok?- chiede. annuisco entusiasta all'idea. raccogliamo la nostra roba e torniamo a casa.



Imagines and preferences~ Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora