ŁΞŦŦŁ€ βΞŘĐ ||Hawks x reader|| 2.0

19: Riflessioni

(T/n) pov.

Per tutto il tempo di ritorno in macchina ho sclerato come una pazza, su come avevo salvato quelle persone dall'incendio facendo ridere a crepapelle Hawks che per poco sbandava. Ero talmente emozionata che non ho mangiato niente e quindi sono rimasta nel mio appartamento a correre e urlare, seguita sa Yuki che vola intorno a me come una trottola. Per cercare di addormentarmi ho provato a leggere il libro che avevo comprato qualche mese fa, quello chiamato 'Fronte di liberazione paranormale'.

Diciamo che parla di vecchie memorie che descrivono perfettamente la società attuale, impegnativo da leggere per via dei paroloni che usano per descrivere la mentalità e gli ideali di Destro, un Villain famoso quanto All For One, ma devo dire che è interessante il suo punto di vista. Una società in cui ognuno può badare a se stesso non sarebbe male, l'unico problema è che un mondo così sarebbe caotico perché diciamocelo, molte persone sono irresponsabili, e se potessero usare le loro unicità senza restrizioni sarebbe solamente anarchia, e io ne so qualcosa.

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'Sono le due di notte, qualcosa non va in me'

Potrei dormire sessanta ore su ventiquattro senza aver fatto nulla per tutto il giorno; dovrei essere stanca come un bradipo morto, soprattutto dopo aver avuto la conversazione più imbarazzante della storia con il numero uno e il mio primo 'vero' salvataggio e invece no, mi faccio domande idiote e filmini mentali delle mie figuracce fatte chissà quanti anni fa. Così, non sapendo che fare, prendo i miei occhiali speciali e mi dirigo verso il tetto.

'Forse volare un pò mi farà pensare di meno'

Non appena metto piede sulla pista di atterraggio faccio comparire (magicamente) il costume da eroe, dopodiché spiego le ali e mi metto a volare. Anche se è molto tardi, la città di Fukuoka non sembra volersi fermare e il rumore delle macchine insieme al vento che si infrange sul mio viso mi rilassa molto, forse troppo visto che ho perso quota e per poco non vado a sbattere contro un palazzo.

'chissà come sta il vecchietto' penso fra me e me. Sono molto lontana da casa, potrei arrivare in un trenta minuti alla mia massima velocità, ma per non beccarmi una denuncia per rumori molesti, preferisco non farlo.

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Quando inizio a stancarmi faccio dietro front e torno all'agenzia di Hawks e mi siedo a penzoloni sul ciglio della pista di atterraggio, sospirando pesantemente; prendo il telefono e mi faccio un viaggetto sui social, controllando anche le ultime notizie sulla rete, ma non trovo nulla, finché non si para un articolo che parla di me. Incuriosita ci clicco sopra e la prima cosa che vedo è una foto in primo piano di me con la bambina che mi ha definito 'la sua eroina preferita', in braccio.

"Questo pomeriggio una residenza ha preso fuoco all'improvviso causando danni irreversibili alla struttura, ma fortunatamente tutte le vittime dell'incendio sono state salvate dal numero due Hawks e da quella che sembra essere la sua nuova assistente, chiamata Black bird. Non si sa molto su questa nuova eroina, ma speriamo di poterla rivedere ancora in azione"

-Oh...- una piccola lacrima solitaria lascia il mio occhio destro mentre sento il naso che si tappa completamente e il respiro che si fa più irregolare.

-S-stupivi g-giolnalisti- ho la voce più impastata di un bambino di tre anni ma non posso farci nulla; fin da quando ero piccola ho sempre avuto uno strano modo di reagire a situazioni del genere, ovvero piangere di felicità. Tra moccio e lacrime che mi offuscano la vista non mi accorgo subito che una piuma rossa, liscia e morbida mi sta accarezzando le guance, togliendole poche lacrime rimaste, mentre un'altra mi porge un pacchetto di fazzoletti.

-Grazie- dico alla piumetta prendendo i fazzoletti, mentre fa una capriola e se ne va via. Mi soffio il naso emettendo un suono simile ad una trombetta che mi fa sorridere senza motivo e nel frattempo mi asciugo anche gli occhi con una mano.